i 10 eventi da non perdere questo fine settimana

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Sono tantissimi gli eventi che Bologna ospita questo fine settimana, il week-end dell’arte. Ma non solo perché oltre agli oltre 200 appuntamenti con la creatività a 360° ci sono un sacco do cose da fare, vedere e ascoltare: concerti, monologhi, spettacoli comici, burattini e tanto altro. Fra gli appuntamenti da non perdere quello del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: “Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo” mette in mostra oltre 70 artisti, più di 100 opere e documenti d’archivio per ripercorrere, dagli anni Cinquanta a oggi, la storia dell’arte italiana attraverso il tema dell’ironia. Non dimentichiamoci che è periodo di Carnevale: sono tanti gli appuntamenti in provincia con sfilate storiche, carri allegorici e maschere. Ancora fino a domenica al centro commerciale Gran Reno c’è la vendita al buio dei pacchi Amazon mai consegnati: si hanno 10 minuti di tempo per selezionare le scatole e le buste, poi si pesano e si paga al kilo. Le sorprese (belle e meno belle) sono assicurate. 

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Ecco i 10 eventi da non perdere questo weekend: 

1. Art City e White Night 

Siamo alla tredicesima edizione di Art City Bologna e questo weekend conta oltre 270 appuntamenti in città e in tutta l’area metropolitana: mostre, performance, talk, installazioni ed eventi, promossi da soggetti pubblici e privati per mettere in risalto la vivacità e la ricchezza della scena artistica e culturale bolognese. Nei giorni di Art City è l’intera città a trasformarsi in un palcoscenico diffuso della cultura contemporanea. Non può mancare l’ormai noto e amato appuntamento con la notte bianca dell’arte, in programma per sabato 8 febbraio. Il pubblico potrà fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali fino alle ore 24.00, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali che estenderanno il loro orario di apertura fino alle ore serali.

2. Arte Fiera e dintorni: nuove sezioni e un programma speciale 

Sempre più ricca e sempre più bella. Dopo aver festeggiato mezzo secolo di attività nel 2024 con un’edizione segnata dal ritorno di alcune fra le più grandi gallerie italiane e dalla presenza di un importante parterre di collezionisti, Arte Fiera rilancia. Quest’anno una nuova sezione per artisti e gallerie di ricerca, un programma speciale di ospitalità per curatori e critici stranieri, una nuova identità grafica vivace e pop: nessun indugio sul passato, ma il desiderio di ampliare lo sguardo e di abbracciare nuovi territori. Dal 7 al 9 febbraio 2025 l’appuntamento è alla fiera di Bologna con l’apertura aperta al pubblico a partire da venerdì 7 febbraio alle 12.00 (il biglietto giornaliero intero costa 27 euro).  La scena artistica italiana è ricca, complessa, stratificata. Pensiamola come un tessuto multicolore su cui si può zoomare a piacimento, scoprendo ogni volta nuovi motivi, nuovi dettagli. Gli artisti e le gallerie, il collezionismo e la critica, le istituzioni pubbliche e private, la didattica e l’editoria; e poi ancora il passato novecentesco e il presente di ricerca, i nomi consacrati e quelli emergenti o appena riscoperti. Arte Fiera è storicamente un luogo privilegiato per esplorare questa scena; la sua ambizione per il prossimo futuro è di rappresentarla sempre meglio, in maniera più dettagliata, con un’attenzione maggiore di prima alle novità. E di farlo non solo per il pubblico italiano, che conosce e ama la fiera, ma anche per quello straniero. Da queste premesse nascono due iniziative. La prima è Prospettiva, una sezione solo su invito dedicata agli artisti di ricerca, che si aggiunge alle sezioni già esistenti per ampliare ulteriormente la proposta della fiera sul versante della creatività emergente. Il secondo è un programma speciale di ospitalità rivolto a direttori di museo e curatori stranieri, che accresce e articola la promozione di Arte Fiera all’estero, un aspetto a cui la fiera negli ultimi anni ha dedicato una particolare attenzione. 

Per il terzo anno la governance di Arte Fiera vede affiancati Simone Menegoi nel ruolo di Direttore Artistico ed Enea Righi in quello di Direttore Operativo. Un critico e curatore con oltre 25 anni di esperienza in dialogo con un manager che è anche un collezionista d’arte contemporanea fra i più importanti del nostro Paese: una formula inedita per una fiera, la cui efficacia ha già dato vita a due edizioni, quelle del 2023 e 2024, salutate unanimemente come le migliori degli ultimi anni. Merito anche della scelta di riportare la fiera nei suoi padiglioni storici, il 25 e 26, riconfermati per il 2025; di un importante investimento nella comunicazione, nei servizi, nell’accoglienza dei collezionisti, che resta prioritario; infine, di un attivo rapporto di collaborazione con ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con cui Arte Fiera ha aperto un tavolo di confronto permanente. 

Per farsi un’idea: un giro in anteprima ad Arte Fiera VIDEO E FOTO 

3. Jazz alla Cantina Bentivoglio: Emiliano Pintori’s Organix

Venerdì 7 febbraio alla Cantina Bentivoglio “Emiliano Pintori’s Organix”. Si tratta di un sestetto che ricalca le classiche formazioni in voga tra la fine degli anni ‘60 e ‘70 composte da organ trio (organo, chitarra, batteria), due fiati (tromba e sax tenore/flauto) e l’aggiunta delle percussioni. Il gruppo si rifà alle sonorità di quel periodo, filtrate da una sensibilità contemporanea, con l’ambizione di realizzare un mix efficace tra immediata fruibilità e perizia improvvisativa, unendo groove incalzanti e ipnotici a percorsi jazzistici più articolati. Ai fiati due talenti ormai affermati: Cosimo Boni, trombettista dalla ottima tecnica e dal fraseggio già solido e maturo e Marco Ferri, padrone di un’ottima sonorità sul sax tenore.  La ritmica è composta da due musicisti esperti e sodali di Pintori come il chitarrista Marco Bovi e Adam Pache e da Danilo Mineo, percussionista tra i più richiesti in ambito nazionale.

Emiliano Pintori – Hammond

Lorenzo Simoni – sax ten.

Cosimo Boni – tromba

Marco Bovi – chit.

Danilo Mineo – perc.

Adam Pache – batt.

Carnevale a Bologna e provincia: le feste, le sfilate e gli eventi più belli 

4. Teo Mammucari in scena con il suo monologo  

Sabato 8 febbraio alle ore 21.00 “Appuntamento al buio” con Teo Mammucari al Teatro Celebrazioni. Teo Mammucari debutta a teatro con un monologo comico e a tratti autobiografico: Appuntamento al buio racconta la storia d’amore di un uomo maturo, famoso conduttore della televisione, e una donna brasiliana di 25 anni più giovane di lui. Lo spettacolo si apre con una breve introduzione di intrattenimento per catturare ed entrare in empatia con il pubblico, e poi – attraverso battute, autoironia e momenti di comicità – l’interprete trascina lo spettatore nel vivo del racconto, portandolo a rivivere con lui tutti i momenti più intensi ed esilaranti della sua storia. Tra colpi di fulmine, amore, famiglia, separazione e paternità si dipana uno show divertente, ma allo stesso tempo commovente. Uno spettacolo che ci rende un po’ più indulgenti verso noi stessi e la nostra storia personale, che ci fa sentire un po’ meno soli ma, al contrario, un po’ più parte di quell’umanità che può ironicamente dire: «Sì, è capitato anche a noi». Settore Unico intero € 28 – ridotto € 26 – Under 29 € 22. 

5. Burattini a Palazzo Pepoli

A Palazzo Pepoli | Museo della Storia di Bologna è possibile immergersi nel fantastico mondo dei burattini. In scena il meglio del repertorio classico dei burattini di scuola bolognese. Ogni mese spettacoli sempre diversi all’insegna del divertimento e della riscoperta della nostra tradizione. Gli appuntamenti del weekend: sabato 8 febbraio “Le maschere si presentano” ore 16.30 e ore 20 (durata 45 minuti circa) e domenica 9 febbraio “Re Carlo V” ore 15, 16.30 e 18 (durata 45 minuti circa). 

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“Le maschere si presentano”: entriamo nello spirito del Carnevale con Fagiolino e Sganapino che per l’occasione si sono dati appuntamento con tantissimi altri personaggi e maschere giunte da ogni dove… Dopo il classico benvenuto esilaranti avventure ci aspettano! Un appuntamento imperdibile per ridere insieme sotto il segno dell’antica tradizione burattinaia bolognese.

“Re Carlo V”: Aurelio, il figlio del Dottor Balanzone è innamorato di Bianca, figlia del Re di Castiglia; sapendo però di non poter coronare il sogno del matrimonio con l’amata cade in depressione. Cominciano da quel momento i guai, perché anche Balanzone sprofonda nello sconforto fino a che non saranno tirati in ballo Fagiolino e Sganapino, i quali vorranno anche loro dire qualcosa… E il Re, acconsentirà alle nozze o condannerà tutti a morte?!

6. Cinema e arte: le intersezioni al Cinema Modernissimo 

In occasione di Arte Fiera 2025,Cineteca di Bologna propone al Cinema Modernissimo un percorso per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte. Molti i ritratti d’artista, dal leggendario Mark Rothko con i suoi astratti impasti di colore, a due maestri della fotografia del Novecento come Ernest Cole e Martin Parr. Dalle arti figurative alla musica, con l’appassionante storia dei bolognesi Gaznevada, e alla poesia, con i due intimi atti d’amore che Céline Sciamma e Lorenzo Spinelli hanno dedicato a Patrizia Cavalli. E ancora, le grandi esposizioni internazionali ‘usate’ come terreno di affermazione politico-culturale (Taking Venice) o di beffarda provocazione (Il complotto di Tirana), e due film d’artista che ‘riusano’ frammenti della storia del cinema (l’autoriflessivo How about Art? e il distopico The Truth on Sendai City). Last but not least, omaggi a due critici e appassionati d’arte come Mario Verdone ed Eugenio Riccòmini, insuperabile cantore delle bellezze artistiche della nostra città.

