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Il progetto “Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas” sarà protagonista dell’edizione 2025 di TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale, in programma presso il Palazzo dei Congressi – Firenze Fiera (Ingresso da Piazza Adua 1).
Si tratta di un’occasione di grande rilievo per presentare al pubblico e alla comunità scientifica un progetto che ha preso avvio nel 2018 su iniziativa del Cesim – Centro Studi Identità e Memoria e ha coinvolto numerosi Comuni sardi per sostenere l’iniziativa di ottenere il riconoscimento come Patrimonio Mondiale UNESCO per i più importanti siti preistorici della Sardegna. Questi monumenti, straordinarie testimonianze della cultura e della società vissuta sull’isola tra la fine del V e il III millennio a.C., offrono una chiave di lettura fondamentale per comprendere gli aspetti civili, funerari e magico-religiosi delle antiche comunità sarde.
Il progetto, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Autonoma della Sardegna, rappresenta l’unica candidatura italiana per l’iscrizione nel Patrimonio Mondiale UNESCO 2025. Il sito seriale comprende 26 monumenti preistorici, selezionati attraverso un rigoroso processo di studio e valutazione, che rappresentano in maniera paradigmatica la cultura, l’arte rupestre e l’architettura della Sardegna preistorica.
Un patrimonio da tutelare, valorizzare e promuovere
Oltre a costituire un fondamentale tassello della storia dell’umanità, le Domus de Janas e gli altri monumenti preistorici della Sardegna necessitano di azioni mirate alla loro salvaguardia e conservazione, per proteggerli dall’erosione del tempo e dai rischi legati a fenomeni ambientali e antropici. Il riconoscimento UNESCO non solo rafforzerebbe le misure di tutela, ma permetterebbe anche di sviluppare strategie innovative per la loro gestione sostenibile, favorendo interventi di restauro e valorizzazione.
Parallelamente, il progetto intende diffondere la conoscenza di questo patrimonio straordinario, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di queste testimonianze archeologiche. Attraverso la partecipazione a eventi come TourismA 2025, si punta a coinvolgere sia il mondo accademico che il grande pubblico, contribuendo a costruire un’identità culturale più consapevole e radicata.
Inoltre, il progetto rappresenta un’opportunità concreta per la creazione di un’offerta turistica culturale strutturata e complementare al turismo balneare, capace di attrarre flussi di visitatori anche nei mesi di spalla. La valorizzazione delle Domus de Janas come destinazione di turismo archeologico può incentivare itinerari esperienziali, percorsi immersivi e attività di divulgazione, rendendo la Sardegna una meta sempre più attrattiva per chi cerca un’esperienza culturale autentica.
Il programma a TourismA 2025
Durante la manifestazione, sarà allestita una mostra tematica dedicata alle Domus de Janas e agli altri monumenti candidati, offrendo ai visitatori un viaggio affascinante nella preistoria dell’isola.
Inoltre, venerdì 21 febbraio 2025, presso la SALA VERDE, dalle 14:30 alle 18:00, si terrà un incontro di approfondimento dal titolo: “Domus de Janas – Candidatura Italiana UNESCO 2025. Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna”
Interverranno:
Giuseppa Tanda presidente Centro Studi Identità e Memoria – Sardegna (CeSIM/APS), già ordinario di Preistoria e Protostoria all’Università di Cagliari
Angela Maria Ferroni archeologa, consulente CeSIM
Luca Galassi Regione Autonoma della Sardegna
Laura Acampora archeologa MiC
Luca Doro archeologo CeSIM
Giuseppina Marras archeologa CeSIM
Lucia Sarti già ordinario di Preistoria e Protostoria all’Università di Siena
Gabriella Gasperetti funzionaria archeologa SABAP Sassari e Nuoro
Donatella Fiorino professore associato in Restauro all’Università di Cagliari
L’evento sarà un’importante occasione di confronto sulla rilevanza storica e artistica delle Domus de Janas e sulle prospettive future legate alla loro candidatura UNESCO.
Un’opportunità imperdibile per conoscere e sostenere un patrimonio unico, testimone di un passato che continua a parlare al presente e che merita di essere tutelato e valorizzato per le generazioni future.
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