Sassari, 5 febbraio 2025 – Nell’ultima serata europea della stagione per la Dinamo Sassari, ormai già eliminata, non riesce lo scherzetto alla capolista Cholet, che la vince solamente allo scadere, difendendo così la prima agognata piazza del Gruppo L, con i sardi che con orgoglio salutano definitivamente la FIBA Europe Cup.
Una partita che per il Banco di Sardegna contava il giusto, per non dire niente, visto che ormai il proprio destino era già stato scritto con due turni d’anticipo con la sconfitta di Bilbao, ma che manteneva lo stesso un paio di spunti interessanti per il futuro.
Innanzitutto la possibilità di rivedere al PalaSerradimigni nuovamente Rashawn Thomas a distanza di sei anni dall’ultima volta, seppur solamente in borghese e in panchina, con la mente dei pochi presenti che non poteva non andare a quella magica annata 2018-19, in cui la Dinamo sfiorò il suo secondo Scudetto.
L’altra occasione, ben più seria e pratica in vista dei prossimi mesi, era testare definitivamente le condizioni fisiche del rientrante Michal Sokolowski, in campo in realtà già a Veroli nella sconfitta con Scafati ma per soli 5′, che ha destato sensazioni positive. Top scorer della serata degli uomini di coach Massimo Bulleri con 14 punti a referto e una prestazione conclusasi in crescendo per il polacco.
Partita in cui Sassari non aveva l’assillo del risultato, ma che nel finale c’ha provato veramente a portarla a casa, a lungo sopra la doppia cifra di svantaggio e che nel finale ha operato persino il sorpasso con la tripla di Veronesi del 75-73, fino al pareggio ospite e la tripla a 6 secondi della sirena del talentuoso TJ Campbell che ha deciso il match.
Rimonta generata soprattutto dalle scelte di Bulleri, che con il quintetto tutto italiano ha girato completamente l’inerzia dell’ultimo quarto, alzando l’intensità di una gara che scarseggiava sia d’energie che di motivazioni.
Sconfitta indolore dunque per i sardi, ma che per come hanno reagito anche stasera alle avversità hanno dimostrato di avere un’anima ancora pulsante, atteggiamento che servirà certamente in vista della proibitiva sfida interna di sabato sera contro l’Olimpia Milano.
Avversario che certamente Rashawn Thomas ricorderà bene nonostante siano passati tanti anni da quello storico 3-0 inflitto in semifinale scudetto alla poderosa Olimpia.
Altri tempi, altra Dinamo, ma chissà che l’esordio probabile dell’americano non possa essere l’anello di congiunzione tra due squadre così diverse, soprattutto nel talento, nella storia biancoblu.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Cholet Basket 75-78
Parziali: 19-24; 18-19; 19-20; 19-15.
Progressione: 19-24; 37-43; 56-63; 75-78.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 5: per i primi tre periodi gioca una gara ai limiti della sonnolenza. Si scuote nel finale trovando il primo e unico canestro della sua gara nel clamoroso tentativo di rimonta. Poi cestina tutto con un pallone gettato alle ortiche negli ultimi secondi.
Justin Bibbins 5: ancora non al meglio fisicamente, nei 15′ sul parquet però non si prende un tiro dal campo che sia uno. Va bene che la gara ha valore zero, ma almeno un minimo di agonismo in più non sarebbe guastato.
Miralem Halilovic 6.5: si conferma in grande crescita. Anche stasera trova spesso la via del canestro, dando linfa vitale alla squadra durante tutta la ripresa. Chiude con 12 punti e 4 rimbalzi.
Brian Fobbs 5.5: il suo impiego viene centellinato da Bulleri e infatti nella quarta e decisiva frazione viene tenuto in panca a riposare. Quando è chiamato in causa fa intravedere qualche lampo, ma tenendo il proprio motore sempre in prima marcia.
Matteo Tambone 5.5: se non c’è agonismo non si diverte e per gran parte del match si adegua al piattume dell’incontro. Nel finale, però, con un paio di giocate difensive si intravede il Tambone ammirato per gran parte della stagione.
Giovanni Veronesi 5: per tutto l’incontro va alla disperata ricerca di un canestro dai 6 metri e 75 e quando lo trova vuol dire soprasso Dinamo. Ci riprova allo scadere per andare all’overtime, ma il ferro torna ad essere suo nemico, chiudendo con 1/6 da tre.
Eimantas Bendzius 6: meno apatico rispetto alla trasferta di Veroli, trovando spesso gloria dall’arco con un positivo 3/8. Chiude ad 11 punti senza strapazzarsi troppo e questo è un bene in vista della gara con Milano.
Luca Vincini 6.5: entra fin da subito con la testa giusta, ma da sottolineare la sua prestazione nel finale con il quintetto tutto italiano che fa venire i brividi a Cholet. Chiude con 7 punti e la sensazione che la sua crescita sia già a buon punto.
Michal Sokolowski 6.5: a Veroli c’è stato il suo battesimo dopo i due mesi di stop, ma è oggi che fa il suo vero ritorno, uno dei pochi a giocare con quell’agonismo che ci vorrebbe, anche per ritrovare quanto prima il ritmo partita. Dopo un avvio controllato, alza i giri nella ripresa, segnando un paio di tripla che suonano la carica. Chiude con 14 punti segnati e 6 rimbalzi, ma a confortare sono i 22 minuti giocati con buona intensità.
Erten Gazi 6: nel primo tempo è lui uno dei pochi a mettere punti ed energie, come spesso fatte nelle ultime uscite in Europa. Nella ripresa viene tenuto a riposo, anche per preservarlo, anche se suona come un campanello d’allarme per il turco-cipriota: perché con l’arrivo di Thomas sembrerebbe lui l’indiziato numero uno a lasciargli il posto nelle rotazioni degli stranieri.
Giovanni Olmeo
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