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Stanno succedendo molte cose che necessitano di commenti e prese di posizioni, a livello mondiale. Ad iniziare dalla vergognosa vicenda del caso Almasri, la liberazione del torturatore libico. Sono passate settimane di dibattiti, attacchi, giustificazioni varie e, soprattutto, contraddizioni. Partiamo dal presupposto che liberare un torturatore, stupratore e assassino è del tutto ignobile come gesto. Ancora più squallide sono state le giustificazioni, tutte in contraddizioni fra loro, della classe politica italiana. Si è passati dal dare la colpa alla Corte d’appello di Roma al complotto della Corte Penale Internazionale (CPI).

“Ma perché esiste? Meglio indagare su di loro”

Qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo. Poi, sempre in riferimento alla CPI, c’è stato qualcuno che ha portato l’esempio della “banana chiquita” per i bollini che ha ricevuto Almasri, prima blu e significa “non arrestatelo” e poi rosso, quando è arrivato in Italia, con mandato di cattura al seguito.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Quindi si è gridato al complotto internazionale, con appoggio degli 007 tedeschi. Peccato che è stato riferito che lo hanno fatto seguire durante il suo viaggio in Europa per accertare eventuali connivenze e, una volta certi del suo ritorno (infatti si era comprato il biglietto per tornare in Libia), si è deciso di arrestarlo per processarlo. Ma, con tanto di scuse e cavilli giudiziari considerando il mandato di cattura nullo (come se toccasse a noi decidere), lo abbiamo scarcerato e fatto tornare in maniera trionfante a continuare il suo lavoro: torturare, stuprare e uccidere. Si parla di sicurezza nazionale, facendo riferimento a quel mandato di cattura considerato nullo, ma lo abbiamo mandato dove può continuare con i suoi crimini.

“E vabbè, mannaggia a loro” qualcuno direbbe.

La Presidente del Consiglio, con a seguito la ciurma della maggioranza, non perde tempo per sferrare il suo ennesimo attacco alla “magistratura rossa”, per un atto dovuto del procuratore Lo Voi. Altri lo hanno ricevuto prima di lei e i suoi compagni di viaggio, ma non mi ricordo uscite simili. E così, per cercare di deviare l’attenzione, si è creato un nuovo obiettivo da colpire, un nuovo nemico con una caccia all’uomo con era già successo con Saviano, Prodi e altri: il cattivissimo procuratore Lo Voi. Come si è permesso di fare il suo lavoro? Ma si sa, per i molti il potere da alla testa e ci si crede al di sopra della legge.

“E vabbè, mannaggia a loro” qualcuno direbbe.

Riforma della magistratura, ne abbiamo parlato molto e continueremo a parlare. Magari il problema non sarebbe la separazione in se, anche se già è in atto ed infatti per cambiare carriera devi cambiare regione e puoi farlo una sola volta nella vita lavorativa. In totale, si parla del circa 1% dei magistrati che decidono e riescono a cambiare carriera. Ma si vuole cambiare una legge costituzionale per cambiare pochissimo. E allora vengono i dubbi e basterebbe una sola domanda: perché non decidono di approvare un documento dove mettono nero su bianco che, una volta approvata la riforma perché così sarà, lascerebbero tutte le cose come stanno e il passo successivo, e quindi far asservire il pm all’esecutivo, non venga fatto?

Se lo farebbero forse finirebbero pure le polemiche, ma perché non lo fanno? Forse perché è questo l’obiettivo, proprio in virtù di quel senso di impunità. Ma, se questo avverrà, sarà un’arma a doppio taglio perché poi il “superpoliziotto”, il pm che diventerà, potrà pure deciderlo di fare contro di loro, oltre all’elenco con punteggi annessi che presenterà al ministero per la sua valutazione in virtù di una carriera da seguire.

“E vabbè, mannaggia a loro” qualcuno direbbe.

Ma andiamo allo schifoso genocidio ancora in corso a Gaza. In una recente intervista una delle persone più potenti al mondo, Donald Trump Presidente degli Stati Uniti dove era insieme a Netanyahu, ha detto di voler mandare via quei palestinesi sopravvissuti e creare a Gaza una sorta di villaggio turistico, una Riccione della Palestina. Questo sulla scorta di una intera popolazione distrutta, sulle macerie ricoperte dal sangue di circa 50 mila morti innocenti: donne, bambini, uomini. Ma poi, in Italia, abbiamo un vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, che in una conferenza stampa se ne esce dicendo di non riconoscere lo Stato di Palestina semplicemente perché non esiste e, qualora venisse fatto, si creerebbe un precedente e non servirebbe per la pace, oltre a fare un torto al suo amico di Israele. Adesso, parliamoci chiaro: tutti condanniamo ciò che è avvenuto il 7 ottobre 2023, quella violenza inaudita e spropositata di Hamas, ma davvero questo può giustificare lo sterminio di un intero popolo? Allora ci dimentichiamo del nostro passato.

Ma quello che mi chiedo è: dove è finita l’umanità in questo modo? Davvero si può essere così crudeli e cinici davanti al prossimo, davanti ad un altro essere umano?

“E vabbè, mannaggia a loro” qualcuno direbbe.

Ma è proprio grazie a questo “E vabbè, mannaggia a loro” che avviene tutto, davanti all’indifferenza dei molti si consumano catastrofi. E poi saremo destinati a viverle, queste catastrofi.

Allora abbiamo il coraggio una volta, abbiamo il coraggio di prendere posizione, di schierarci per i diritti umani, di essere noi un po’ umani e di avere rispetto per il prossimo.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Posiamo a terra questo “E vabbè, mannaggia a loro” e decidiamo di combattere per essere liberi, almeno con noi stessi.

p.s: non dimentichiamoci della libertà di stampa che continuamente viene minata, costringendo a far scrivere ogni giorno che in Italia va tutto bene, che sia tutto rose e fiori.




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