In Piemonte sono 4mila le aziende a controllo straniero, con oltre 150mila addetti e un valore aggiunto di 12 miliardi di euro, pari al 18% del totale regionale. Un territorio attrattivo, dunque, per le imprese e i capitali esteri, nonostante la crisi Stellantis che affossa l’industria (in particolare l’automotive) e la fuga di big come la Diageo (la multinazionale del beverage, proprietaria del marchio Guinness) a Vittoria d’Alba o la Barry Callebaut a Intra. Un apparente paradosso che, però, non intacca le capacità del territorio, come dimostrano le recenti investiture da parte di realtà come il Financial Times e Ernst & Young.
Tra le aziende che negli ultimi anni hanno scelto di investire nella regione figurano Silicon Box, Amazon, MSC Technology, Bulgari (LVMH), Cartier, Coca-Cola, FedEx, Aixtron e Luxoft. Per questa ragione, Ernst&Young, nel suo “Attractiveness Survey Italy 2024”, colloca la regione al secondo posto in Italia per numero di investimenti ricevuti.
Le principali nazioni di provenienza delle aziende estere che investono in Piemonte sono Francia (19,78%), Germania (15,81%), Stati Uniti (13,49%), Svizzera (8,36%) e Regno Unito (6,79%). I settori più attrattivi risultano essere il Real Estate (17,8%), l’Automotive & Transportation (15,7%), l’Aerospazio (14,3%), la Salute e Benessere (11,3%) e l’ICT (9,8%).
Adesso, però, la novità arriva dall’ultima edizione del rapporto “European Cities and Regions of the Future 2025” del Financial Times: il Piemonte conferma saldamente il proprio ruolo in sesta posizione nella classifica delle regioni europee di grandi dimensioni per la sua strategia di attrazione degli investimenti esteri. Per la prima volta, nello stesso report viene premiata anche la città di Torino, che, a pochi mesi dalla nomina di Capitale europea dell’Innovazione, rientra nella classifica come sesta grande città europea per la migliore strategia di attrazione investimenti.
A conferma di questo ruolo crescente del Piemonte sullo scacchiere internazionale, i numeri di Ceipiemonte nel quadro del Progetto Attrazione Investimenti con Regione Piemonte e Sistema Camerale piemontese: negli ultimi due anni, sono state 440 le aziende estere intercettate e interessate, a vario titolo e con differente propensione, a investire in regione. Di questi dossier, 230 sono stati assistiti per le fasi di business planning, business set-up, individuazione delle location insediative, identificazione di incentivi e altre necessità nel post-insediamento (aftercare).
«La classifica del Financial Times premia il grande lavoro di questi anni nei quali abbiamo lavorato, di concerto con tutti gli attori coinvolti, per aumentare l’attrattività del Piemonte e promuovere il nostro territorio come sede di investimenti per realtà produttive e imprenditoriali non solo italiane, ma internazionali – dicono il governatore Alberto Cirio e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano -. È un impegno che prosegue e che stiamo portando avanti con particolare attenzione ai settori strategici, come conferma il dinamismo che registriamo intorno al mondo dell’Ai e dei microchip che vede il Piemonte protagonista a partire dall’investimento di oltre 3 miliardi di euro di Silicon Box a Novara e dal ruolo del Piemonte alla guida dell’alleanza europea. Sempre in quest’ottica, nelle prossime settimane è prevista anche una missione di sistema in Michigan (negli Usa, dove c’è la sede di Chrysler, parte di Stellantis ndr) per incontrare imprese, istituzioni e finanziatori con i quali attivare sinergie e collaborazioni all’interno del settore automotive».
«Torino – fa eco il sindaco Stefano Lo Russo – è una città che può ancora crescere grazie ad una vocazione internazionale, universitaria e industriale e lavorare per attrarre maggiori investimenti dall’estero rappresenta sicuramente una traiettoria di sviluppo per il futuro delle nostre imprese e del territorio». «Con una crescita degli investimenti in Piemonte di oltre l’80% negli ultimi quattro anni – spiega Dario Peirone, presidente del Ceip Piemonte, la società in housing per gli investimenti esteri -, i risultati dimostrano l’efficacia del nostro lavoro, basato su un approccio che combina market intelligence, accordi strategici con player internazionali, assistenza puntuale agli investitori e promozione all’estero delle opportunità che il nostro territorio offre».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link