dati incoraggianti per il 2024 affiancati da sfide per le altre località

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I dati turistici per la Riviera Picena delle Palme rivelano un quadro misto per il 2024. Mentre la provincia di Ascoli Piceno sembra aver trovato nuovi slanci, altre località stanno affrontando problemi significativi. L’analisi dell’Osservatorio Turistico Regionale delle Marche mette in luce numeri interessanti per alcune città, in particolare Ascoli, che ha registrato un aumento degli arrivi e delle presenze. Tuttavia, altri centri come San Benedetto del Tronto e Monteprandone mostrano segni preoccupanti di declino.

Ascoli Piceno: un impulso positivo per il turismo

La città capoluogo, Ascoli Piceno, ha sorpreso tutti con un notevole incremento turistico. I dati preparati dall’Osservatorio mostrano un incremento del 10,84% negli arrivi, passando da 38.651 nel 2023 a 43.352 nel 2024. Anche il numero di presenze ha visto un aumento, toccando le 79.411 rispetto alle 73.916 dell’anno precedente, con un incremento del 7,43%. Questi dati pongono Ascoli come un punto di riferimento per il turismo marchigiano grazie a sforzi mirati nella valorizzazione delle proprie risorse storico-culturali.

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L’amministrazione comunale ha lavorato attivamente per migliorare l’offerta turistica, investendo nei beni storici e monumentali della città. Grazie a queste iniziative, Ascoli è stata insignita della Bandiera Arancione e ha ottenuto un posto nel club dei Borghi più Belli d’Italia. Queste riconoscenze non solo elevano il profilo della città ma attraggono anche turisti in cerca di esperienze autentiche e di qualità.

Ripatransone e Cupra Marittima: segni di crescita

Anche Ripatransone mostra un’entusiastica crescita, con un’impressionante incremento del 79% negli arrivi, che sono passati da 2.326 a 4.183. Le presenze hanno visto una crescita del 68,85%, salendo da 9.676 a 16.338. Il sindaco Lucciarini attribuisce questo successo all’impegno collettivo per evidenziare i tesori storici e artistici della città.

Cupra Marittima, un’altra località costiera, ha visto un lieve incremento negli arrivi, passando da 37.454 a 38.815, con un guadagno del 3,63%. Le presenze hanno avuto un incremento più significativo del 16,85%, con un totale di 439.299 visitatori. Questo rappresenta un segnale positivo per la comunità locale, che cerca di attrarre turisti anche tramite manifestazioni e eventi culturali.

Il panorama di Ripatransone e Cupra Marittima si arricchisce, dimostrando che anche le piccole città possono emergere come mete preferite per il turismo.

Grottammare: contrasto tra arrivi e presenze

Grottammare, nota come la Perla dell’Adriatico, si trova in una situazione intermedia, con un dehors negativo negli arrivi e un lieve aumento nelle presenze. Gli arrivi sono diminuiti del 4,26%, passando da 56.838 a 54.414, mentre le presenze sono lievemente aumentate , passando da 280.351 a 282.696. Anche se il calo degli arrivi può sembrare allarmante, il vice sindaco Lorenzo Rossi è ottimista riguardo al timido segno positivo sulle presenze, che suggerisce un allungamento dei soggiorni.

Rossi sottolinea l’importanza di analizzare i motivi di questo trend, suggerendo che un’analisi qualitativa del flusso turistico potrebbe offrire spunti su come migliorare l’offerta turistica. In un contesto dove i costi sono in crescita, comprendere il comportamento dei turisti diventa vitale per pianificare strategie future.

Le sfide di San Benedetto del Tronto e Monteprandone

Non tutte le località hanno condiviso l’andamento positivo. San Benedetto del Tronto ha registrato una flessione negli arrivi, con un calo del 9,85%, passando da 187.928 a 169.414. Anche se le presenze hanno retto, mostrando solo un calo del 4,74%, con un totale di 825.385 rispetto alle 866.465 dell’anno precedente, la città ha visto scemare parte del suo fascino come meta turistica.

L’assessore al turismo, Cinzia Campanelli, mette in evidenza le differenze strutturali che San Benedetto deve affrontare rispetto a località come Senigallia e Pesaro, in particolare per quanto riguarda la struttura ricettiva e la registrazione delle presenze. Le sfide sono quindi evidenti e richiedono un’analisi approfondita per capire come riportare il turismo a livelli soddisfacenti.

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La situazione è ancora più seria per Monteprandone, che ha visto un crollo degli arrivi del 36,62%, scendendo a 2.255. Con 9.554 presenze, il calo è stato del 15,21%. Questi dati allarmanti segnalano la necessità di un intervento strategico per rivalutare l’appeal di questa località.

Il quadro complessivo per il turismo nell’area picena evidenzia chiaramente luci e ombre. Se da una parte Ascoli, Ripatransone e Cupra Marittima brillano per i loro risultati incoraggianti, altre località come San Benedetto e Monteprandone devono affrontare sfide cruciali per mantenere e incrementare l’attrattività turistica.





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