Il programma: 

 

Venerdì 7 febbraio ore 17.00  Il complotto di Tirana (Italia/2024) di Manfredi Lucibello (71′)

Sabato 8/ febbraio ore 18 Mario Verdone: il critico viaggiatore (Italia/2024) di Luca Verdone (64′)

Domenica 9 febbraio ore 17.45 How About Art? (Germania-Italia/2024) di Stefan Koppelkamm (104′)

Domenica 9 febbraio ore 20.15 The Truth on Sendai City (Italia/2024) di Marco Bolognesi (73′)

7. Laboratorio di restauro aperto al Museo Morandi

Laboratorio di restauro aperto presso gli spazi del Museo Morandi. L’iniziativa è promossa dalla Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino a cura di Mariella Gnani e Laura Baratin. Il Laboratorio è aperto al pubblico dal 6 al 9 febbraio dalle h 12 alle 19 e vedrà la collaborazione degli studenti e delle studentesse del quarto anno coordinati dalla docente del corso Mariella Gnani. Nel weekend aranno presenti: venerdì 7 febbraio: Antonio Cianciotta, Mihaela Cornea, Elena Dameno; sabato 8 febbraio: Roman Vanelli, Ludovica Lazzarini, Elisa Rizzato, Enejda Çaça; domenica 9 febbraio: Ludovica Lazzarini.

8. “L’avaro immaginario”: un viaggio nel teatro  

Enzo Decaro e la Compagnia Luigi De Filippo vanno in scena con “L’avaro immaginario” al Teatro Dehon di Bologna dal 7 al 9 febbraio 2025.  Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto… È anche un viaggio nel tempo quello del Seicento, un secolo pieno di guerre, epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo quel tempo.

Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno e la sua Compagnia di famiglia, quella dei Fratelli dè Bruno da Nola, (discendenti del grande filosofo Giordano Bruno), una vera “carretta dei comici” viaggiante, tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo. È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière ma anche una fuga dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”.

Venerdì 7 febbraio 2025 | ore 21

Sabato 8 febbraio 2025 | ore 21

Domenica 9 febbraio 2025 | ore 16

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9. Kadebostany in concerto 

L’8 febbraio 2025 alle 21:00 al Locomotiv Club Bologna c’è Kadebostany. Frutto dell’artista svizzero Guillaume de Kadebostany, aka President Kadebostan, Kadebostany si è fatto strada nella scena internazionale attirando l’attenzione con il suo marchio di musica pop. Ha raggiunto rapidamente il successo con singoli da classifica come “Castle in the Snow”, “Mind if I Stay”, “Early Morning Dreams”, “Walking with a Ghost”, “Save Me”, la versione di “Crazy in Love” di Beyoncé (per il film 50 Sfumature di Grigio) o la più recente “Take Me To The Moon”, nominata ai Grammy Award nella categoria Best Pop Perfomance. Da ormai un decennio il produttore e compositore di hit, architetto del future-pop, ha plasmato la sua visione moderna della musica, meglio descritta come “sophisticated music with mass appeal”. Sotto la fittizia bandiera della Repubblica di Kadebostany, l’artista ha raccolto oltre 1 miliardo di ascolti su Youtube, oltre 2 miliardi su TikTok, dominato le classifiche di oltre 30 paesi, eseguito oltre 700 spettacoli dal vivo in più di 25 paesi negli ultimi anni e ottenuto elogi dalla stampa internazionale tra cui Vice, GQ, Spin, American Songwriter, CNN, Rolling Stone, Vogue, MixMag, EDM.com, Run The Trap, Time Out e Marie Claire. “Play This at My Funerals”, l’ultimo album, è stato pubblicato il 2 giugno 2023, seguito dal singolo “Easy” ft. Gabriella il 29 marzo 2024. Apertura porte ore 20:00. Inizio live ore 21:00. Ingresso in prevendita € 25,50 | riservato ai soci del circolo con tessera aics

10. “Roots Balera” a Villa Pini

Sabato 8 febbraio alle ore 22:00 Roots Balera a Villa Pini (via del carpentiere 12). Dal 2016, Roots Balera porta all’ombra delle due Torri un’esperienza autentica e coinvolgente di reggae music, fatta di ricerca musicale, di recupero delle radici della musica giamaicana e del protagonismo di una nuova generazione in levare. Inizio set ore 22.00. Ingresso con tessera Arci 2024/2025



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