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(PressMoliLaz) Castel del Giudice (IS), 19 feb 25 L’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni come punto di partenza per la ricostituzione del capitale relazionale e di nuove possibilità per il futuro economico delle aree interne. Tra le misure una web app per dialogare con le comunità molisane nel mondo, un decalogo sulla normativa dei rientri, agevolazioni fiscali e un visto a lungo termine.

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Un turismo che genera connessioni e sviluppo: è giunto a conclusione il ciclo di incontri sul Turismo delle Radici avviato a Castel del Giudice in collaborazione con il MAECI ed ITALEA, con un confronto operativo sulle prossime misure da attuare in vista della costituzione dell’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni, una delle misure del Bando Borghi del PNRR del progetto Castel del Giudice Centro di (Ri)generazione dell’Appennino. Uno strumento di fondamentale importanza che fungerà da raccordo tra il territorio e le comunità molisane nel mondo emigrate tra il XIX e XX secolo che intendono istruire un viaggio nel paese di origine, non solo per riallacciare il legame con la terra natia ma anche per investire in progetti locali contribuendo allo sviluppo economico, sociale e culturale.

“Il Turismo delle Radici – ha spiegato il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile – rappresenta un valore di ben 180 miliardi di euro sull’intero territorio nazionale. Le migrazioni sono infatti coinvolte in progetti di sviluppo economico e l’economia è sia motore che antidoto principale allo spopolamento delle aree interne. Occorre creare le condizioni per far tornare il capitale relazionale che è all’estero ma è legato al territorio da rapporti di affettività investendo in politiche di rigenerazione per nuove abitabilità in ambito ambientale, energetico e demografico. Il turismo può essere l’inizio di connessioni importanti per la nascita di un’economia delle relazioni, già in parte presente sul nostro territorio. L’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni creerà un capitale relazionale e verrà condiviso con l’intero territorio, non sarà infatti uno strumento circoscritto solo a Castel del Giudice”. Come affiancamento a queste misure, dal primo cittadino è giunta anche la proposta di un decalogo sulla normativa dei ritorni per avere un manuale d’uso sui requisiti della cittadinanza, per evitare il fenomeno delle false residenze.

“Attrarre, investire, riabitare, combattere lo spopolamento – ha spiegato l’ing. Rosita Levrieri, responsabile dell’ufficio di rigenerazione e responsabile unico e coordinatrice del progetto Bando Borghi – sono solo alcuni degli obiettivi dell’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni. Occorre destagionalizzare il turismo ritornante ed individuare gli attori della diaspora dei nostri territori avviando un rapporto fecondo e costante con la terra di origine che sarà alimentato dal supporto attivo alle ricerche genealogiche dei molisani sparsi nel mondo e dai percorsi finalizzati a esplorare cultura e tradizioni locali. L’iniziativa sarà supportata da un progetto di innovazione tecnologica con una web app per dialogare con le persone che vogliono tornare a vivere in Molise o anche solo a ricercare le proprie radici”. Una prospettiva a cui sta lavorando anche un gruppo di parlamentari eletti all’estero intenzionati a proporre un visto d’ingresso di 5 anni per i connazionali che vogliano vivere e investire nel nostro Paese e agevolazioni fiscali per le famiglie pronti a ospitarli.

“Un terzo dei molisani risiede all’estero – ha aggiunto la prof.ssa dell’ Unimol Letizia Bindi – è fondamentale la continuità di un lavoro di tessitura dei rapporti con gli italo discendenti intercettando aziende, scuole di lingua italiana, istituti storici e di cultura oltre che continuare a mappare le motivazioni del viaggio, puntando su un ritorno proattivo e non nostalgico. A breve, organizzeremo approfondimenti sui temi normativi e sugli iter possibili di recupero della cittadinanza per facilitare i percorsi di ritorno e di arrivo in paese, grazie a un set di multicompetenze. La road map dell’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni prevede varie azioni tra cui il coinvolgimento delle istituzioni territoriali, dei comuni e della rete ANCI nonché facilitazioni per il rientro, inserimento scolastico, newsletter per i molisani nel mondo. Dedicata ai castellani nel mondo anche la seconda edizione della raccolta fotografica ImmaginARTI, per creare una memoria storica collettiva del paese, riscoprire le radici, rafforzare il senso di appartenenza e costruire un ponte tra chi è rimasto e chi, pur vivendo lontano, porta Castel del Giudice nel cuore”.

Gli incontri dedicati al Turismo delle Radici hanno rappresentato un’importante occasione per consolidare sinergie tra pubblico e privato, ponendo le basi per nuove progettualità capaci di valorizzare il legame profondo tra territori e comunità diasporiche, grazie alla partecipazione di illustri ospiti in rappresentanza delle istituzioni centrali, della Regione, dei Comuni (tanti i sindaci intervenuti), delle università e del mondo della cultura e delle comunità molisane sparse nel mondo soprattutto in Sud America ed Europa. Di rilievo anche il lavoro svolto da ITALEA che ha raggruppato una rete di 76 comuni con offerte turistiche sul territorio nazionale con professionisti locali che lavorano per i viaggiatori delle radici ed una card che mette insieme servizi turistici raggiungendo oltre 1 milione di richieste per viaggi e ricerche genealogiche.



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