In sede di compilazione del mod. 730/2025 i contribuenti che affittano più di un immobile dovranno effettuare la scelta per la prima abitazione cui applicare l’aliquota ridotta al 21, in luogo del 26 ordinario. A tal fine sono istituiti nuovi codici da utilizzare: a quadro B, righi da B1 a B6, colonna 11 cedolare secca per le locazioni brevi in cedolare; a quadro D, rigo D4 colonna 2 per le sublocazioni brevi con cedolare.
In occasione del Videoforum organizzato dalla stampa specializzata il 27 gennaio scorso, i funzionari dell’Agenzia hanno rilasciato i primi chiarimenti in merito alla riforma delle sanzioni introdotta dal D.Lgs. n. 87/2024, in vigore dal 1 settembre 2024, con particolare riferimento alle modalità di regolarizzazione delle violazioni. Omessa dichiarazione e nuove sanzioni La nuova disciplina, prevista dall’art. 1 del D.Lgs. n. 471/97 per le violazioni commesse dal 1 settembre 2024, stabilisce che: se non sono dovute imposte, la sanzione varia da 250 a 1.000 euro; se sono dovute imposte, la sanzione è pari al 120 dell’importo dovuto, con un minimo di 250 euro.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 31/2025, ha chiarito il trattamento fiscale applicabile al trasferimento a titolo gratuito di un complesso immobiliare statale dall’Agenzia del Demanio a una Regione, nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana e rigenerazione territoriale previsto dall’articolo 15-bis del Decreto-Legge n. 13/2023. Il caso analizzato L’istanza è stata presentata da una Regione che, nell’ambito di un Piano regionale di potenziamento dei Centri per l’impiego, ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con l’Agenzia del Demanio, la Città di Y e l’Università degli Studi di Y.
A partire dal 26 febbraio 2025, le micro, piccole e medie imprese (MPMI) potranno richiedere contributi economici per ottenere la certificazione della parità di genere e accedere a servizi di assistenza tecnica e accompagnamento. Il bando, promosso da Unioncamere, resterà aperto fino al 18 aprile 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2025 il decreto del 16 gennaio 2025, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce le retribuzioni convenzionali per i lavoratori dipendenti italiani all’estero. Le nuove tabelle retributive sono in vigore dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 e disciplinano il calcolo del reddito imponibile per chi presta attività lavorativa all’estero in modo continuativo, come previsto dal Decreto Legge n. 317/1987.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 307/2025, ha ribadito un principio fondamentale in materia fiscale: i proventi illeciti derivanti da corruzione devono essere tassati nell’anno in cui vengono effettivamente incassati dal soggetto percettore. La decisione conferma l’orientamento giurisprudenziale che considera l’acquisizione della disponibilità economica come il criterio determinante per l’imputazione del reddito ai fini dell’IRPEF, indipendentemente dal momento in cui il reato è stato commesso.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 30/2025, ha fornito importanti chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle partecipazioni societarie gravate da usufrutto, con particolare riferimento all’imposta di successione in caso di distribuzione di riserve straordinarie erogate agli eredi del de cuius. Il caso analizzato L’istanza è stata presentata dagli eredi di un contribuente che, prima del decesso, deteneva l’usufrutto su una partecipazione societaria del 17,5 del capitale sociale di una società.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 28/2025, ha fornito chiarimenti sull’applicabilità delle agevolazioni “prima casa” per i cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE, in merito all’acquisto di un immobile situato in un comune diverso da quello di ultima residenza prima dell’espatrio. L’intervento dell’Agenzia si è reso necessario per interpretare correttamente la normativa modificata dal Decreto-Legge n. 69/2023, che ha aggiornato i criteri per accedere ai benefici fiscali.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 27/2025, ha fornito un importante chiarimento sulla possibilità di usufruire dell’agevolazione “prima casa” in caso di donazione di un’abitazione precedentemente acquistata con lo stesso beneficio e con l’inserimento della clausola di premorienza. L’interpello nasce dall’esigenza di stabilire se, attraverso questa modalità, sia soddisfatta la condizione di non possesso di altro immobile agevolato al momento dell’acquisto di una nuova abitazione.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 26/2025, ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura relativa agli interventi ammessi al Superbonus, anche nel caso in cui, al 30 marzo 2024, non risultino emesse fatture dirette tra il General Contractor e il condominio, ma solo fatture tra appaltatori e General Contractor. Il caso sottoposto all’Agenzia L’Istante, un condominio che ha deliberato nel 2022 l’esecuzione di interventi agevolabili con il Superbonus, ha richiesto se sia ancora possibile esercitare l’opzione per lo sconto in fattura sulle spese sostenute dopo il 30 marzo 2024.
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