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Roma e altre 7 capitali. Due mesi di tempo per rispondere
BRUXELLES, 12 FEB – La Commissione europea porta
avanti l’iter di infrazione contro l’Italia e altri sette Paesi
Ue per non aver recepito nel diritto nazionale le norme Ue per
accelerare le autorizzazioni per i progetti green, modificando
la direttiva energie rinnovabili.
La scadenza per il recepimento era il primo luglio. A
settembre la Commissione ha inviato lettere di costituzione in
mora a 26 Stati membri per non aver recepito integralmente la
direttiva, avviando l’iter di infrazione. Non reputando
soddisfacenti le loro risposte, Bruxelles ha deciso ora di
emettere pareri motivati nei confronti dell’Italia e di altri
sette Paesi (Bulgaria, Spagna, Francia, Cipro, Paesi Bassi,
Slovacchia e Svezia) per la mancata notifica delle misure di
recepimento. Le capitali, compresa Roma, hanno ora due mesi di
tempo per rispondere e adottare le misure necessarie, altrimenti
Bruxelles potrebbe decidere di deferire i casi alla Corte di
giustizia Ue.
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