BPER – Sondrio, valutazioni strategiche per il sistema bancario – CREDIT VILLAGE

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La recente offerta di BPER Banca per acquisire Banca Popolare di Sondrio (BPSO) si inserisce in un contesto di crescente consolidamento tra le banche di medie dimensioni, spinto dall’offerta di UniCredit per Banco BPM, che ha innescato una serie di reazioni a catena nel mercato finanziario nazionale.

I dettagli dell’operazione

BPER, la quarta banca italiana per prestiti alla clientela con una quota di mercato del 5%, ha avanzato un’offerta in azioni per acquisire BPSO, con una proposta di 1,45 nuove azioni BPER per ogni azione BPSO esistente. Questo valore rappresenta un premio del 6% rispetto al prezzo di chiusura del 5 febbraio e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. L’operazione si inserisce nei parametri di mercato delle recenti fusioni bancarie italiane e potrebbe portare benefici strategici a entrambe le istituzioni.

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Un elemento chiave che facilita questa operazione è la presenza di Unipol come azionista comune, con una partecipazione del 25% in BPER e del 20% in BPSO. Questo dovrebbe agevolare le trattative e la successiva integrazione. Inoltre, i modelli di business delle due banche sono altamente complementari: entrambe operano nel settore bancario commerciale e condividono una storia comune come banche cooperative. La dimensione più contenuta di BPSO, pari a circa un terzo di BPER, rende la fusione più gestibile dal punto di vista operativo.

Benefici strategici della fusione

Se l’operazione dovesse concludersi con successo, BPER potrebbe rafforzare significativamente la propria presenza sul mercato. Tra i principali vantaggi attesi:

  • Aumento della quota di mercato: la fusione raddoppierebbe la presenza di BPER in Lombardia, il motore economico del Paese, portando la sua quota di filiali al 14%.
  • Sinergie di ricavi: secondo le proiezioni del management, la combinazione tra le due banche potrebbe generare sinergie di ricavi per circa 100 milioni di euro all’anno, grazie a una maggiore produttività della rete e a migliori opportunità di cross-selling.
  • Efficienza dei costi: si stimano risparmi annui di 190 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi centrali, all’ottimizzazione degli investimenti e alla razionalizzazione della rete di filiali.
  • Solidità finanziaria: la nuova entità avrebbe un totale attivo di quasi 200 miliardi di euro, ricavi superiori a 7 miliardi, un rapporto costi/ricavi inferiore al 50% e un utile netto annuo superiore a 2 miliardi. Inoltre, BPER manterrebbe adeguati buffer di capitale, con un CET1 ratio pro-forma del 15,3% e solide posizioni di liquidità (LCR al 169% e NSFR al 134%).

L’esperienza acquisitiva di BPER, che ha già integrato con successo Unipol Banca (2019), 620 filiali di Intesa Sanpaolo (2020) e Banca Carige (2022), dovrebbe contribuire a mitigare i rischi di integrazione. La condivisione degli stessi partner nei settori della gestione patrimoniale, della bancassicurazione e del leasing potrebbe inoltre agevolare il processo di fusione. Infine, la limitata sovrapposizione delle reti di filiali ridurrebbe il rischio di chiusure e licenziamenti, diminuendo le potenziali tensioni con i sindacati.

Le incognite e i rischi dell’operazione

Nonostante i numerosi aspetti positivi, l’operazione non è priva di rischi. Il contesto di consolidamento bancario in Italia, spinto anche da timori di perdere opportunità strategiche, aumenta il pericolo di fusioni sub-ottimali o di offerte economicamente svantaggiose. Se da un lato le fusioni possono migliorare l’efficienza e la solidità finanziaria delle banche coinvolte, dall’altro il rischio di pagare un prezzo eccessivo per un’acquisizione rimane elevato.

Questa preoccupazione si è riflessa nelle reazioni del mercato: entro il 10 febbraio, le azioni BPER hanno perso il 10% del loro valore, segnale di possibili dubbi degli investitori sulla reale capacità dell’operazione di generare valore a lungo termine.

Conclusioni

La fusione tra BPER e Banca Popolare di Sondrio potrebbe rappresentare un passo significativo nel rafforzamento del settore bancario italiano, creando un gruppo più resiliente e competitivo. Tuttavia, la crescente concorrenza nel panorama delle fusioni e acquisizioni bancarie pone sfide importanti, che BPER dovrà affrontare con una strategia chiara e una gestione attenta dei rischi. Solo il tempo dirà se questa operazione sarà in grado di generare il valore atteso dagli azionisti e di consolidare il posizionamento di BPER nel panorama bancario nazionale.

 

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