VIDEO | Pentole, cuscini, vestiti, bottiglie di vetro, ferro e cartucce di caccia tra i rifiuti raccolti sullarenile di Schiavonea. L’assessore Madeo: «Stiamo migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti»
Pentole, cuscini, vestiti, bottiglie di vetro, ferro e persino cartucce di caccia. Questo è solo parte di ciò che i volontari hanno rinvenuto sulle spiagge di Schiavonea durante una giornata dedicata alla tutela ambientale.
Il ritrovamento delle cartucce, oltre alla plastica e agli altri rifiuti, evidenzia un problema più ampio: questi materiali vengono dispersi nell’entroterra e trasportati a valle dai fiumi e dai torrenti fino al mare, contribuendo all’inquinamento delle acque.
L’iniziativa è stata promossa da Plastic Free Onlus, con la partecipazione di altre associazioni. Achiropita Zambelli, referente locale dell’organizzazione, ha sottolineato la gravità della situazione: «L’inquinamento da plastica non si limita alle spiagge, ma arriva fino alle profondità del mare. Oltre a raccogliere i rifiuti, vogliamo far passare un messaggio chiaro: bisogna ridurre il consumo di plastica fino quasi a eliminarlo».
Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda l’impatto sulla salute umana. I rifiuti plastici, degradandosi, rilasciano microplastiche che entrano nella catena alimentare. Zambelli ha ricordato uno studio secondo cui ogni persona ingerisce in media l’equivalente di una carta di credito a settimana: «Il nostro mare è ancora invaso da plastica che non si è mai distrutta. I pesci la ingeriscono e noi, mangiando il pesce, la assimiliamo a nostra volta». Le conseguenze di questo fenomeno sono ormai accertate: particelle di plastica sono state trovate nel sangue e persino nella placenta umana. Un segnale preoccupante che evidenzia l’urgenza di adottare misure concrete per la riduzione dell’uso della plastica monouso e per la protezione dell’ecosistema marino.
L’evento di Schiavonea ha dimostrato come il problema dell’inquinamento riguardi tutti e imponga un cambiamento di mentalità: ogni gesto quotidiano può fare la differenza nella lotta contro i rifiuti abbandonati.
Madeo: «Stiamo migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti»
Le misure del Comune di Corigliano Rossano per la tutela dell’ambiente Francesco Madeo, assessore alle politiche ambientali, sottolinea il ruolo dell’amministrazione in queste attività: «Abbandonare rifiuti in strada significa avere un mare sporco. Se non cambiamo rotta, entro il 2050 ci sarà più plastica che materiale biologico nei nostri mari». Oltre alla pulizia ordinaria delle coste, il Comune ha previsto un programma di sensibilizzazione mirato ai bagnanti durante la stagione estiva. Per contrastare l’abbandono dei rifiuti, l’amministrazione ha avviato una campagna di sensibilizzazione, affiancata da controlli e sanzioni più rigorose: «La polizia locale sta operando costantemente sul territorio per contrastare questi comportamenti. Giovedì si terrà un incontro con la società Ecoross, il comando dei vigili urbani e l’amministrazione per ottimizzare le azioni di controllo e migliorare la gestione dei rifiuti».
Il Comune è aperto alla collaborazione con altre realtà per la tutela del mare e dell’ambiente. Madeo evidenzia i rapporti con la Capitaneria di Porto e il lavoro in corso per una migliore gestione dei rifiuti: «Stiamo migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti, anche nei mercati cittadini, per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare la raccolta differenziata». Iniziative di educazione ambientale L’amministrazione ha avviato diverse campagne educative nelle scuole, coinvolgendo studenti di ogni grado attraverso il progetto Co-Ro Educational. Madeo spiega l’obiettivo: «Abbiamo portato il programma nelle scuole primarie e stiamo entrando anche nelle medie. Nelle superiori abbiamo pesato i rifiuti per mostrare agli studenti la reale portata del problema. A breve organizzeremo iniziative che coinvolgeranno non solo gli studenti, ma anche le famiglie e l’intera comunità». L’assessore conclude con un invito chiaro alla responsabilità individuale: «Non abbandoniamo i rifiuti e facciamo la raccolta differenziata. Non è solo una questione ambientale, ma di salute pubblica. Avere una città pulita significa proteggere il benessere nostro e delle generazioni future».
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