Nord Italia: focus su filiere agrolimentari, gestione idrica e vigneti – Economia e politica

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Cibo e distretti locali, uso efficiente della risorsa idrica, nuove assegnazioni di vigneti. Tutte le ultime novità della settimana dal Nord Italia.

 

Piemonte

 

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Agricoltura

 

Agroalimentare, 3,2 milioni per la cooperazione fra sistemi del cibo, filiere e mercati

Nuovo bando con scadenza il 28 febbraio prossimo per un totale di risorse stanziate pari a 3,25 milioni a sostegno della cooperazione fra sistemi del cibo, delle filiere e dei mercati locali. “L’obiettivo del bando è premiare chi sa fare rete e unire le forze – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioannisi tratta di una misura innovativa rivolta a soggetti fondamentali nella costruzione della filiera per la promozione delle nostre eccellenze agroalimentari, cui sto lavorando fino dall’inizio del mio mandato. Possono infatti partecipare associazioni temporanee di imprese o di scopo costituite da produttori agricoli e agroalimentari singoli o associati, intermediari di filiera tra produttore primario e consumatore, i distretti del cibo, le enoteche regionali”.

 

Il bando regionale sostiene l’attuazione di strategie e progetti di cooperazione volti a valorizzare le filiere produttive locali, rafforzare i mercati locali, favorire reti fra produttori e consumatori, forme associative e accordi con catene di distribuzione e ristorazione. L’importo massimo non può superare i 90mila a progetto. Lo sviluppo dei sistemi del cibo, delle filiere e dei mercati contribuisce a creare un legame diretto tra produttori agricoli e consumatore finale – conclude Bongioanni – consentendo ai produttori di recuperare un equo valore aggiunto e al consumatore di trarre vantaggio da un rapporto qualità prezzo più adeguato”.

 

Emilia Romagna

 

Risorse idriche, piano da 1,2 miliardi per 111 opere strategiche

Con l’obiettivo di migliorare la gestione della risorsa idrica e permettere al territorio regionale di affrontare meglio le sfide imposte dal cambiamento climatico, la Regione Emilia Romagna ha messo a punto un piano da 1,2 miliardi per realizzare e completare 111 opere prioritarie al fine di incrementare la capacità di adattamento al territorio, in particolare per sopportare periodi prolungati di siccità seguiti poi da alluvioni, con l’alternarsi di fenomeni estremi.

 

Le opere saranno ultimate entro la fine del 2026 insieme con gli otto consorzi di bonifica e il Canale Emiliano Romagnolo, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente, regolare le acque e mettere in sicurezza il territorio. L’investimento totale di oltre 1,2 miliardi di euro viene finanziato attraverso fondi Pnrr, Psr, Fsc-Psc, nazionali e regionali.

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Grande attenzione all’efficientamento della rete di irrigazione, con la realizzazione di invasi permanenti e il loro collegamento alla rete di distribuzione, oltre che di interventi per la riduzione delle perdite. A questo si aggiunge la rigenerazione idraulica, il recupero della capacità di portata e l’adeguamento meccanico degli impianti. “L’acqua è un bene primario che dobbiamo tutelare e utilizzare con criterio – precisa il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale è una risorsa per la comunità e per il nostro sistema produttivo, in particolare per il settore agroalimentare. I cambiamenti climatici in atto ci chiedono ora uno sforzo strategico maggiore per canalizzare questa risorsa senza compromettere la sicurezza del territorio. Le infrastrutture che stiamo realizzando risultano essenziali per garantire l’accesso all’acqua e una maggiore protezione da emergenze climatiche e crisi idriche”.

Veneto

 

Vitivinicoltura, nuovo bando di assegnazione delle autorizzazioni

Via libera dalla Giunta Regionale veneta all’approvazione dei criteri di selezione e del limite massimo per domanda per il rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti di vite da vino del bando nazionale di assegnazione per l’anno 2025.

 

Il primo punto riguarda la superficie massima richiedibile, indicata in 1 ettaro. Segue l’assegnazione garantita di 1.000 metri quadrati e l’attribuzione di 0,60 punti alle superfici in cui l’impianto di vigneti contribuisce alla conservazione dell’ambiente. Vengono poi attribuiti 0,40 punti alle superfici in forte pendenza, superiore almeno al 15%, ubicate in zone di montagna, almeno sopra i 500 metri di altitudine. Avepa sarà incaricata dell’istruttoria per l’assegnazione del punteggio di selezione, ferme restando al Masaf tutte le altre verifiche previste e la definizione delle superfici assegnabili.



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