Palantir, perché il ceo Alex Karp vuole che Silicon Valley combatta per l’America

Le azioni di Palantir erano a pochi giorni dal raggiungere il massimo storico e l’amministratore delegato dell’azienda, Alex Karp, si era ritirato nella sua cavernosa baita di montagna. Le sue caratteristiche catturavano con precisione gli interessi di un miliardario in missione per salvare l’Occidente. Le finestre erano adornate da tende con un motivo a bandiera americana. Cubi di Rubik completati e altri a metà erano sparsi sui tavolini da caffè. «Vuoi vedere le mie pistole?» chiese. Uno degli hobby di Karp è il tiro a lunga distanza, i cui bersagli esulano dai normali parametri di un’arma da fuoco, spiegò. Assunse una posizione per mostrare la miscela di pratica e istinto che si uniscono per il tiro perfetto.

Più di due decenni alla guida di Palantir, un’azienda di analisi dati meglio conosciuta per aver lavorato con l’esercito e le agenzie di intelligence degli Stati Uniti, hanno reso Karp plurimiliardario. Sebbene il lavoro governativo rappresenti solo una parte di un bilancio che si appoggia pesantemente sui clienti commerciali, questo conferisce all’intera azienda un’atmosfera da operazioni segrete. Karp sa parlare delle sue armi molto più facilmente di quanto non sappia parlare delle attività più segrete di Palantir, la cui capitalizzazione di mercato è ora di oltre 260 miliardi di dollari.

Nel cast dei re-filosofi emersi dalla Silicon Valley negli ultimi anni, Karp ha una figura insolita. È lontano dallo status di un solo nome (“Mark”, “Elon”) e in effetti è appena conosciuto al di fuori di piccoli circoli della tecnologia e della politica o al di là dell’esercito di investitori retail che lo hanno consacrato come loro eroe miliardario anti-establishment.

Da quando i principali ceo della tecnologia della nazione si sono recati a Washington per l’insediamento di Trump tre settimane fa, gli americani sono stati ospiti al matrimonio riparatore tra la Silicon Valley e la nuova amministrazione. Se Elon Musk è il vistoso testimone di nozze del presidente, Karp è una figura più riservata nella festa di matrimonio (non si è presentato all’insediamento). Delfico e iper-caffeinato, ha presieduto a un’impennata di affari per Palantir, invitando al contempo la sua industria ad aiutare l’Occidente a vincere uno scontro di civiltà.

Il nuovo libro del re-filosofo

Karp si unirà ulteriormente alla mischia con la pubblicazione la prossima settimana del suo nuovo libro, The Technological Republic: Hard Power, Soft Belief, and the Future of the West, un grido di dolore che prende di mira l’industria tecnologica per aver abbandonato la sua storia di aiuto all’America e ai suoi alleati.

Gli ultimi due decenni nel settore ammontano a uno spreco gigantesco, secondo Karp. Mentre lui e i suoi colleghi di Palantir aiutavano a identificare le bombe sul ciglio della strada a Kandahar in Afghanistan per salvare le vite dei soldati americani, afferma il libro, i loro contemporanei nella California settentrionale, cullati da decenni di pace, si assicuravano che gli utenti di smartphone con istruzione universitaria potessero acquistare buoni per lezioni di parapendio e giocare a FarmVille.

Se il nuovo libro di Karp può essere riassunto con una delle sue frasi, potrebbe essere questa: «I bambini prodigio della Silicon Valley, le loro fortune, i loro imperi commerciali e, più fondamentalmente, l’intero senso di sé, esistono grazie alla nazione che in molti casi ha reso possibile la loro ascesa». Karp ritiene che sia giunto il momento che l’industria ripaghi questo debito.

Il libro, scritto in collaborazione con Nicholas W. Zamiska, è stato terminato alla fine dell’anno scorso e alcuni elementi del suo argomento centrale sembrano essersi avverati solo nelle ultime settimane. Una sezione sull’eliminazione degli sprechi di spesa pubblica ricorda un po’ il Department of Government Efficiency di Musk. Un’altra sull’incoraggiamento di più partnership tra governo e settore privato sul lavoro di intelligenza artificiale evoca il piano Stargate di Trump per costruire capacità energetiche con OpenAI e altre aziende.

