La risposta dei commercianti “non allineati” di Busto Arsizio: “Ecco le nostre proposte”

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Non sono allineati alle sigle cittadine del commercio, vogliono essere pungolo per l’amministrazione e vogliono dire la loro, rappresentano attività commerciali di vario genere e sentono tutti il morso della crisi che sta coinvolgendo l’intero settore. Chiedono un sostegno per non sparire come le decine di attività che in questi ultimi anni sono scomparse, spesso lasciando spazio a catene di negozi in franchising o ai cartelli “vendesi”. Il gruppo di negozianti del centro che ha lanciato tramite Varesenews un primo appello, ha letto la risposta di Sarah Leoni (presidente del Comitato dei Commercianti del Centro Cittadino) e dell’assessore Matteo Sabba. Ora vogliono replicare. Di seguito il loro pensiero.

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Commercio in crisi: servono soluzioni concrete, non solo risposte difensive

Abbiamo letto con attenzione la replica del Comitato Commercianti del Centro e dell’assessore al Commercio Matteo Sabba in merito alle difficoltà che i negozianti del centro di Busto Arsizio stanno affrontando. Se da un lato riconosciamo il lavoro svolto nell’organizzazione degli eventi natalizi e il tentativo di mantenere vivo il centro, dall’altro non possiamo ignorare la realtà quotidiana che viviamo: il commercio locale è in sofferenza e le risposte ricevute non bastano a risolvere i problemi strutturali che abbiamo segnalato.

Il centro dopo Natale: un problema reale

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L’amministrazione parla di un calendario di eventi fino a dicembre, ma la domanda che ci poniamo è: quali sono questi eventi? Sono realmente pensati per coinvolgere i negozi e attirare clienti anche nei mesi più difficili, come gennaio e febbraio? Il problema non è solo la concorrenza dell’e-commerce, ma un centro che, dopo le festività, torna a essere vuoto, poco attrattivo e senza iniziative di richiamo.

Non basta dire “rinnovatevi”

Ci ha colpito la dichiarazione dell’assessore Sabba, secondo cui il problema non è solo portare gente in centro, ma anche migliorare l’offerta commerciale e rinnovare le vetrine. Siamo consapevoli che ogni attività deve evolversi, ma senza una città viva e frequentata, qualsiasi investimento rischia di essere vano. Non possiamo pensare che la responsabilità sia solo sulle spalle dei commercianti: servono politiche serie per riportare le persone in centro e rendere Busto Arsizio competitiva rispetto ad altre città vicine.

Illuminazione e vivibilità serale: serve più ascolto

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Abbiamo sollevato il problema di un centro poco vivibile dopo una certa ora. La nuova illuminazione non aiuta e la richiesta di tenere accese le luci delle vetrine fino a mezzanotte ci sembra una soluzione poco efficace e, soprattutto, un costo aggiuntivo per i negozianti. Non basta invitare i commercianti a partecipare di più al Comitato, serve che chi propone idee venga davvero ascoltato e supportato.

Le nostre proposte

Non vogliamo limitarci a segnalare criticità, ma portare anche soluzioni concrete:
• Una programmazione di eventi distribuita in modo equilibrato durante tutto l’anno, non solo a Natale.
• Iniziative serali per rendere il centro più vivo e attrattivo anche dopo le 19.
• Un maggiore coordinamento tra commercianti e amministrazione per trovare strategie condivise.
• Incentivi per nuove aperture e agevolazioni sui parcheggi per favorire il ritorno della clientela.

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Il commercio di Busto Arsizio ha bisogno di azioni reali e di una strategia a lungo termine. Siamo pronti a collaborare, ma chiediamo di essere ascoltati davvero.





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