L’Italia dovrebbe vietare la vendita delle sigarette elettroniche usa e getta

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Diversi paesi hanno vietato la vendita delle puff, altri si avviano a seguirli

Le sigarette elettroniche usa e getta, le cosiddette “puff”, stanno inondando il mercato italiano, conquistando soprattutto i giovani con i loro gusti dolciastri e il design accattivante. Ma dietro a questa facciata colorata si nasconde una minaccia per la salute e l’ambiente.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, tra gennaio e aprile 2023, sono state vendute sigarette monouso contenenti oltre 31,9 milioni di ml di liquidi corrispondenti a circa 15,9 milioni di sigarette elettroniche usa e getta vendute. Secondo l’indagine di Altroconsumo, in Italia, ogni giorno, vengono gettate 132.500 sigarette elettroniche monouso esauste che dovrebbero essere smaltite come prodotti elettronici (RAEE) ma dove vanno a finire?.

Al momento, diversi paesi hanno vietato, o stanno prendendo provvedimenti, per vietare la vendita di sigarette elettroniche usa e getta. Ecco alcuni esempi:

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Belgio. Ha vietato la vendita di sigarette elettroniche usa e getta a partire dal 1° gennaio 2025.
Francia. Ha vietato la vendita di sigarette elettroniche usa e getta a partire dalla fine del 2023, come parte di un piano più ampio per combattere il fumo tra i giovani.
Germania. Sta discutendo un divieto simile, con una proposta di legge presentata dal Ministero della Salute tedesco.
Regno Unito. Il divieto di sigarette elettroniche usa e getta entrerà in vigore il 1° giugno 2025. L’obiettivo principale è combattere lo svapo tra i minorenni.
Irlanda. E’ in corso la discussione parlamentare di una legge presentata a Settembre 2024 che vieterebbe lea vendita di sigarette elettroniche usa e getta e limiterebbe l’uso di aromi.
Australia. Vietati produzione nazionale, possesso commerciale e vendita di sigarette elettroniche non terapeutiche e usa e getta, indipendentemente dal fatto che contengano nicotina o altre sostanze controllate.
Nuova Zelanda. A dicembre 2024 il Governo ha annunciata che i riveditori hanno sei mesi di tempo per esaurire le scorte di sigarette elettroniche usa e getta.
Polonia. La ministra della salute ha annunciato che la legislazione che vieterà le sigarette elettroniche usa e getta dovrebbe essere completata.
Paesi in cui è vietato lo svapo: Argentina, Brasile, Brunei, Cambogia, India, Giordania, Messico, Nicaragua, Panama, Le Seychelles, Singapore, Suriname, Taiwan, Thailandia, Uruguay.

Le motivazioni principali dietro a questi divieti includono la preoccupazione per l’impatto ambientale delle sigarette usa e getta, il loro appeal sui giovani e il fatto che li rendono dipendenti dalla nicotina.

10 motivi perché l’Italia segua l’esempio dei paesi che hanno già detto “NO” alle puff!

  1. Hanno un erlevato contenuto di nicotina.
  2. I loro colori vivaci e i gusti fruttati le rendono popolari tra i ragazzini con diventano dipendenti dalla nicotina.
  3. Mancano studi approfonditi sugli effetti a lungo termine delle sostanze chimiche contenute nelle puff.
  4. Un’esplosione di rifiuti: sono composte da plastica, batterie al litio e componenti elettronici difficili da riciclare.
  5. Quando abbandonate sul suolo causano inquinamento visivo e rilasciano nell’ambiente sostanze chimiche pericolose.
  6. Se gettate tra i rifiuti generici finiscono in discarica o vengono inceneriti. In questo caso generano emissioni di gas serra.
  7. Le batterie al litio tra i rifuiuti generici possono venire schiacciate in un camion dei rifiuti o in un impianto di trattamento dei rifiuti, e prendere fuoco provocando incendi. Non è un rischio teorico. E’ successo.
  8. Se finiscono nella plastica, l’intera filiera di riciclo della plastica è esposta a pericolose contaminazioni da metalli pesanti.
  9. Vngono sprecate sostanze preziose come Il litio che è impiegato nelle batterie ricaricabili che alimentano il nostro smartphone, i computer, le auto elettriche e altre apparecchiature. Perciò è un elemento cruciale per il futuro della telefonia, lo sviluppo dell’informatica e la diffusione dell’auto elettrica. Considerando che in una batteria di e-cig ci sono 0,15 g. di lito, in Italia sprechiamo oltre 7 tonnellate di litio all’anno.
  10. L’intervento del governo per risolvere il problema rapidamente non costa niente.

Cosa possiamo fare?

• Informare: Diffondere la consapevolezza sui rischi delle puff tra giovani, genitori ed educatori.
• Sensibilizzare le istituzioni: Chiedere al governo italiano di adottare un divieto sulla vendita delle sigarette elettroniche usa e getta.
L’Italia deve agire ora per proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente!

Sulle sigarette elettroniche usa e getta

Tobaccoendgame.it In Italia, ogni giorno, vengono gettate 132.500 sigarette elettroniche monouso esauste. Dove vanno a finire?



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