Finanziamenti all’estero, un binario che fa discutere

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Tra Chiasso e Milano ci sono otto chilometri di ferrovia che fanno discutere. Per garantire il traffico di merci e persone sull’importante asse Nord-Sud, nel giugno del 2023 Svizzera e Italia hanno firmato una dichiarazione d’intenti per la realizzazione di opere di potenziamento dell’infrastruttura e dei servizi. Tra queste: la realizzazione di un terzo binario tra Cantù e Camnago. Un tratto breve, certo, «ma di assoluta rilevanza per finalmente garantire la puntualità dei collegamenti Eurocity tra nord e sud delle Alpi», afferma il consigliere nazionale Simone Gianini (Plr) che sul tema ha recentemente interrogato il Consiglio federale. «È un potenziamento necessario anche per i trasporti regionali tra Lombardia e Ticino, in particolare per il Mendrisiotto, oltre che per ridurre il tempo di percorrenza tra Zurigo e Milano, incrementando il servizio a due treni all’ora, e migliorare le prestazioni del traffico merci». Considerazioni inoltrate al Consiglio federale, con una domanda sibillina: non vale la pena di valutare un intervento finanziario anche in questo caso, come si è fatto in particolare in Francia e Germania, per opere che sono essenziali anche per la Svizzera? E la risposta dell’Esecutivo? Per ora tiepida. “Per quanto concerne il terzo binario tra Cantù e Camnago in Italia sono in corso studi di progettazione. La sua messa in servizio è prevista nel 2035 – scrive il Consiglio federale –. La dichiarazione d’intenti, che non definisce le modalità di finanziamento delle misure infrastrutturali, si basa implicitamente su un finanziamento secondo il principio di territorialità (ognuno si paga le opere sul suo territorio, ndr). La Svizzera ha rispettato gli impegni assunti. Ora si aspetta che l’Italia finanzi le misure infrastrutturali sul suo territorio”.

‘Capisco che non ci si voglia esporre per motivi tattici’

«Le risposte del Consiglio federale mi soddisfano solo parzialmente» commenta Gianini da noi raggiunto. «Perlomeno con la sua risposta il Consiglio federale dimostra di conoscere ed essere sensibile al problema dell’instabilità di orario alla frontiera sud. Il fatto che dice di portare regolarmente questo tema negli incontri con il Ministero dei trasporti italiano, oltre a essersi dichiarato disposto ad affrontare anche quello dell’altezza insufficiente per i treni a due piani nella galleria di Monte Olimpino, è positivo». «Capisco anche – prosegue il deputato liberale radicale – che già solo per motivi tattici non si voglia favorire la controparte prima ancora che abbia per lo meno provato a rispettare le tempistiche promesse». Gianini poi però è scettico: «Avendo qualche dubbio che ciò sarà il caso, mi aspetto che il Consiglio federale rivaluti semmai la posizione, se fra qualche anno ci si troverà ancora al punto di partenza. Dalle informazioni di cui dispongo, l’opera si troverebbe ancora nella fase dello studio di fattibilità e il suo finanziamento è tutt’altro che definito». Quale precedente, Simone Gianini cita le centinaia di milioni che il Consiglio federale ha infatti risposto di avere già versato negli anni a Francia, Germania e Italia (quasi 600 milioni e 200 sono ancora previsti in futuro) “su decisioni parlamentari specifiche che riguardano investimenti nel traffico sia viaggiatori che merci”. Tenuto conto di questo «e dei miliardi che investiamo nel nostro Paese per cercare di rendere stabile, attrattivo ed efficiente il sistema di trasporto ferroviario sarebbe un peccato che, per l’assenza di un’opera tutto sommato modesta a pochi chilometri dal confine a sud di Chiasso, non potessimo sfruttarlo appieno».

‘Stiamo creando una gran confusione’

Di tutt’altro avviso la posizione di Bruno Storni (Ps), che siede anche nella commissione parlamentare dei trasporti. «Siamo fuori strada se pensiamo di poter finanziare ulteriori progetti in Italia. Abbiamo già pagato abbastanza e il governo italiano si era impegnato per realizzare il quadruplicamento da Como a Monza». Un accordo che risale agli anni 90 proprio per garantire la capacità in Italia, alle principali linee di collegamento, di sostenere il progetto Alptransit. Altra annotazione di Storni: «C’è chi propone nuovi impegni finanziari all’estero e, allo stesso tempo, una delegazione ticinese chiede durante un incontro con la Regione Lombardia di partecipare all’investimento per il tratto Venezia-Chiasso di Alptransit in Svizzera. Una gran confusione, non proprio una bella figura: da una parte si offre un aiuto e dall’altra lo si chiede». Tornando al tratto di otto chilometri tra Cantù e Camnago, «si tratta di un’opera anche semplice da realizzare e che l’Italia si è impegnata a realizzare senza chiedere aiuti finanziari, mi sembra abbiano già avviato la progettazione, non vedo quindi perché la Svizzera dovrebbe cofinanziarla. Senza dimenticare – aggiunge il consigliere nazionale socialista – che questo terzo binario per otto chilometri serve soprattutto all’Italia per accelerare la tratta Como-Milano attualmente congestionata e lenta anche per il traffico regionale. Italia che ha quindi un interesse diretto nel realizzarlo». Storni pone un altro problema: «Dove si prenderebbero i soldi? Il fondo per l’infrastruttura ferroviaria è ‘overbooked’ e in ‘stand-by’ dopo che il Consiglio federale ha avviato uno studio per definire quali opere hanno la priorità». I risultati dello studio affidato al Politecnico federale di Zurigo dovrebbero essere resi noti in autunno e permetteranno alla politica di stabilire quali opere – sia ferroviarie che stradali – sono più urgenti di altre.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *