Benetton (Edizione): “Italia ricca di talenti e di voglia di impresa”

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L’Italia è ricca di talenti ed è fondamentale un supporto da parte dei capitali affinché la voglia di fare impresa possano produrre ricadute sul Paese. È la convinzione di Alessandro Benetton, presidente di Edizione (la holding che racchiude i business di famiglia, dalle infrastrutture di trasporto all’abbigliamento, dalla ristorazione in viaggio ai servizi smart per la mobilità, fino al settore delle tlc e a quello agricolo) e di 21 Invest (società di private equity fondata autonomamente 20 anni fa).

Da qui la scelta di accelerare la crescita di 2100 Ventures, veicolo specializzato negli investimenti in startup creato dallo stesso Benetton insieme a tre professionisti del settore finanziario (Andrea Casasco, Andrea Gennarini e Andrea Gurnari), che potrà ora contare sul supporto di Edizione e 21 Invest, entrate in joint venture tra loro.

“Si tratta di un progetto con cuore italiano, ma con una grande ambizione europea, con sede a Milano e Londra. Vogliamo sostenere i migliori talenti nel fare impresa nel mondo, rafforzando i legami tra il mercato dell’innovazione italiano e quello internazionale”, racconta l’imprenditore. Fin qui la società ha effettuato 25 investimenti. La notizia della jv è stata al centro di un intervento con docenti, ricercatori e studenti dell’università di Oxford che hanno invitato Benetton a raccontare la propria ‘Traiettoria’, traendo spunto dal titolo suo libro autobiografico.

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Una startup su due nel nostro portafoglio ha un founder italiano, alcuni di loro hanno studiato all’Università di Oxford“, ha detto Benetton a studenti e professori dell’ateneo britannico.

Nella Penisola è nata BonusX, che semplifica l’accesso a servizi pubblici e agevolazioni fiscali, aiutando i cittadini a scoprire e richiedere i benefici che spettano loro. Sempre nella Penisola 2100 Ventures punta su Foreverland, che riduce gli sprechi alimentari utilizzando sottoprodotti come la carruba per creare alimenti sostenibili e gustosi andando a sostituire il cacao, principale causa di deforestazione.

Ha sede in Gran Bretagna, ma cuore italiano, Desia, che si rivolge agli investitori professionali offrendo una piattaforma di intelligenza artificiale che semplifica le analisi e le valutazioni degli obiettivi di investimento. È nata a Bologna Cubbit, che offre un cloud computing distribuito per garantire sicurezza, privacy e sostenibilità, eliminando l’uso di data center.

“Si tratta di realtà che operano in settori e con orizzonti geografici differenti, ma accomunate da modelli di business che stanno trasformando il nostro modo di vivere e lavorare: dando un nuovo valore ai dati, supportando l’innovazione digitale nelle industrie tradizionali e definendo nuovi modelli per la transizione globale verso un’economia sostenibile”, spiega Benetton. Il quale sottolinea che investire in startup, per un grande gruppo come Edizione (9 miliardi e mezzo di fatturato nel 2023), è una scelta strategica.

“In questo modo creiamo una contaminazione virtuosa tra la visione di un investitore internazionale e di lungo periodo come Edizione, la logica e la disciplina dell’asset management 21 Invest e la capacità di innovare tipica delle giovani aziende. La velocità nel prendere decisioni, la capacità di reagire alle situazioni impreviste, l’attenzione a riempire nuovi spazi di business sono caratteristiche innate nelle startup, che possono migliorare sempre più il modo di affrontare il mercato delle nostre aziende partecipate“.

Con sedi a Milano e Londra, 2100 Ventures fin qui ha investito in startup di otto Paesi europei, focalizzandosi in particolare sui settori software as a service, intelligenza artificiale, fintech e data, infine climateTech, privilegiando il sostegno a realtà di nazionalità italiana o con fondatori del nostro Paese residenti all’estero.

La partecipazione a un gran numero di iniziative è legata alla consapevolezza che non esiste una formula magica per prevedere il successo delle startup. L’obiettivo è investire in soluzioni innovative che plasmeranno il futuro.

Capitali, innovazione e competenze si incontrano e si contaminano, con riflessi positivi anche in termini di know-how per le partecipate di Edizione. Non è un caso se le diverse aziende del gruppo trevigiano possono contare su innovation hub nei quali si sperimentano le nuove frontiere delle tecnologie. Da quello dell’aeroporto di Fiumicino, dove si mettono a punto nuovi servizi hi-tech per gli scali, fino al programma Next di Avolta per gli autogrill e l’esperienza food & beverage dei viaggiatori.

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