“Parto da quello che è stato fatto sulla medicina ospedaliera, un programma di 14mila assunzioni nei prossimi anni, è un tema delicato ed era importante che ci fossero anche nuovi macchinari nella Asl, la Asl Roma 5 che serve 500 mila persone non aveva una risonanza magnetica nucleare pubblica. Stiamo ristrutturando i pronto soccorso e stiamo lavorando sulle liste d’attesa, la prossima settimana illustreremo i dati”.
Così, in una diretta sui suoi profili social, il Governatore del Lazio, Francesco Rocca.
I medici di medicina generale, ha proseguito il Governatore, “hanno un ruolo importante in questo contesto” di rilancio della sanità del Lazio perché “dobbiamo governare meglio le ore che paghiamo”.
“È un dato di fatto che i cittadini hanno un problema con gli studi aperti soltanto 2 o 3 ore a settimana – ha detto ancora Rocca -, molti cittadini mi scrivono che è sempre più difficile avere una visita domiciliare, nessuno esclude l’importanza del lavoro che si fa quando lo studio è chiuso ma noi vogliamo uscire da questa situazione, valorizzando le Case della comunità sburocratizzando il ruolo del medico.
La Casa della comunità è un luogo aperto 8-20 sette giorni su sette, in alcuni casi sarà aperto 24 ore su 24 e questo ci aiuterà a diminuire l’afflusso sui pronto soccorso, il 40 per cento dei cittadini che vanno al pronto soccorso esce senza neanche un esame diagnostico, per queste persone magari sarebbe bastata una visita con il medico di medicina generale. Su questo dobbiamo lavorare”.
L’accordo collettivo nazionale, ha evidenziato, “prevede un numero maggiore di ore, ma noi riteniamo che non basti e su questo si deve aprire una discussione. Le guardie mediche che abbiamo non bastano, abbiamo un problema di accessi impropri al pronto soccorso che nasce dalla necessità di risposte costanti, siccome sono soldi pubblici noi riteniamo di dover governare il sistema.
Il nome case della comunità non mi piace ma la risposta è quel luogo fisico in cui i cittadini possono andare e trovare le risposte che stanno cercando, noi dobbiamo organizzare la risposta e non con bandi che vanno sempre deserti”.
Per dare una risposta alle necessità di cura nella Regione, ha aggiunto, “dobbiamo riempire le case della comunità, ci vogliono ordini di servizio, non tutto può essere oggetto di contrattazione. Se volete la sburocratizzazione, le Case della comunità sono la soluzione, dove c’è il sostegno pubblico della Asl, non si può parlare di privatizzazione visto che questa proposta è tutta pubblica”.
“Sono sicuro che troveremo le soluzioni che i cittadini si aspettano nel corso del confronto con la federazione nazionale dei medici di medicina generale”, ha continuato Rocca.
“Mi auguro che si superi questa forma conflittuale, abbiamo fatto tanti sacrifici – ha evidenziato -, li stanno facendo tutti, ma dobbiamo migliorare e tutti insieme, mi confronterò sui tavoli ufficiali e contesterò ogni volta che vengono scritte menzogne, non si può peregrinare per trovare una visita e una risposta, stiamo lavorando a testa bassa per rispettare le scadenze del Pnrr, una scelta fatta dal governo Conte e che noi dobbiamo applicare”.
“Dire che la Regione organizza male i vaccini – ha evidenziato ancora il Governatore – è ingiusto, c’era un obiettivo che avevamo condiviso di raggiungere almeno il 60 per cento della popolazione anziana e invece soltanto il 31,8 per cento della popolazione anziana è stato raggiunto, è sceso il target che bisognava raggiungere attraverso i medici di medicina generale. Sono dati e sono numeri importanti, che la gente deve conoscere.
Nessuno mette in discussione la fatica quotidiana dei medici di medicina generale, ma dire che il sistema deve continuare a lavorare così non è la risposta giusta, dire che la risposta sono le unità di cura primaria private, perché questo è il tema, non è la risposta giusta”.
“Il sistema non va, lo dobbiamo rivedere, su questo sono d’accordo ma nessuno spari numeri a caso”, ha proseguito, rispondendo alle istanze dei medici di medicina generale, che in questi giorni stanno protestando. “Il nome case della comunità non mi piace ma la risposta giusta è quel luogo fisico in cui ci sono i medici di medicina generale, gli specialisti della Asl e la radiologia pubblica, e i cittadini possono andare e trovare le risposte che stanno cercando”, ha concluso Rocca.
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