Alla domanda sulle somiglianze tra ciò che il suo libro richiede e ciò che altri stanno implementando, Karp ha detto: «Siamo stati molto bravi a prevedere lo stato attuale un paio di anni prima che accadesse».

Il boom di Palantir in borsa

È un discorso che ha contribuito a dare a Palantir e Karp alcune delle migliori settimane nella storia dell’azienda. Quasi tre anni dopo che gli analisti si sono chiesti se la promessa di Karp di crescita nei contratti governativi fosse un’illusione, il prezzo delle azioni dell’azienda è aumentato di oltre il 180% dal giorno prima dell’elezione di Trump. Il motivo: la crescita del business dell’intelligenza artificiale di Palantir e l’aspettativa che la nuova amministrazione favorirà aziende più combattive come Palantir rispetto a vecchi cavalli di battaglia come Lockheed Martin.

Palantir è «molto lunga America», ha detto Karp. È veloce a ricordare ai potenziali clienti che è felice di aiutare nel lavoro sporco dell’impero. In una call sugli utili con gli investitori all’inizio del mese, ha detto che Palantir sta «rendendo l’America più letale», analizzando una serie di dati per le forze armate statunitensi e gli alleati per aiutarli ad anticipare le mosse dei nemici, individuare le loro coordinate «e, a volte, ucciderli».

Karp ha sostenuto la rielezione del presidente Joe Biden e ha sostenuto Kamala Harris quando è diventata la candidata. Ma per anni è stato circondato da coloro che sono nell’orbita di Trump, a partire da Peter Thiel, che ha parlato alla Convention nazionale repubblicana del 2016 a sostegno di Trump.

Diversi ex alumni di Palantir hanno recentemente accettato lavori nell’amministrazione Trump, rafforzando ulteriormente i legami dell’azienda. L’azienda a sua volta ha assunto ex legislatori, come l’ex membro del Congresso del Wisconsin Mike Gallagher, che dal 2023 al 2024 ha presieduto la Commissione della Camera sul Partito Comunista Cinese e ha chiesto risposte più dure all’influenza cinese in America. Ora dirige l’attività di difesa di Palantir.

Karp è ricco da molti anni, con le insegne di un miliardario e i soliloqui pronti di un dirigente abituato a essere ricevuto come un oracolo. Almeno una mezza dozzina di dipendenti erano a casa sua durante la mia visita del fine settimana, tra cui due di stanza appena dentro il vialetto, un altro che mi ha indicato dove parcheggiare, due professionisti della comunicazione e diversi assistenti robusti, uno dei quali ha ordinato un libro su richiesta di Karp, un altro che ha lanciato dei ceppi per accendere un fuoco in soggiorno e un altro a cui Karp si è rivolto in tedesco. «Günther!» ha gridato. «Kaffee mit zwei Zucker». Caffè con due cucchiai di zucchero.

Un dottorato in filosofia

Karp non ha esperienza in ingegneria. Cresciuto a Philadelphia, ha frequentato l’Haverford College e poi la Stanford Law School prima di dirigersi in Germania per la scuola di specializzazione. Il suo dottorato alla Goethe University di Francoforte era in filosofia sociale neoclassica, lavoro che lo ha preparato a porre domande come «Cosa significa prendere una cattiva decisione? A quale livello di astrazione? Quanto in profondità vai per sapere se è una buona o una cattiva decisione?».

Nel 2003, si è unito al suo compagno di corso di giurisprudenza di Stanford Thiel per lanciare Palantir, utilizzando come base un programma che un’altra delle aziende di Thiel, PayPal, aveva implementato per identificare il riciclaggio di denaro russo attraverso l’identificazione di pagamenti in contanti apparentemente non correlati. Fin dall’inizio, Palantir, che prende il nome da una potente «pietra della vista» ne Il Signore degli Anelli, è stato progettato per dare al governo e alle aziende private un po’ di magia tolkieniana, per setacciare i dati e rivelare schemi sconosciuti.

I primi lavori dell’azienda hanno tracciato una serie di attacchi terroristici allo stesso villaggio iracheno e hanno identificato una campagna di infiltrazione nella rete informatica contro il Dalai Lama. Grazie al software Palantir, l’esercito statunitense è stato in grado di trovare ed eliminare le bombe ai lati delle strade in Afghanistan scoprendo schemi nel modo in cui venivano distribuite.

