Il rapporto tra l’AfD e la Russia nella disinformazione in Germania

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Le elezioni federali in Germania del 23 febbraio sono bersaglio di campagne di disinformazione attribuite alla Russia e mirate a influenzare l’opinione pubblica e destabilizzare il panorama politico. Operazioni come Doppelgänger, Operation Overload e CopyCop diffondono contenuti manipolati tramite siti web falsi, deepfake audio e impersonificazioni di media autorevoli. Tutte queste attività mirano a indebolire la fiducia pubblica e la sicurezza delle informazioni. 

Un’inchiesta di Correctiv ha rivelato che un’operazione russa di disinformazione, chiamata Storm-1516, ha creato oltre 100 siti web falsi per influenzare le elezioni tedesche. Utilizzando l’intelligenza artificiale e i deepfake, la campagna ha diffuso notizie false su politici tedeschi, come accuse infondate contro il ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck e la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, entrambi esponenti dei Verdi.

La rete, collegata alla Internet Research Agency (IRA) e ai servizi segreti russi (GRU), ha già operato negli Stati Uniti durante le elezioni del novembre 2024, diffondendo fake news sulla candidata democratica Kamala Harris e sul suo vice Tim Walz. Molti siti sono stati creati in anticipo e vengono attivati gradualmente con i contenuti amplificati da influencer filorussi su X e Telegram. Tra loro, alcuni hanno legami con la Foundation to Battle Injustice, fondata dall’ex leader della Wagner Evgenij Prigozhin. L’operazione sfrutta strategie di “information laundering”, diffondendo false notizie su migrazione e politica estera per alimentare divisioni. 

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Secondo esperti, Storm-1516 è più efficace rispetto ad altre campagne di disinformazione russa, come Doppelgänger. Come già riportato da IDMO, l’operazione Doppelgänger, scoperta nel 2022 dalla Ong EU Disinfo Lab, “diffonde articoli falsi che imitano nella forma alcune autorevoli testate europee. L’obiettivo è rafforzare le posizioni filorusse, influenzare l’opinione pubblica dei Paesi target e destabilizzare le democrazie occidentali”.

Spostandoci sul dataset di Telegram, si osserva che Apollo-news.net, tkp.at e auf1.tv sono i tre domini di “media alternativi” più condivisi nel periodo che va dal 27 gennaio al 2 febbraio, a pochi giorni dalle elezioni federali tedesche del 23 febbraio. Bild.de, welt.de e n-tv.de sono invece i media giornalistici più condivisi su Telegram da canali cospirazionisti e di estrema destra. Questo è quanto emerge dall’analisi del team di CeMAS – centro impegnato nel monitoraggio della disinformazione e dell’estremismo di destra – che ha preso in esame un set di dati riguardante circa 3.000 canali e 2.000 gruppi. Tra i link più condivisi su Telegram si trovavano vari articoli che trattavano le votazioni sulla politica migratoria al Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco. 

Lo scorso 29 gennaio è stato approvato il cosiddetto “Piano in cinque punti”, restrittivo sul tema della migrazione. Decisiva per il passaggio di questa mozione – giuridicamente non vincolante – è stata l’estrema destra dell’AfD, che ha votato assieme ai cristiano-democratici della Cdu, partito conservatore di centrodestra guidato da Friedrich Merz.

La “caduta della cortina di fuoco” eretta contro l’AfD – nota come “Brandmauer” – è stata interpretata come un “momento storico” e un “precedente”, aprendo la possibilità in futuro di altre maggioranze che comprendano l’estrema destra. La parlamentare dell’AfD Beatrix von Storch ha scritto: «La cortina di fuoco sta crollando. La Cdu vacilla», in un post che ha ricevuto 110mila visualizzazioni.

Allo stesso tempo, gli articoli condivisi dai media alternativi di destra sottolineavano che il “Piano in cinque punti” non sarebbe andato molto lontano, e che la Cdu, dopo le elezioni, avrebbe formato una coalizione o con i socialisti della Spd o con i Verdi. 

