POC Energia 2014-2020: attesa per il bando per gli enti locali

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La delibera CIPESS in questione è la n. 53 del 1° agosto 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 263 del 9 novembre scorso, che ha previsto lo stanziamento di quasi 235 milioni a favore del Programma Operativo Complementare “Energia e sviluppo dei territori 2014-2020” (POC Energia 14-20). Risorse che dovrebbero essere destinate agli enti locali attraverso un bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) al centro in questi giorni di un’interrogazione da parte di un gruppo di deputati del Partito Democratico (PD).

La delibera fissa infatti come data di scadenza dei programmi operativi il 31 dicembre 2026 e il ritardo del MASE – segnala l’interrogazione – “rischia di compromettere seriamente la possibilità per gli enti locali, già a conoscenza di tale opportunità, di programmare gli interventi”. 

Per inquadrare meglio l’avviso, è utile fare un passo indietro e ripercorrere brevemente il contesto in cui opera il POC Energia 2014-2020.

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I Programmi complementari e il POC Energia

Nell’ambito della Politica di Coesione 2014-2020,  i Programmi Operativi Complementari (POC), finanziati dal Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, agiscono in parte in sinergia con i Programmi Operativi Regionali (POR) e i Programmi Operativi Nazionali (PON) cofinanziati dai fondi strutturali europei 14-20, in parte per il completamento di interventi iniziati con la programmazione 2007-2013. 

In tale contesto, il POC Energia 2014-2020 è stato approvato con delibera CIPE n. 54 del 10 luglio 2017, con una dotazione iniziale pari a circa 120 milioni di euro destinata alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, al fine di rafforzare gli interventi previsti dal PON “Imprese e competitività 2014-2020”. 

In particolare, il POC Energia 2014-2020 persegue l’obiettivo di modernizzare il sistema energetico delle piccole isole non interconnesse delle Regioni meno sviluppate, sostituendo l’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia con fonti rinnovabili. 

In linea con due specifici risultati attesi previsti dall’Accordo di Partenariato 2014-2020, il Programma è articolato in due assi: “Energia” e  “Assistenza Tecnica”. Il primo, si articola a sua volta in due linee di azione connesse: 

  • Risultato atteso (RA) 4.1, che consiste nella promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche. I possibili beneficiari sono le amministrazioni pubbliche e i soggetti gestori di strutture pubbliche o ad uso pubblico, università, enti di ricerca pubblici in piena compatibilità con la disciplina in materia di aiuti di stato;
  • Risultato atteso (RA) 4.3, ovvero la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grid) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari volti a incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili. In questo caso i beneficiari possono essere i concessionari del pubblico servizio di distribuzione dell’energia elettrica nelle aree interessate o i concessionari del pubblico servizio di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica sull’intero territorio nazionale. 

La delibera Cipess di riprogrammazione del POC Energia 2014-2020

Come anticipato, con delibera n. 53 del 1° agosto 2024 il CIPESS ha predisposto la riprogrammazione del Programma operativo complementare al PON “Imprese e competitività 2014-2020”, cioè il POC collegato al PON IC 14-20, per sostenere l’efficientamento energetico degli edifici e delle strutture pubbliche e la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia. A seguito dell’operazione, la dotazione del Programma è salita di 234,8 milioni di euro, arrivando a un totale di 355,2 milioni (dei quali 350 milioni circa per l’asse Energia e 5 milioni per l’Assistenza Tecnica). 

Queste risorse, una volta sbloccate con la pubblicazione del bando, dovrebbero rafforzare gli interventi introdotti nel PON IC 2014-2020 con l’assegnazione delle risorse aggiuntive REACT EU e il contestuale inserimento nell’Asse VI del Programma dell’obiettivo specifico RA 4.1. “Riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche”, ampliando inoltre i territori interessati dagli incentivi (oltre alle isole minori non interconnesse potrebbero beneficiarne le amministrazioni comunali delle Regioni meno sviluppate, del Mezzogiorno e del Centro Nord). 

In secondo luogo, nell’ambito della gestione degli edifici pubblici, i nuovi fondi potrebbero ridurre la spesa pubblica corrente aggravata dall’incremento dei costi energetici a seguito dell’attuale crisi geopolitica legata al conflitto russo-ucraino, in particolare diminuendo il consumo di gas, anche tramite il finanziamento di interventi per la produzione di energia rinnovabile per l’autoconsumo. 

Infine, le risorse aggiuntive potrebbero assicurare un’infrastruttura di rete flessibile che risponda alle esigenze di sicurezza ed efficienza del sistema elettrico, massimizzando l’uso di FER e la capacità di immissione da parte della generazione distribuita. 

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Consulta la delibera CIPESS n. 53 del 1° agosto 2024



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