Ecco perché sempre più turisti scelgono le vacanze sulle colline Unesco

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Settecentomila arrivi e oltre un milione e mezzo di presenze. In barba ai fiumi di parole sull’overtourism, ma anche ai menagrami che nei mesi scorsi già lamentavano cali e recessioni, il turismo nelle Langhe Monferrato Roero continua a crescere: più 4% degli arrivi e più 5,2% delle presenze, con un rafforzamento della componente internazionale. Se i visitatori italiani restano ancora per un soffio la maggioranza, in fatto di presenze le colline del vino hanno registrato una quota di pernottamenti esteri nettamente superiore a quella nazionale, rispettivamente pari a 60,9% e 39,1%. Le colline Unesco piacciono in particolare a svizzeri, tedeschi e olandesi (+24,9%), ma anche a statunitensi e francesi (+10,2%).

I dati sono stati presentati in anteprima l’altro giorno nella sala del Consiglio comunale di Alba, durante un incontro organizzato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con l’assessora regionale al Turismo, Marina Chiarelli, il presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris, il presidente dell’Atl, Mariano Rabino, i sindaci dei centri principali di Langhe Monferrato Roero. In collegamento da Bruxelles, c’era anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Interessante il focus sulle varie tipologie di strutture a disposizione dei turisti: se gli alberghi hanno mantenuto pressoché invariata l’offerta di 6100 posti letto e le strutture extra alberghiere (agriturismi, b&b e affittacamere) di 14900 posti letto, inarrestabile è il boom della tipologia affitti brevi da parte di privati, ovvero il variegato mondo Airbnb. In un anno sono cresciuti del 36%, arrivando a contare ben 13400 letti.

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«Una risorsa – ha sottolineato il direttore dell’Atl, Bruno Bertero -, ma anche un fenomeno da gestire, perché in certi borghi la disponibilità di case da affittare a lungo termine è ormai scarsissima, con prezzi alle stelle ed evidenti ripercussioni sociali». Un tema su cui si è soffermata anche l’assessora Chiarelli: «La crescita esponenziale del “fai da te” è innegabile, in tutti i settori. Tentare di fermare il cambiamento con delle regole o delle rigide imposizioni non serve, occorre piuttosto selezionare e allineare tutti in una giusta competizione».


Ha poi aggiunto: «L’aumento degli arrivi e delle presenze nelle Langhe Monferrato Roero è un segnale chiaro di quanto il nostro territorio sia sempre più attrattivo e competitivo a livello nazionale e internazionale. I dati dimostrano che la qualità dell’offerta turistica piemontese è riconosciuta e apprezzata, con un forte incremento soprattutto dai mercati esteri. Ora la sfida è fare un ulteriore passo avanti: dobbiamo lavorare per creare una rete sempre più connessa tra i vari territori, affinché l’esperienza turistica in Piemonte sia ancora più integrata. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare ogni area – dalle città d’arte ai borghi, dai vigneti Patrimonio Unesco fino alle montagne e ai laghi – in un’offerta coordinata che sappia attrarre visitatori per periodi sempre più lunghi, favorendo la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del settore».

Il presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris: «Oggi il Piemonte è al decimo posto in Italia come indice di popolarità tra le regioni come destinazioni turistiche, ma al primo nelle ricerche sul web. Dobbiamo continuare a lavorare sul brand Piemonte, migliorare la capacità di appeal e promuovere la qualità dell’offerta per innalzare la spesa media del turista».

Sulle colline del vino, l’appeal delle Langhe resta forte: attraggono il 55% dei visitatori, mentre il Monferrato è al 30%. In crescita il Roero, arrivato al 15%. «È l’area più effervescente e promettente, continuerà a crescere – ha detto il presidente dell’Atl, Mariano Rabino -. Il nostro obiettivo non è solo quello di aumentare le quantità, ma piuttosto lavorare sulla qualità della domanda e dell’offerta, tenendo conto della forte componente estera che caratterizza sempre più il nostro turismo».

Le prospettive per il 2025 sono favorevoli. Un’analisi condotta da Lybra Destination per l’Atl sulla base delle ricerche di pernottamento effettuate tra il 1° novembre 2024 e il 15 febbraio 2025 mette in evidenza una crescita dell’interesse per il territorio, ma con un ritmo di incremento più contenuto rispetto all’anno scorso. I dati mostrano che i mesi estivi e autunnali saranno trainanti, con un picco di prenotazioni già evidente per le prime due settimane di agosto e per il periodo tra il 6 e il 20 settembre.



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