Stati Generali dell’Uva in Veneto: il ruolo fondamentale dell’agronomo

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Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova la viticoltura veneta. Tra siccità, eventi meteorologici estremi e problematiche fitosanitarie, le oltre 26mila aziende che operano nel settore devono affrontare sfide sempre più complesse. Per individuare strategie efficaci e sostenibili, la Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali del Veneto (FODAF) ha organizzato il convegno “Cambiamento climatico, vite e paesaggio. Il ruolo dell’agronomo dal vigneto alla cantina”. L’evento rappresenta il primo appuntamento di una serie annuale denominata “Stati Generali dell’Uva in Veneto”.

Il convegno, moderato da Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario, ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui Federico Caner, assessore regionale all’Agricoltura, ed Enrico Battiston, capo Unità Viticoltura dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV). “L’incontro di oggi è un momento unico per la viticoltura veneta: agronomi, tecnici ed esperti di tutte le province si confrontano per trovare soluzioni sostenibili alla crisi climatica”, ha dichiarato Renzo Trevisin, presidente di FODAF Veneto.

Secondo i dati di Veneto Agricoltura, il Veneto conta 103.504 ettari di superficie vitata, con una netta prevalenza di vitigni a bacca bianca (74,72%) rispetto a quelli a bacca rossa (25,28%). La regione si conferma leader nell’export vinicolo italiano, con il 37% del totale nazionale e un incremento del prezzo medio del 2% sui principali mercati esteri: Stati Uniti, Germania e Regno Unito.

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Tuttavia, le difficoltà legate agli eventi climatici estremi stanno incidendo negativamente sulla produzione. Il 68,12% dell’uva raccolta nella vendemmia 2024 proviene da vigneti DOC, con una leggera flessione rispetto agli anni precedenti (-2% rispetto al biennio 2021/2022). La coltivazione biologica, che si estende su circa 4mila ettari, risulta sempre più difficile a causa delle condizioni meteorologiche instabili.

  • Padova e Colli Euganei: Con 8.509 ettari di vigneti, la provincia presenta un 76% di vitigni a bacca bianca e il 24% a bacca rossa, con una netta prevalenza della Glera (3.852 ettari). La siccità è il problema principale della zona, complicando la gestione delle coltivazioni biologiche. “Negli ultimi due anni, il maltempo ha reso difficile la difesa dalla Peronospora e ha favorito la diffusione della Flavescenza dorata”, ha spiegato Gianluca Carraro, presidente del Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei.

  • Treviso: Con 42.235 ettari di superficie vitata e una forte incidenza della Glera (40%), la provincia è un punto di riferimento per la produzione di Prosecco. Nonostante un andamento positivo della viticoltura, la scorsa annata è stata caratterizzata da difficoltà legate alla Peronospora, che ha compromesso la qualità delle uve e la sostenibilità delle coltivazioni biologiche. “L’intervento tempestivo e l’uso di modelli previsionali sono fondamentali per proteggere i vigneti”, ha sottolineato Renzo Trevisin.

  • Verona: Con 30.491 ettari di vigneti, di cui il 52,71% a bacca bianca e il 47,29% a bacca nera, la provincia deve fare i conti con piogge persistenti in primavera e temperature elevate in estate. “Il cambiamento climatico sta allungando il periodo di sensibilità della vite, rendendo necessari interventi più frequenti”, ha dichiarato Lorenzo Tosi, presidente dell’Ordine degli Agronomi di Verona. La diffusione della cocciniglia, favorita dal riscaldamento globale, rappresenta un’ulteriore minaccia per le coltivazioni.

Di fronte a queste sfide, il ruolo dell’agronomo diventa sempre più strategico. La corretta gestione del vigneto consente di preservare la qualità delle uve e garantire la sostenibilità della produzione. “Dobbiamo puntare sulla ricerca e su tecniche innovative per contrastare gli effetti del cambiamento climatico”, ha concluso Federico Caner. Gli Stati Generali dell’Uva in Veneto si propongono come un appuntamento annuale per monitorare l’andamento della viticoltura e individuare soluzioni sempre più efficaci per il futuro del settore.





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