Mobilità e infrastrutture: la Toscana punta su investimenti strategici per il futuro

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Strade, ferrovie, porti, sistema tramviario e trasporto pubblico: la strategia della Regione Toscana sulla mobilità e le infrastrutture si muove su un orizzonte ampio, con obiettivi ben definiti e risorse già allocate. Come ogni anno, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM) ha fornito una fotografia aggiornata sullo stato dell’arte e sulle opere in corso di realizzazione.

Questa mattina, nella Sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi, sono stati presentati i risultati del monitoraggio 2024. A fare il punto il presidente della Regione Eugenio Giani, insieme all’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli, al direttore del settore infrastrutture Enrico Becattini e ai rappresentanti di Anas e Rfi. Presenti anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, intervenuti nel corso di un dibattito che ha visto la partecipazione della sindaca di Barberino Sara Di Maio per Anci Toscana e del presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori per Upi.

La Regione ha messo in campo risorse importanti per migliorare la mobilità e il trasporto pubblico. Nell’ambito delle politiche del PRIIM per il periodo 2014-2026, è stato già impegnato il 94,1% del totale delle risorse previste dal bilancio regionale (oltre 9,5 miliardi su quasi 10,1 miliardi stanziati) ed è stato liquidato il 93,8% delle risorse impegnate (quasi 8,1 miliardi).

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Un momento importante quello di oggi – ha sottolineato Giani in cui fare il punto sul presente, ma anche guardare all’orizzonte per quanto riguarda le opere infrastrutturali della nostra Regione. Lo facciamo in un confronto che vede coinvolti consiglieri regionali, la nostra direzione infrastrutture e tutti i soggetti fondamentali nell’attuazione della mobilità: Anas, società Autostrade, Trenitalia, Rfi. E quello che emerge è che modernizzazione, innovazione e investimenti in infrastrutture ferroviarie, stradali, portuali e aeroportuali sono decisivi non solo per la Toscana, ma per tutta Italia. Basta vedere la geografia della regione, collocata tra Roma e Milano: riuscire a velocizzare il sottoattraversamento dell’Alta Velocità, realizzare il collegamento a quattro corsie Arezzo-Siena-Grosseto o completare la Darsena Europa è vitale per l’intero Paese“.

Il presidente ha anche posto l’accento sulla necessità che le risorse nazionali vengano destinate alla modernizzazione della rete infrastrutturale toscana, citando opere cruciali come la Tirrenica, il collegamento ferroviario lungo la costa fino alla Francia e il potenziamento dell’asse autostradale tra Pisa e Firenze. “Probabilmente per i cittadini sarebbero un servizio e un’innovazione infrastrutturale migliore” ha ribadito Giani, sottolineando l’impegno straordinario della Toscana per il trasporto pubblico locale, con un investimento di 600 milioni di euro tra ferro, gomma e trasporto marittimo.

Un quadro rafforzato anche dalle parole dell’assessore Baccelli: “Fino al 2030 sono complessivamente 19 miliardi di euro di opere tra realizzate e in corso di realizzazione. La Regione Toscana diventa sempre più protagonista nella realizzazione infrastrutturale, con un modello organizzativo innovativo. Abbiamo già avviato 40 opere sulle strade regionali e, con una legge regionale, abbiamo deciso che sarà la Regione a realizzare il tram veloce che collegherà Prato a Peretola: un’opera innovativa a livello nazionale“.

Baccelli ha ricordato anche altri interventi strategici: il nuovo ponte a Signa, finanziato con oltre 70 milioni di euro, e il potenziamento della rete viaria nel sud della Toscana, dove una strada prima provinciale è stata trasformata in regionale con un investimento di 65 milioni di euro.

Sul fronte del trasporto pubblico, la Toscana è tra le prime regioni italiane per estensione e capillarità del servizio. “Il trasporto su gomma copre 112 milioni di chilometri annui, mentre quello ferroviario conta 210.000 passeggeri al giorno e 70 milioni all’anno, rendendoci la quarta regione italiana per utilizzo dei treni regionali, nonostante siamo solo la nona per popolazione” ha evidenziato Baccelli.

L’assessore ha parlato anche del cabotaggio marittimo: “Dopo un’interlocuzione forte con l’Autorità nazionale dei trasporti siamo ormai alla vigilia del nuovo bando di gara per garantire la continuità territoriale con l’Isola d’Elba e l’Arcipelago toscano“.

Infine, non sono mancate le criticità. “Per il corridoio tirrenico non sono arrivate risorse aggiuntive dal governo nazionale. Non è una polemica politica, ma la fotografia dell’esistente” ha detto Baccelli, sottolineando anche il definanziamento del collegamento ferroviario essenziale per valorizzare la Darsena Europa, il bypass di Pisa e il potenziamento della linea ferroviaria Collesalvetti. “Non capiamo perché non siano stati trovati nemmeno i fondi per la progettazione. Così non solo non ci sono nuove risorse, ma si blocca un processo che da anni vede il consenso di enti locali, categorie economiche, sindacati e Regione” ha concluso.

 

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