Prorogato per sei mesi il sostegno economico da parte delle istituzioni, è questo uno dei rari casi in cui il contributo può essere esteso.
Alla fine è stata ufficializzata la proroga di sei mesi, nel 2024 i lavoratori hanno potuto usufruire del sostegno economico già per dodici e alla fine del 2023 per altri tre. Si tratta di una situazione particolare, che ha permesso l’ulteriore estensione del contributo. Scenari del genere si verificano quando è in corso una crisi aziendale, che porta alla cessazione dell’attività produttiva (rimane però la possibilità di cessione dell’azienda oppure dell’assorbimento del personale in una nuova realtà). Discorso simile con le aree industriali in crisi complessa.
Una proroga degli aiuti da parte delle istituzioni può essere richiesta anche se un’azienda non dovesse riuscire a completare i piani di ristrutturazione previsti per via di ostacoli e difficoltà che non siano imputabili al datore di lavoro. Inoltre, per le aziende che adottano contratti di solidarietà, il sostegno può arrivare a coprire fino a trentasei mesi in quinquennio mobile. Pure il Ministero del Lavoro ha la facoltà di autorizzare proroghe eccezionali, in caso di situazioni specifiche, per esempio con imprese in stato di liquidazione.
Cassa integrazione straordinaria per la Sabino Esplodenti, è ufficiale: avanti per altri sei mesi
Si andrà avanti ancora per sei mesi con l’approvazione ufficiale dell’estensione della Cassa integrazione straordinaria per la Sabino Esplodenti. L’azienda di Casalbordino, in provincia di Chieti, in Abruzzo, opera nel campo della lavorazione di esplosivi e che prima nel 2020 e poi nel 2023 è stata coinvolta in due episodi gravi, incidenti sul lavoro. Il tavolo istituzionale della Regione Abruzzo, convocato e presieduto dall’assessore alle attività produttive, Tiziana Magnacca, ha confermato la proroga; la ripresa delle attività, invece, dovrà essere approvata dal Comitato tecnico regionale e dalla Prefettura, che rivedranno tutte le misure di sicurezza.
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“La proroga della Cig è legata all’attesa delle indispensabili autorizzazioni e della possibile acquisizione da parte di un gruppo straniero, che potrebbe dare nuova linfa alla storica azienda di Casalbordino”, sono le parole dell’assessore riportate sul portale della Regione. La produzione è stata interrotta nel 2023, con i sessantacinque dipendenti attuali in trattamento di Cassa integrazione straordinaria. I dipendenti hanno già usufruito dei sostegni per tre mesi nel 2023 e per dodici nel 2024, in attesa della ripresa della produzione.
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