Due giorni dopo, il 31 gennaio, il fallimento della legge per il controllo del flusso migratorio ha portato i politici dell’AfD a sottolineare che non ci si può fidare né della Cdu, né dei liberali della Fdp, e che solo la destra radicale può portare un cambiamento nella politica migratoria. Altri esponenti dell’AfD hanno invece accusato Friedrich Merz di limitarsi a copiare le proposte del partito di Alice Weidel senza avere la volontà di attuarle nella realtà. Oltre a celebrare la “caduta della “Brandmauer” nel Bundestag, i canali di estrema destra hanno continuato a presentare la migrazione come una minaccia per i cittadini tedeschi, condividendo notizie su presunti crimini commessi da migranti.

L’AfD e la connessione con il Cremlino

Non mancano online riferimenti al legame tra la Russia e l’AfD, da anni accusato di intessere rapporti con il Cremlino, oltre che con la Cina. Per comprendere il contesto, bisogna ricordare che la Germania è il secondo maggior fornitore di armi per l’Ucraina alle spalle degli Stati Uniti. I canali pro-russi hanno condiviso materiale di propaganda dei prankster russi Vovan e Lexus riguardo al politico della Cdu Johann Wadephul, descrivendo il partito che fu di Angela Merkel come bellicista. Vovan e Lexus avevano infatti registrato una conversazione con Wadephul, facendogli credere di parlare con Andrij Jermak, il capo dell’Ufficio del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I post hanno utilizzato il video di propaganda russa per dipingere i cristiano-democratici e Friedrich Merz come “bellicisti” che continueranno a supportare l’Ucraina, deridendo Wadephul e il suo staff per essere caduti nella truffa. 

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Inoltre, una campagna di propaganda legata alla Russia è stata svelata da Reuters, che ha scoperto una rete legata a Mosca dietro a una mostra fotografica itinerante chiamata “Alley of Angels” e incentrata sulla sofferenza dei bambini nella guerra russo-ucraina. 

Dietro le quinte, un network di persone legate allo Stato russo ha contribuito a organizzare, promuovere e sostenere la campagna. L’obiettivo è minare il supporto dei governi dell’Unione europea che forniscono armi all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa, secondo i documenti condivisi con Reuters da due fonti di un’agenzia di intelligence europea. I dettagli dell’operazione di propaganda legata al Cremlino emergono mentre i funzionari dell’intelligence tedesca hanno segnalato un aumento dello spionaggio e del sabotaggio sponsorizzato dalla Russia e hanno creato una task force per contrastare i tentativi di Stati stranieri di influenzare le elezioni nazionali.

Il BfV (Bundesamt für Verfassungsschutz), l’agenzia di intelligence interna della Germania, ha dichiarato a Reuters che, sullo sfondo della guerra russo-ucraina, Mosca «ha un grande e ovvio interesse nell’influenzare i risultati delle elezioni per affermare i propri interessi strategici». Le fonti dell’intelligence europea che hanno condiviso i documenti con Reuters hanno indicato il responsabile della rete in un attuale ufficiale dell’intelligence militare del GRU, Vitaly Konovalov.

I sostenitori della campagna includono anche un’agenzia di notizie russa gestita da un colonnello in pensione del GRU che ha promosso la mostra fotografica “Alley of Angels”. Il volto simbolo dietro all’esposizione “Alley of Angels” è Oksana Walter, un’insegnante di 42 anni nata nell’Unione Sovietica (Urss) – nell’attuale Kazakistan – da padre russo e madre ucraina. La donna ha affermato di essere la creatrice di “Kinder des Krieges”, ovvero “Children of War”, il progetto tedesco che ruota attorno alla mostra.

Dalla sua inaugurazione nel giugno 2022 a Colonia, in occasione di un incontro di attivisti della comunità di lingua russa in Germania, la mostra fotografica è stata presentata in varie città del Paese, e ha attirato l’attenzione dei rappresentanti dell’AfD.

