Il workshop organizzato da Med-Or si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a promuovere una maggiore comprensione delle dinamiche africane e a stimolare il dialogo sulle prospettive di sviluppo del continente. Con il G20 in Sudafrica all’orizzonte, il confronto tra esperti e policy maker risulta essenziale per delineare strategie efficaci e sostenibili per il futuro dell’Africa. E per l’Italia diventa un supporto all’implementazione del Piano Mattei
13/02/2025
La comprensione delle dinamiche africane è un elemento essenziale per il successo di strategie come il Piano Mattei. In questo contesto, con il Copasir che ha recentemente pubblicato un rapporto analitico sull’Africa, il workshop organizzato dalla Med-Or Italian Foundation dal titolo “Towards the G20 in South Africa – Africa’s Major Challenges in Energy, Climate Change, and Development Potential” assume una rilevanza strategica. L’evento, che ha visto la partecipazione di Jakkie Cilliers, fondatore dell’Institute for Security Studies (ISS) Africa e responsabile del programma African Futures and Innovation (AFI), si inserisce nell’impegno che la Fondazione sta portando avanti per rafforzare il sistema-Paese Italia nel contesto delle relazioni con l’Africa — e consapevolizzazione reciproca.
L’evento ha offerto un’analisi approfondita delle sfide cruciali che l’Africa dovrà affrontare nel prossimo futuro, concentrandosi su tre temi chiave: energia, cambiamento climatico e sviluppo economico. Cilliers ha illustrato i risultati di tre diversi studi condotti dall’ISS, evidenziando la necessità di strategie innovative per il progresso del continente.
Energia: il potenziale africano nelle rinnovabili e il futuro della domanda energetica
Uno dei punti centrali della discussione è stato il crescente fabbisogno energetico dell’Africa. Cilliers ha sottolineato come il continente, ricco di risorse naturali quali sole e vento, possa emergere come leader globale nelle energie rinnovabili. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, sono necessari maggiori investimenti infrastrutturali e tecnologici. L’adozione di soluzioni innovative nel settore energetico sarà determinante per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Secondo le previsioni, entro il 2050 l’Africa potrebbe richiedere il 13% delle emissioni globali di carbonio, aumentando al 22% entro il 2063. Il continente ha bisogno di supporto per una transizione energetica più lenta, evitando il rischio di asset inutilizzabili. Un’idea in discussione è se l’Africa possa sfruttare il proprio potenziale come serbatoio di carbonio o se un’imposta globale sul carbonio possa contribuire al suo sviluppo.
Cambiamento climatico: un’urgenza globale con ripercussioni locali
Il workshop ha poi affrontato le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico in Africa, un continente particolarmente vulnerabile agli eventi climatici estremi. Siccità, inondazioni e desertificazione stanno mettendo a dura prova le comunità locali, incidendo sulla sicurezza alimentare e sulla stabilità economica. Cilliers ha ribadito l’importanza di una risposta coordinata a livello internazionale per ridurre le emissioni di gas serra e ha sottolineato la necessità di politiche di adattamento efficaci per proteggere i settori produttivi africani.
Sviluppo economico e ruolo dell’Africa nel contesto globale
Oltre alle sfide ambientali ed energetiche, il dibattito ha posto l’attenzione sulla posizione dell’Africa nell’arena internazionale. Il continente deve affrontare un’importante sfida: rafforzare la propria influenza economica e politica a livello globale. Secondo gli studi presentati, per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale migliorare la governance, investire nell’istruzione e promuovere l’integrazione economica regionale. Il G20 in Sudafrica rappresenta un’occasione chiave per ridefinire il ruolo dell’Africa nel sistema economico globale.
L’analisi ha anche evidenziato la crescita del Global South e la tendenza verso un mondo sempre più regionale e multipolare. Sebbene la Cina si appresti a superare gli Stati Uniti come potenza dominante prima della metà del secolo, l’Occidente continuerà a mantenere un primato in termini di ricchezza, attrattiva e tecnologia. Tuttavia, la capacità di influenzare l’ordine globale sta diminuendo, e si assiste a una crescente frammentazione tra il Nord sviluppato e il Sud globale.
Global futures e scenari geopolitici
Durante il workshop sono stati esplorati diversi scenari futuri per il sistema globale, delineando possibili traiettorie che il mondo potrebbe seguire. Uno di questi modelli è quello di un mondo dominato dal denaro e dalla tecnologia, caratterizzato da una forte crescita economica ma anche da marcate disuguaglianze e impatti climatici significativi. Un altro scenario ipotizza una realtà sostenibile, che tuttavia risulta la più difficile da realizzare, in quanto richiede una leadership solida, riforme finanziarie e una regolamentazione efficace delle emissioni. Un’altra prospettiva analizzata è quella di un mondo frammentato in blocchi come G7, G20 e Brics, segnato da tensioni geopolitiche e un crescente protezionismo. Infine, è stato considerato il rischio di un futuro caratterizzato da conflitti e instabilità globale, in cui le economie risultano depotenziate e i livelli di povertà si innalzano drasticamente.
La collaborazione tra Med-Or e ISS
L’evento ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra think tank e istituzioni per affrontare le sfide strategiche del continente africano. La Med-Or Italian Foundation ha siglato un Memorandum of Understanding con l’ISS, uno dei più autorevoli centri di ricerca africani specializzati in sicurezza, governance e sviluppo. Con sedi a Pretoria (Sudafrica), Nairobi (Kenya), Addis Abeba (Etiopia) e Dakar (Senegal), l’ISS fornisce analisi e soluzioni per le sfide che l’Africa deve affrontare oggi e nel prossimo futuro.
Il workshop organizzato da Med-Or si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a promuovere una maggiore comprensione delle dinamiche africane e a stimolare il dialogo sulle prospettive di sviluppo del continente. Con il G20 in Sudafrica all’orizzonte, il confronto tra esperti e policy maker risulta essenziale per delineare strategie efficaci e sostenibili per il futuro dell’Africa.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link