Bando istruzione, l’iniziativa di Fondazione Friuli per le scuole

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Torna il Bando Istruzione: 600mila euro per i progetti nelle scuole del territorio.

La Fondazione Friuli, con il contributo e il supporto di Intesa Sanpaolo, ha lanciato anche per quest’anno il Bando Istruzione, confermando un fondo di 600mila euro a sostegno di azioni dirette a favorire il potenziamento dell’attività didattica e la sperimentazione di modelli formativi innovativi. In particolare, riceveranno un contributo progetti riguardanti le relazioni internazionali, il doposcuola, il miglioramento delle competenze motorie e i percorsi per il benessere di classe e di scuola. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 20 marzo da scuole, sia pubbliche sia paritarie, delle province di Udine e di Pordenone, e varranno per progetti da sviluppare nell’anno scolastico 2025-26.

“Sosteniamo progetti educativi ad ampio spettro, che possono andare dal potenziamento linguistico alla crescita psicomotoria, fino al benessere in classe – ha spiegato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, durante la presentazione fatta a Udine nella sede di palazzo Antonini Stringher– crediamo, infatti, che proprio una scuola accogliente, coinvolgente e stimolante renda più forte tutta la nostra comunità. Ci piacciono soprattutto i progetti con una capacità innovativa in grado non solo di interpretare nuovi percorsi didattici, ma soprattutto di guardare alla persona a tutto tondo. E sono molto orgoglioso quando questi progetti, in passato sostenuti da questo bando, diventano attività consolidate”.

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L’esperienza in Olanda per l’Isis Paschini-Linussio di Tolmezzo.

E due esempi concreti di progetti, entrambi di scambi internazionali finanziati con il bando precedente, sono stati illustrati dagli stessi protagonisti. Gli studenti dell’Isis Paschini-Linussio di Tolmezzo sono appena rientrati da un soggiorno ad Amsterdam, in Olanda, dove si sono confrontati con professori e ricercatori dell’Illc (Insititute for Logic, Language and Computation) e del Diep (Dutch Institute for Emergent Phenomena).

“Obiettivo della missione – ha detto il docente Roberto Copetti – è stato sottolineare l’importanza dell’approccio multidisciplinare ai problemi reali, spaziando dalle scienze alla filosofia, per avere una visione non solo più approfondita delle tematiche, ma anche più ampia: è dalle ampie visioni che nascono nuove idee e nuovi progetti”.

Da questa esperienza nascerà un podcast di istituto che verrà creato dagli studenti, che hanno potuto anche migliorare il proprio inglese, con interviste e registrazioni fatte durante le giornate olandesi.

Gli studenti del Liceo Grigoletti volano in Cina.

Porterà i propri studenti ancora più lontano il progetto del Liceo scientifico “Grigoletti” di Pordenone. A luglio e quindi dopo il conseguimento del diploma, una classe a indirizzo di Scienze Applicate volerà in Cina per visitare l’esperimento Juno (fisica dei neutrini) per il quale sono impegnate diverse università italiane, in primis Milano e Padova. I neodiplomati saranno ospiti di un liceo di Canton con cui è attivo un gemellaggio.

“La preparazione del viaggio procede in modo coinvolgente – ha spiegato il docente Walter Manzon – un terzo della classe sta seguendo un corso di cinese, attivo da due anni nel nostro liceo, e a presentarci le caratteristiche della società cinese abbiamo chiamato un sinologo di Cordenons, Antonio Di Biasio. Le nostre aspettative sono di aprirci a una cultura millenaria, nuova e molto diversa, portatrice di valori da riconsiderare”.

Le dichiarazioni.

“La qualità del comparto scuola non è legata solo alle risorse investite, quasi 65 milioni quelle stanziate dalla Regione per il 2025, ma alla capacità di incanalarle nei settori giusti incrociando gli sforzi di tutti gli attori del territorio – ha detto l’assessore regionale Alessia Rosolen -. Sono gli interventi di sistema, ha spiegato Rosolen, quelli che funzionano e che garantiscono lo sviluppo dell’innovazione sociale e tecnologica a scuola. Lingue straniere, attività sportive, competenze digitali, innovazione didattica: lo sforzo della Fondazione si allinea esattamente alle priorità su cui si sta muovendo l’Amministrazione regionale nella costruzione di misure finalizzate a garantire il successo formativo e il benessere psicofisico degli studenti. Ringrazio per questo la Fondazioni Friuli, ha concluso l’assessore, la cui azione si conferma essere fondamentale per mantenere in ottimo stato la nostra scuola”.

“Anche quest’anno condividiamo e supportiamo l’impegno della Fondazione Friuli verso le necessità educative e formative dei giovani, con un approccio che mette al centro la persona” è il pensiero Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo, rappresentata durante l’incontro a Udine da Gian Luca Crucianelli.

“Siamo la banca di riferimento per la crescita economia e sociale del territorio – ancora Nieddu – ma anche un’istituzione a servizio delle comunità, pertanto, sentiamo la responsabilità di dare il nostro contributo per il benessere dei ragazzi e delle loro famiglie, offrendo strumenti concreti per affrontare con serenità il percorso scolastico, riducendo le disuguaglianze e l’abbandono scolastico”.

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