Tra coloro che hanno mostrato supporto per la campagna di Walter c’è l’ex deputato dell’AfD Ulrich Oehme, che ha visitato la mostra nella città di Magdeburgo nel 2023. Con gli striscioni con i volti dei bambini visibili dietro di lui, Oehme ha dichiarato: «La Russia non è mio nemico», come riporta un video pubblicato su un account sui social media e associato agli organizzatori della mostra. L’esponente dell’AfD ha detto a Reuters di aver incontrato Walter per la prima volta quel giorno al suo stand ai margini di un evento del suo partito, pur notando che già sapeva chi fosse. Ha affermato che la sofferenza dei civili nel conflitto “non può lasciare indifferente nessuno” e si oppone alle sanzioni su Mosca perché “a perdere è sempre la popolazione da entrambe le parti”.

L’anno successivo, durante una manifestazione a Francoforte a cui hanno partecipato gruppi di destra, uno dei loghi della mostra “Alley of Angels” è stato esposto su un palco dove i relatori si sono rivolti alla folla. La mostra stessa è stata esposta di fronte a uno stand del partito di estrema destra. In sua difesa, l’AfD ha dichiarato di non essere a conoscenza del gruppo dietro la mostra fotografica e ha escluso che il partito fosse stato influenzato da essa. Inoltre, Walter ha affermato che le sue attività “non sono in alcun modo collegate a movimenti politici o organizzazioni politiche”.

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«Le elezioni tedesche sono targettizzate da forze autoritarie straniere e interne, che cercano di manipolare lo spazio informativo a favore dei loro interessi», sostiene Saman Nazari, Project Coordinator e Lead Researcher di Alliance4Europe: «Questi attori stanno andando oltre la libertà di parola, amplificando le loro voci attraverso diverse tecniche manipolative. Tecniche come la creazione di reti di account inautentici che inondano lo spazio informativo con i loro contenuti o sviluppano contenuti generati dall’intelligenza artificiale per screditare i loro avversari. Una società civile forte e media indipendenti possono creare una solida difesa contro queste minacce».

Gli account X più condivisi su Telegram

Come emerge dal report stilato da CeMAS, BehizyTweets, FreieMedienTv e real_ _ _rabbit spiccano come i tre account X più condivisi su Telegram. Tra i post più condivisi dominano gli Stati Uniti del post-Biden: c’erano diversi contenuti relativi alla presidenza del repubblicano Donald Trump, in particolare alla sua politica contro l’immigrazione. Due dei post più condivisi affermavano che “The Donald” avrebbe anche affrontato il problema dei rapimenti di bambini. Questi post riprendevano una narrazione cospirativa riguardo presunti abusi sui bambini da parte di una élite segreta. Inoltre, tra i post più condivisi c’era un messaggio del proprietario di X e Starlink Elon Musk, in cui affermava senza alcuna prova che l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) avrebbe finanziato lo sviluppo di armi biologiche, tra cui il Covid-19. Anche in questo caso veniva ripresa una narrativa di disinformazione esistente, che suggerisce il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti nello sviluppo di armi biologiche.

I canali Youtube più condivisi su Telegram

Stando al report di CeMAS, Ewiger Bund, Marc Friedrich e Candace Owens sono i tre canali Youtube più condivisi su Telegram. Tra i video più condivisi c’erano diverse interviste e apparizioni di esponenti politici dell’AfD. Alcuni includevano interviste della leader del partito – e candidata alla cancelleria – Alice Weidel con l’influencer di destra Marc Friedrich e con il “media alternativo” Kontrafunk, e una conversazione tra Tino Chrupalla – portavoce dell’AfD – e il politico del Bsw (Bündnis Sahra Wagenknecht) Oskar Lafontaine, trasmessa dal canale televisivo austriaco Servus TV.





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