L’approccio di Palantir era come un romanzo di John la Carré per una nuova era nello spionaggio, una in cui le forze americane erano sopraffatte da un nemico che operava a migliaia di chilometri di distanza, attraverso reti umane e digitali che le agenzie di intelligence stavano solo iniziando a comprendere.

Palantir è stata lanciata con circa 30 milioni di dollari di costi di avviamento ampiamente coperti da Thiel e dal suo fondo di capitale di rischio. Mentre la società vedeva crescere la sua valutazione, è emersa una domanda centrale: cosa faceva esattamente Palantir…? Le descrizioni delle offerte della società erano piene di gergo.

I concorrenti che erano in circolazione da anni liquidarono la matricola come una società di analisi dati agghindata. Poche interviste sono passate in cui Karp non ha risposto a una domanda dicendo che non poteva rispondere alla domanda: era classificata. Certamente era vero, ma ha dato all’intera operazione un po’ di mistero. «Eravamo molto poco attraenti per la maggior parte delle persone e incontrollabilmente attraenti per un piccolo numero di persone», ha affermato.

La quotazione in Borsa

Nel 2013, meno di un decennio dopo la sua fondazione, Palantir aveva 1.200 dipendenti e una valutazione di 9 miliardi di dollari. Con ogni successivo round di raccolta fondi, Karp ha rimandato l’offerta pubblica iniziale che molti presumevano sarebbe arrivata. L’opacità dei dati finanziari di Palantir ha solo contribuito alla sua reputazione di scatola nera.

Quando Palantir ha finalmente presentato domanda di quotazione in borsa nel 2020, Karp ha pubblicato una lettera prima dell’Ipo che oggi sembra una breve proposta per il libro di cui sarebbe stato coautore. Acquistare azioni di Palantir, ha detto ai potenziali investitori, significava sostenere un’azienda che avrebbe fatto della sua missione «il supporto alla democrazia liberale occidentale e ai suoi alleati strategici».

I quattro anni precedenti avevano trasformato la Silicon Valley in una polveriera politica (Cambridge Analytica, comitati di fact-checking) e le aziende avevano nascosto il loro lavoro sui programmi di difesa o li avevano addirittura eliminati. Karp li aveva sbandierati.

Nel 2020, ha trasferito la sede centrale di Palantir da Palo Alto a Denver perché «sembra che condividiamo sempre meno valori e impegni del settore tecnologico». Le proteste contro il lavoro di Palantir con l’Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti hanno seguito l’azienda in Colorado.

Quando il ceo sembra un meme

Karp ha iniziato a guadagnare un seguito, diventando un amministratore delegato particolarmente adatto a un’epoca in cui i thread di Reddit e le clip virali possono plasmare l’identità di un’azienda tanto quanto le conference call sugli utili e i report degli analisti. L’aspetto meme-able di Karp (i capelli ricci indomabili, gli occhiali senza montatura e la maglietta bianca) e le sue osservazioni schiette lo hanno trasformato in una celebrità tra gli investitori al dettaglio che si considerano «Palantiriani». I canali YouTube raccolgono insieme momenti delle sue chiamate con gli analisti e delle interviste pubbliche in pacchetti di clip come «Compilation dei momenti più divertenti di Alex Karp!».

In un certo senso, la popolarità di Karp è la prova di una delle lamentele principali del suo libro: che gli americani hanno poche ragioni per fidarsi della maggior parte delle istituzioni odierne o dei loro leader, il che li costringe a trovare eroi in ambiti che vanno oltre la politica, le organizzazioni civiche o la vita religiosa, dove un tempo cercavano ispirazione.

«Venero davvero, davvero le persone che mi venerano. Non è sempre così, se parli con persone famose», ha detto, tenendo banco sulla piccola scala che conduce al suo soggiorno ribassato, vestito con zoccoli da casa e abbigliamento sportivo dalla testa ai piedi, tra cui pantaloni da jogging, una cerniera, un gilet e un berretto di lana. Sulla spalla destra: un lampadario circondato da sette lampade e teste di alce in ghisa.

