Intervistiamo la prof.ssa Roberta Vannini segretaria Uil Scuola RUA della Campania, esperta di mobilità, con lei abbiamo discusso alcune delle novità introdotte dal testo dell’ipotesi di nuovo contratto integrativo triennale 25/28 sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA.
D) Prof.ssa Vannini, mercoledì 9 gennaio i sindacati rappresentativi e firmatari del CCNL 19/21 hanno sottoscritto l’ipotesi di contratto triennale 25/28 sulla mobilità del personale della Scuola.
Ricordo che il precedente contratto integra fu firmato dalla sola Cisl Scuola e questo suscitò non poche polemiche tra i sindacati della scuola. Tutti i sindacati nei loro comunicati e nelle interviste che hanno rilasciato alla nostra testata si sono detti soddisfatti per le novità introdotte dal nuovo CCNI. La Uil Scuola Rua non ha partecipazione alla lunga trattativa perché non ha firmato il CCNL 19/21. Esaminando il nuovo articolato con le novità introdotte, qual è il vostro giudizio sul Contratto firmato da Flc Cgil, Cisl Scuola. Snals Confsal. Fgu Gilda e Anief?
Ci possono descrivere in sintesi per i nostri lettori le principali novità introdotte dal Contratto Integrativo triennale?
R)Innanzitutto sono stati confermati i vincoli di legge. Deroghe ampliate ma solo a condizione che si esprima come prima amato tutto il comune di assistenza o ricongiungimento e punteggio per tutor e orientatori. Penalizzati i docenti che hanno svolto il servizio pre ruolo in altro grado di scuola rispetto a quello di titolarità.
D) Valutazione servizio pre ruolo nelle graduatorie interne e nel punteggio per i trasferimenti d’ufficio a noi la soluzione, frutto di un evidente compromesso tra le parti e tra sindacati non piace. Lo abbiamo definito un vero pasticcio in quanto discrimina la valutazione nelle graduatorie interne dei servizi di ruolo e preruolo prestati in ruoli diversi da quello di attuale titolarità, servizi peraltro valutati tutti 6 punti nella mobilità a domanda.
R)Non posso che essere d’accordo su questa sua valutazione. Un vero pasticcio! Il calcolo cambia nell’arco del triennio di vigenza del CCNI e va a stravolgere situazioni di graduatoria consolidate negli anni.
Quello che va evidenziato è che il calcolo non è uguale per tutti i docenti di ruolo, come ci si aspetterebbe, ma è a vantaggio solo di chi ha svolto il servizio pre-ruolo (ovvero la supplenza riconosciuta o riconoscibile nella ricostruzione di carriera) nel ruolo di attuale titolarità.
E’ innegabile che questa decisione avrà un forte impatto sulle graduatorie e qualcuno ne trarrà vantaggio a danno di altri.
D) Il sistema derogatorio, che è stato seguito dai sindacati firmatari del CCNL 19/21, a loro dire sta in effetti demolendo i vincoli previsti da una legge che non può essere cancellata attraverso il contratto. Questa fu una delle ragioni per cui non firmaste l’ultimo contratto di lavoro. In questa tornata contrattuale sulla mobilità si è creata la falla nel vincolo per l’assistenza ai genitori ultrasessantacinquenni, tuttavia resta fuori un’ampia fascia di docenti, cioè chi non è disabile o assist disabili, chi non beneficia delle precedenze ex art 13 , chi non ha figli fino a 16 anni e non ha genitori ultrasessantacinquenni.
R)Come Uil Scuola ci siamo dichiarati sempre contrari ad ogni tipo di vincolo. La mobilità è un vero e proprio concorso dove ognuno partecipa con il proprio punteggio e, se le ha, con le precedenze. “Sull’altare” della continuità si nega il diritto del lavoratore di riavvicinarsi alla propria famiglia. Questi vincoli non hanno comunque garantito la continuità perché chi ha potuto ha usufruito di tutti i tipi di congedo possibile o ha preferito tornare a fare il supplente vicino casa.
Quindi quello della continuità è un falso problema.
Anche il non poter cambiare la legge attraverso un contratto è un falso problema, anzi una bugia. Il Testo Unico all’art 2 comma 2 dà pari dignità al contratto rispetto alla legge ed è proprio grazie a questo che con il CCNL 2016/2018 riuscimmo a mandare in soffitta molti aspetti negativi della Legge 107. La prova è che con questo nuovo CCNI si è andati in deroga a quanto stabilito all’art. 34 del CCNL che stabiliva la deroga al vincolo per i figli minori di 12 anni e non 16 come stabilito col l’intesa della scorsa settimana.
D) Concludiamo l’intervista, cambiando argomento, con una domanda sulle prossime elezioni RSU. Lei è la Coordinatrice Regionale Uil Scuola della Campania, in questi giorni si stanno presentando le liste nelle scuole per le elezioni previste ad Aprile. La non firma del CCNL e la vostra assenza dai tavoli di istituto vi ha danneggiato nella presentazione delle liste? Ci può descrivere la situazione sia pur in fieri della presentazione delle liste nella provincia di Napoli dove nella scorsa tornata il suo sindacato ha avuto un notevole successo?
R) Nella scorsa tornata elettorale abbiamo portato a casa oltre 19000 voti in provincia di Napoli e oltre 32000 voti a livello regionale. Un risultato lusinghiero che ci riempì di orgoglio e che riuscimmo ad ottenere grazie ai tanti lavoratori che in ogni scuola decisero di rappresentare i nostri valori “mettendoci la faccia”.
Premesso che la sentenza del tribunale di Roma ha riaffermato il diritto della UIL scuola ad essere presente ai tavoli per l’informativa e il confronto, la nostra assenza dai tavoli degli ultimi mesi ci ha consentito di concentrarci sul rapporto con i lavoratori per fare chiarezza sulle novità del contratto da noi non condiviso.
Il personale ha capito benissimo che il nuovo contratto è peggiorativo rispetto al precedente e questo ha creato un clima favorevole nei nostri confronti che si sta traducendo in consenso, sia in termini di iscrizione che di condivisione del percorso elettorale RSU.
Lo dimostra il fatto che nella presentazione delle liste non stiamo trovando nessun tipo di ostacolo e ritengo che riusciremo a presentare le liste in tutte le scuole della provincia.
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