L’azienda reggiana fornisce tecnologie per le batterie di auto elettriche e per le«scatole nere» delle vetture. Controllata da gruppi cinesi, è in concordato a causa del calo delle commesse di clienti come Stellantis, Porsche, Bmw
Potrebbe essere un fondo tedesco a risolvere la crisi di Meta System, impresa che fra Reggio Emilia e Mornago (Varese) impiega circa 650 addetti e lavora per grandi gruppi dell’auto. Secondo indiscrezioni, il family office tedesco Certina si è fatto avanti per rilevare l’intero perimetro del gruppo che oggi è controllato dai cinesi di Shenzhen Deren Electronic, ma che si trova in concordato dallo scorso dicembre. L’offerta è subordinata allo svolgimento di una due diligence, ossia all’esame dei bilanci e dei beni aziendali di Meta System che nella procedura è assistita dallo studio legale Dentons e dai consulenti di PwC.
Le due offerte sul tavolo
La proposta di Certina non è l’unica sul tavolo: una società di private equity avrebbe avanzato un’offerta alternativa, chiedendo però un centinaio di milioni di contributi pubblici a fondo perduto. Il family office Certina conta invece soltanto su capitali propri e sarebbe disposto a soddisfare tutti i creditori privilegiati per intero, nonché a pagare il 5% dell’importo dovuto ai creditori chirografari. Se confermato, quindi, il piano di Certina appare allo stato avere maggiori chance di far uscire Meta System dalla fase di difficoltà.
I clienti di Meta System
La crisi di Meta System è frutto della frenata dell’industria dell’auto. L’azienda reggiana fabbrica, infatti, componenti per batterie di vetture elettriche per conto di clienti del calibro di Stellantis, Porsche, Bmw e Volvo. Si occupa inoltre di produrre «scatole nere» per compagnie assicurative come Unipol. La frenata delle immatricolazioni e, in particolare, delle vendite di veicoli elettrici ha causato una drastica riduzione delle commesse per Meta System che ha visto i ricavi scendere da 250 a 150 milioni.
L’azionista cinese
A fronte di costi fissi elevati, la brusca discesa del fatturato ha messo sotto pressione i margini di profitto e la disponibilità di cassa di Meta System che è onerata da 235 milioni di debito. Da qui la decisione dell’azienda di accedere al concordato che ora potrebbe concludersi con un cambio di proprietà, dai cinesi di Deren ai tedeschi di Certina. Domani è in agenda una riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza, mentre nei prossimi giorni i legali di Meta System dovrebbero chiedere al tribunale una proroga della procedura per dare tempo a Certina di svolgere la due diligence e definire un piano industriale.
Il gruppo Certina
Certina ha sede a Grünwald, in Baviera, ed è specializzato nell’acquisizione e rilancio di aziende in difficoltà. Attualmente, il gruppo ha in portafoglio 20 aziende che, nell’insieme, occupano oltre 4000 dipendenti e fatturano circa un miliardo di euro. Fra loro figura anche l’italiana Scv, sviluppatore di veicoli speciali a trazione integrale con sede a Induno Olona, nel varesotto, e il produttore di ingranaggi Demm, che ha invece il quartier generale a Bologna.
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