Droga in casa e in negozio: arrestato

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Sabato 22 Febbraio 2025 — 10:54

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Individuate e disarticolate dai carabinieri due “centrali di spaccio” in centro città. Una improvvisata all’interno di privata abitazione l’altra allestita come “attività coperta” in esercizio del centro autorizzato alla vendita di generi alimentari. In flagranza arrestato 40enne originario del Centro America trovato con oltre 1,2 kg di cocaina parte già divisa in svariate dosi, quasi 5.000 euro in contanti e monili vari in oro di sospetta provenienza

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I Carabinieri della Stazione di Livorno-Centro hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente nonché denunciato per furto di energia elettrica un uomo di origini del centro America sulla quarantina.
In un’attività commerciale, come si legge in un comunicato stampa inviato alla redazione dall’ufficio stampa dell’Arma, gestita dal quarantenne indagato, infatti, nel centro storico di Livorno, erano stati rilevati inconsueti movimenti di individui che avevano destato loro sospetti, lasciando presagire un’attività stabile di spaccio. Avuta contezza dei riscontri ottenuti dalle indagini, i militari accedevano all’interno del negozio riscontrando la presenza del gestore, il quale, sin dal loro accesso, manteneva un atteggiamento di palese nervosismo, con visibile tremore e sudorazione, al punto che lo stesso non riusciva né a fornire ai carabinieri le proprie generalità, né ad estrarre con facilità la propria carta d’identità dal portatessere. E’ stato eseguito un approfondito controllo del locale anche avvalendosi dell’ausilio del cane antidroga Krios. Dalle attività, ispettive dapprima e di perquisizione poi, dalla parte posteriore del bancone, di fronte all’ingresso del locale stesso, veniva rinvenuta dai carabinieri operanti una vera e propria “seconda attività commerciale coperta” dalla principale, molto nota a Livorno, preposta alla vendita di generi di ortofrutta; in particolare: in un borsello di colore marrone che portava al rinvenimento dal suo interno di 7 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisi in 21 dosi. La centrale di spaccio consentiva di rinvenire anche 1740 euro in banconote di vario taglio addosso al titolare. Sempre nel corso della perquisizione, in una scatola di plastica di colore bianco posizionata di fianco al registratore di cassa, venivano rinvenute 45 pillole con principio attivo sildenafil cosi detto viagra prive delle previste prescrizioni mediche. L’ispezione del locale palesava un collegamento sospetto dei fili elettrici che giungevano al relativo contatore e veniva così richiesto l’intervento di personale della società di distribuzione di energia elettrica, che accertava il furto di energia elettrica dalla rete di loro competenza per l’alimentazione dell’impianto esistente nel locale configurando la fattispecie di reato permanente di furto di energia elettrica.

Nel corso dello sviluppo delle indagini, come si legge nella nota stampa, i carabinieri individuata l’abitazione del quarantenne, vi eseguivano una accurata perquisizione che consentiva di recuperare altro ingente quantitativo in una seconda centrale di spaccio allestita presso la sua abitazione privata di Livorno; in particolare sono stati trovati: kg. 1,140 di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisi in 5 buste e 10 ovuli, euro 2490 in banconote di vario taglio, 8 braccialetti in oro per un peso complessivo di 300 grammi, un anello con diamanti di dubbia provenienza, oltre 100 confezioni di pillole con principio attivo sildenafil cosi detto “viagra” anch’esse prive delle previste prescrizioni mediche e 5 bilancine di precisione.

Analogamente a quanto già rilevato all’interno dell’attività commerciale, anche presso l’abitazione si palesava un collegamento sospetto dei fili elettrici che giungevano al relativo contatore e veniva così richiesto, anche in questo caso, l’intervento di personale della società di distribuzione di energia elettrica, che accertava il furto di energia elettrica dalla rete di loro competenza.

Tutto lo stupefacente, il denaro e i materiali per la pesatura e confezionamento delle dosi, al termine delle rituali operazioni di sopralluogo, repertamento e conseguente refertazione, sono stati sottoposti a sequestro, mentre l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente nonché denunciato a piede libero per furto di energia elettrica. Su disposizione dell’AG labronica competente l’indagato è stato ristretto presso la casa circondariale “Le Sughere” di Livorno, permanendoci anche dopo l’intervenuta convalida dell’arresto celebrata in udienza di fronte al GIP del Tribunale di Livorno, che concordando con le risultanze investigative dell’Arma ha confermato a suo carico la misura cautelare restrittiva in carcere.

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Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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