Dai tradizionali banchi al digitale: al Mercato Agroalimentare della Sardegna parte la sperimentazione con le prime aziende

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Ha preso il via la sperimentazione del progetto di ricerca di marketplace al Mercato Agroalimentare della Sardegna, con l’obiettivo di offrire ai clienti un sistema di prenotazioni on line e di consegna al punto vendita. Dopo aver condotto le interviste rivolte agli operatori del centro ortofrutticolo di Sestu, il progetto è partito coinvolgendo inizialmente le aziende selezionate dalla società Abilita per poi estendersi a quelle interessate, insediate al mercato.

“La fase di sviluppo, dovrebbe concludersi entro giugno. Considerato il grande interesse riscosso dall’iniziativa – evidenzia il direttore della Coagri Sardegna Giorgio Licheri – auspichiamo tra pochi mesi, l’adesione di altre aziende del mercato”.

Tra gli operatori che partecipano alla sperimentazione è palpabile il senso di fiducia e di entusiasmo per questa iniziativa soprattutto da parte dei giovani imprenditori che hanno alle spalle una lunga tradizione familiare nel settore e che accolgono con particolare interesse l’innovazione.

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“Abbiamo partecipato al progetto con l’intento di riportare i clienti al mercato all’ingrosso, anche chi non viene fisicamente – spiega Fabio Fois di Ortofrutta Uno – se trent’anni fa i clienti erano molti di più, oggi il numero delle aziende che entrano quotidianamente al mercato si è ridotto e manca la parte importante dell’horeca, la ristorazione che speriamo di intercettare attraverso la piattaforma di marketplace che faciliterà gli acquisti senza dover venire fisicamente al mercato per l’acquisto dell’ortofrutta. Mio papà ha iniziato ormai 40 anni fa – prosegue Fois – ma da dieci siamo entrati in azienda anche io e mio fratello; inizialmente abbiamo lavorato seguendo il vecchio sistema, senza stravolgerlo. Pian piano stiamo cercando di essere più innovativi. Il marketplace, oltre che per noi operatori, sarà utile per incentivare il ricambio generazionale anche di chi frequenta attualmente il mercato, magari i figli dei clienti che oggi scelgono di non seguire i nostri orari. La vita qui al mercato – conclude l’imprenditore – è molto dura. Io ho 31 anni e mi sveglio a mezzanotte e mezzo per essere al mercato all’una e preparare tutto in attesa dell’arrivo dei dipendenti e poi dei clienti”. Considerazioni condivise anche da Marco Schirru di Walfrutta. “Ho 24 anni e lavoro al mercato da diversi anni. Appartengo alla quarta generazione di grossisti. Ha iniziato il mio bisnonno. Ho la sveglia tutti i giorni all’una di notte – racconta Schirru – quindi una vita di sacrifici. Con questi orari non ti puoi permettere le uscite del venerdì sera con gli amici e spesso devo rinunciare a malincuore, anche se per una giusta causa, il mio lavoro mi piace. Il progetto di marketplace potrebbe essere una alternativa a questi orari e magari ci permetterà di avere uno stile di vita più regolare. Credo molto in questo progetto e nel fare squadra perché penso sia la chiave per lo sviluppo della nostra economia in Sardegna. Spesso tra operatori siamo divisi e in competizione tra noi – termina Schirru – e questo non aiuta la crescita del mercato. Sono convinto che solo con l’aggiornamento e l’innovazione si possa essere un passo avanti ai tempi”.

Un altro giovane imprenditore, Marco Pisano di 33 anni, anche lui grossista per tradizione familiare, lavora insieme al fratello Andrea e al padre Cenzo nella Pisano Ortofrutta.

“Il marketplace è un’ottima idea che potrebbe servire come attrattore per nuovi clienti, una nuova vetrina per far conoscere il mercato all’ingrosso e far capire meglio come si svolgono le contrattazioni e il funzionamento interno. Una evoluzione futura si potrebbe avere implementando il marketplace e la logistica. Soprattutto questo ultimo aspetto permetterebbe di garantire un servizio di consegna più efficiente. Mi fa piacere che ci si stia muovendo verso l’innovazione perché rappresenta un’opportunità di sviluppo. Per ora il ricambio generazionale interno al mercato è limitato – prosegue Marco Pisano – ma attraverso il progetto di marketplace lo si potrebbe agevolare soprattutto nei bottegai e nei ristoratori nostri clienti che non dovendo recarsi al mercato, potrebbero rapidamente effettuare gli acquisti sulla piattaforma. Ora siamo in fase di sviluppo del progetto, quindi solo più avanti vedremo – conclude Pisano – quali saranno i feedback generali di chi attualmente non frequenta il mercato”.

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