Nel 2020, Karp ha ricevuto 1,1 miliardi di dollari di compenso totale, il più alto di qualsiasi amministratore delegato di una società quotata in borsa. Nel 2022, con i carri armati russi che entravano in Ucraina, mise in guardia contro l’escalation nucleare nella guerra, ma riconobbe che i tempi difficili sono buoni per Palantir.

Oggi Palantir vale più del doppio di Lockheed 

Più o meno nello stesso periodo, tuttavia, Palantir registrò un calo nella crescita dei ricavi dai suoi contratti governativi. Le azioni scesero a meno di 7 dollari prima di iniziare la loro costante ascesa a metà del 2024. L’impennata degli ultimi mesi ha portato alcuni analisti a stabilire nuovi obiettivi di prezzo per la società, ma il titolo in rapida crescita ha portato altri a chiedersi se Palantir possa mai crescere fino alla sua attuale enorme valutazione, che le conferisce una capitalizzazione di mercato più del doppio di quella di Lockheed Martin.

Oggi Palantir si sta appoggiando alla sua reputazione di attore dominante. Uno spot pubblicitario per l’azienda, trasmesso durante la partita di football Esercito-Marina dell’anno scorso, è stato trasmesso come un thriller di Tom Clancy, con sciami di droni, missili a infrarossi e persino uno slogan adatto a un poster di un film degli anni ’90: «Le battaglie si vincono prima di iniziare». Al World Economic Forum di Davos il mese scorso, la sede dell’azienda nella città di montagna assomigliava a un set dello show televisivo di Apple Severance, tutto linee pulite e superfici bianche, un palcoscenico memorabile per il cocktail party che ha ospitato per la sua legione di ammiratori.

Quei fan, ha detto Karp, tendono ad aver vissuto un’esperienza nelle loro vite che rispecchia lo scetticismo che ha accolto Palantir. «Ho detto X, tutti nell’establishment hanno detto Y e Y significava che X era stupido», ha detto. Ha aggiunto: «Le persone Y sono essenzialmente dei completi bigotti, a proposito. Per favore, scrivilo».

The Technological Republic è probabilmente l’unico libro di un dirigente d’azienda a contenere tre epigrammi (uno in tedesco), citazioni dalla Bibbia, Before Sunset di Richard Linklater e un attacco diretto a un leader di mercato (il «nichilismo superficiale e appena velato» di Google). Karp ammette che non è stata la scelta più commerciale. «Il libro che dovrei scrivere per vendere» ha detto, “sarebbe, ‘AI Karp Karp AI Karp AI AI Karp’».

La reazione al 7 ottobre

Karp ha sostiene da anni molti dei temi centrali del libro, ma diversi sviluppi lo hanno spinto a metterli tutti insieme. Il massacro di israeliani da parte di Hamas il 7 ottobre 2023 lo ha galvanizzato a fare più rumore, ha detto. Nelle ore successive alla diffusione della notizia dell’attacco, Karp ha fatto arrivare dipendenti della Palantir in Israele per aiutare a coordinare la risposta del Paese. Due lavoratori, un polacco e un britannico, entrambi non ebrei, sono volati lì prima che Karp potesse chiedere loro di andare, ha detto.

Karp ha osservato la risposta del mondo all’attacco mentre coordinava gli sforzi per aiutare.«La gente ha iniziato a protestare contro Israele l’8 ottobre», ha detto. Non si scusa per il suo sostegno a Israele e per aver fatto affari con il suo governo. «È stato molto rischioso. Siamo una società quotata in borsa», ha detto.

Stiamo entrando in un nuovo mondo, ha detto, in cui tutti e ogni azienda dovranno trovare la loro distintiva «nota blu», prendendo a prestito una metafora jazz. I sistemi di intelligenza artificiale che alimentano il fervore degli investitori per Palantir aumenteranno il livello di capacità a tal punto, ha detto, che costringeranno tutti a «fare qualcosa di unico, creativo».

L’analogia potrebbe anche essere tratta dal suo hobby personale del tiro a lunga distanza. Aziende e individui dovranno usare l’intelligenza artificiale per operare «al di fuori del raggio di ciò che un essere umano può fare», ha detto. È lì «che sta tutto il valore», ha aggiunto. «Perché devi colpire il bersaglio».

(Translated from the original version by Milano Finanza Editorial Staff)