Blue tongue fa ancora danni in Sardegna – Zootecnia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


In Sardegna l’epidemia di blue tongue continua a fare danni: al 6 febbraio 2025 si contano 75.122 capi ovini morti e ben 4.066 focolai dall’inizio dell’epidemia nella primavera 2024, stando ai dati forniti dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, che non specifica quanti focolai siano ancora attivi e quanti quelli eventualmente chiusi.

 

Fatto sta che dall’8 novembre 2024, quando l’Osservatorio contava 53.993 capi ovini morti e ben 3.908 focolai, si registra ad oggi un incremento del danno in capi senza vita pari a 18.129 unità e una crescita dei focolai pari a 150 allevamenti: segno questo che nonostante la stagione invernale l’epizoozia ha continuato a colpire, se pur decelerando rispetto alla scorsa estate. In questa fase, Coldiretti Sardegna chiede a Regione Sardegna un incontro urgente, per fare il punto sulle strategie di prevenzione dei contagi, sulla movimentazione degli animali e soprattutto sulla questione indennizzi, che non sono ancora stati corrisposti.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

 

Dal 2024, 215mila capi malati

I numeri al momento certificano il disastro: dalla primavera scorsa al 6 febbraio 2025 ben 215.716 capi sono stati o sono improduttivi di latte e agnelli perché malati, 75.122 dei quali sono morti. Non solo, nei 4066 allevamenti diventati focolai, vivono complessivamente oltre 1,4 milioni di pecore, in pratica tutto il patrimonio zootecnico ovino sardo.

 

I provvedimenti di Regione Sardegna

Regione Sardegna nel novembre aveva stanziato 13,5 milioni di euro per gli indennizzi relativi alla nuova epidemia 2024 e su proposta dell’assessore dell’Agricoltura e Riforma Agropastorale della Regione Autonoma della Sardegna, Gian Franco Satta, in accordo con l’assessore dell’Igiene e della Sanità e dell’Assistenza Sociale, Armando Bartolazzi, e con l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, la Giunta Regionale della Sardegna, per far fronte alla crisi epidemica della blue tongue, aveva approvato l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto.

 

Il tavolo tecnico su blue tongue ha ricevuto il mandato di monitorare l’evoluzione della malattia e coordinare gli interventi necessari per definire le misure di prevenzione e profilassi, individuare il fabbisogno finanziario e stabilire i parametri di aiuto da riconoscere alle aziende zootecniche colpite.

 

Coldiretti, ad oggi situazione irrisolta

“La situazione sulla lingua blu in Sardegna non è risolta e continua a destare grande preoccupazione tra gli allevatori di Coldiretti Sardegna, colpiti duramente dalle conseguenze sanitarie ed economiche dell’epidemia 2024″. Con una lettera inviata qualche giorno fa agli assessori regionali dell’Agricoltura e della Sanità, Gian Franco Satta e Armando Bartolazzi, Coldiretti Sardegna ha sollecitato un incontro urgente per affrontare le criticità ancora irrisolte: dagli indennizzi ai piani vaccinali, dalla gestione dei focolai alla necessità di strategie preventive efficaci. “Una convocazione che potrebbe avvenire se si riunisse il ‘Tavolo tecnico regionale sull’emergenza lingua blu’ che era stato istituito lo scorso novembre, sulla scia delle richieste di Coldiretti per arginare l’epidemia e mettere in campo strategie efficaci” è scritto in una nota dell’organizzazione agricola.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

 

Una strategia di prevenzione

Coldiretti chiede di essere coinvolta nelle decisioni, ma soprattutto informata sulla strategia regionale per affrontare il problema “senza dimenticare la campagna vaccinale e la profilassi per il prossimo anno – affermano nella missiva il presidente e il direttore Battista Cualbu e Luca Saba non possiamo permetterci ritardi né il tentativo di scaricare responsabilità sugli allevatori”. Coldiretti sottolinea inoltre che, sebbene il vaccino sia uno strumento importante, la vera priorità è attuare un piano di contrasto che sia efficace per la lotta al culicoide e prevenire la diffusione della malattia. Su questa lotta all’insetto vettore, Coldiretti ritiene necessario aumentare i fondi per il contrasto alla proliferazione del culicoide sostenendo e implementando la sperimentazione.

 

Coldiretti Sardegna ritiene indispensabile comprendere quali siano le azioni che la Regione intende mettere in atto per contenere la lingua blu e prevenirne nuove recrudescenze. “Non si possono continuare a rincorrere le emergenze ed è necessario un piano organico che consenta di anticipare i problemi, considerato che ogni anno, con l’arrivo della stagione calda, il virus torna a colpire il comparto zootecnico sardo”, ricordano presidente e direttore.

 

È fondamentale avere certezze sulla strategia regionale: “come si intende agire per contrastare la malattia prima che esploda nuovamente? Quali strumenti di prevenzione si stanno programmando? Quali vaccini saranno disponibili e in che tempistiche, affinché la campagna vaccinale possa partire in anticipo ed essere realmente efficace?” si chiede Coldiretti. Perché “Non si può più ripetere quanto accaduto negli anni scorsi, quando la vaccinazione è iniziata troppo tardi, con il virus già ampiamente diffuso, rendendo l’intervento poco incisivo”.

 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Sostenere le movimentazioni

Inoltre l’organizzazione agricola lancia un appello perché sia garantita la continuità delle attività degli allevatori bovini, evitando il blocco delle movimentazioni in caso di nuovi focolai. “Serve una pianificazione chiara per non penalizzare ulteriormente il settore e consentire agli allevatori di poter vendere i propri capi nei momenti cruciali del mercato” avverte Coldiretti. Inoltre, si chiede di destinare risorse economiche per l’acquisto di repellenti utili a contrastare il culicoide e di predisporre piani di bonifica dei terreni per ridurre la presenza dell’insetto vettore e limitarne la diffusione.

 

Indennizzi e ristori

“A oggi, poi, permane un totale stato di incertezza sulla gestione dei fondi destinati agli allevatori colpiti dalla lingua blu”. Secondo Coldiretti non si conoscono ancora le tempistiche di erogazione dei circa 13,5 milioni di euro previsti per l’emergenza 2024, né le modalità con cui verranno distribuiti: “Inoltre, non vi è alcuna chiarezza sugli indennizzi per il mancato reddito derivante dall’epidemia dello scorso anno. Inoltre ancora si è in attesa dell’apertura del bando per i fondi sull’epidemia 2023 e la chiusura di quella del 2022. Ritardi enormi che stanno penalizzando le economie delle nostre aziende”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *