Nella sede del Sistema Edilizia siglato da imprese e sindacati il Protocollo per la Legalità

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Le associazioni datoriali del settore delle costruzioni ANCE Umbria, CNA Costruzioni Umbria, ANAEPA Confartigianato Umbria, LEGACOOP Produzione e Servizi Umbria, insieme alle organizzazioni sindacali di categoria Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL regionali, hanno sottoscritto e presentato nella sede del Sistema Edilizia di Perugia un innovativo Protocollo di Legalità sui temi della sicurezza, della salute, della dignità e della regolarità del lavoro, del pieno rispetto delle norme negli appalti pubblici.

Gli obiettivi del Protocollo e l’appello alle stazioni appaltanti

L’accordo, frutto di un’ampia collaborazione tra le principali associazioni di rappresentanza delle imprese e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, ambisce a diventare una bussola operativa per tutte le stazioni appaltanti che vorranno sottoscrivere il Protocollo, nella consapevolezza che solo il pieno rispetto delle norme da parte di tutte le imprese possa garantire sicurezza nei cantieri, dignità del lavoro, evitare distorsioni nel mercato ed assicurare la corretta esecuzione dei lavori oggetto di pubblico appalto.

Nel Protocollo sono state condivise le linee guida concrete per garantire una corretta applicazione della normativa vigente, con particolare riferimento al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023). L’accordo non si limita alla semplice enunciazione di principi, ma promuove una condivisione di intenti tra le parti per rafforzare la trasparenza, la qualità e la tutela del lavoro nei cantieri pubblici. L’obiettivo è quello di contrastare fenomeni di lavoro irregolare, garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori, tutelare la dignità professionale e combattere qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa o pratica distorsiva del mercato.

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I rappresentanti sindacali

Commentano i segretari di Fillea Cgil, Elisabetta Masciarri, Filca Cisl, Giuliano Bicchieraro e Feneal Uil, Alessio Panfili: “Si tratta di un protocollo importante, che mette al centro i lavoratori, la necessità di contrastare il lavoro irregolare, il dumping contrattuale e favorire il lavoro buono e di qualità. Un impegno condiviso – sottolineano – per assicurare che ogni progetto pubblico possa essere realizzato nel rispetto delle regole, valorizzando la qualità del lavoro e la legalità. Per questo, l’impegno che chiediamo alle Stazioni Appaltanti che vorranno sottoscriverlo è quello di assumersi una responsabilità chiara: limitare il subappalto a cascata, garantire che le lavoratrici e i lavoratori, sia in appalto che in subappalto, abbiano gli stessi diritti e lo stesso trattamento economico e normativo previsto dal Ccnl Edilizia, sottoscritto dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, e dalle parti datoriali, Ance, Cna, Confartigianato, Legacoop, e favorire il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nelle gare d’appalto, superando la logica del massimo ribasso che troppo spesso porta a tagli su sicurezza, salari e condizioni di lavoro. Rivendichiamo inoltre la necessità di una contrattazione di anticipo, non per burocratizzare il sistema, ma per prevenire contenziosi, tutelare i lavoratori e garantire che i cantieri operino nel rispetto delle regole fin dal primo giorno. Con questa firma, tutto il settore si schiera compatto per difendere e rafforzare i Contratti collettivi nazionali dell’Edilizia e la bilateralità, strumenti fondamentali per garantire diritti, sicurezza e dignità a chi lavora”.

Le imprese delle costruzioni

Questo protocollo – commenta il presidente di ANCE Umbria, Albano Morelli – è un segnale concreto che l’attività delle costruzioni può e deve essere svolta all’interno di un contesto di regolarità e sicurezza. E’ teso ad assicurare prioritariamente la sicurezza delle maestranze e la vera dignità del lavoro attraverso il pieno rispetto delle tutele contrattuali. Ma non è da sottovalutare il fatto che solo il reale rispetto delle regole da parte di tutte le imprese può garantire un’effettiva concorrenza, a tutela del corretto sviluppo imprenditoriale e della qualità degli interventi. E le amministrazioni pubbliche devono essere sensibili a questi temi, anche limitando, per quanto possibile, il ricorso alla procedura del massimo ribasso e del subappalto a cascata, che possono favorire fenomeni di distorsione della concorrenza e il lavoro nero”.

Le pubbliche amministrazioni – evidenzia il presidente di CNA Costruzioni, Emanuele Bertini – possono avere un ruolo fondamentale nel garantire non solo il regolare svolgimento del lavoro nei cantieri, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, ma anche i presupposti affinché già dalla pubblicazione delle gare le imprese che partecipano, sino a quelle che operano in subappalto, siano tutte nelle stesse condizioni di partenza, a tutela delle maestranze, di tutte le aziende ‘sane’, anche di quelle più piccole, e della qualità dei lavori eseguiti. Per questo – ribadisce Bertini – è fondamentale contenere il ricorso al massimo ribasso e limitare il subappalto a cascata”.

Pierangelo Lanini, presidente di ANAEPA Confartigianato Edilizia Umbria, commenta con soddisfazione la sottoscrizione del protocollo, “perché è il risultato di una cultura del lavoro edile che considera come una responsabilità collettiva il contenimento al minimo delle procedure di appalto al massimo ribasso, valorizza la scelta di fornitori affidabili e radicati nel territorio e afferma una volontà di contrasto del fenomeno del dumping contrattuale. Non è possibile – evidenzia Lanini – che le imprese corrette, che applicano il giusto CCNL, si trovino svantaggiate rispetto a chi pratica dumping”.

Il presidente di LEGACOOP Produzione e Servizi Umbria, Matteo Ragnacci, sottolinea come tutte le sigle che hanno sottoscritto il Protocollo riconoscano “il preminente interesse pubblico alla tutela della massima legalità e delle piena trasparenza in relazione alla realizzazione delle opere pubbliche, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza e della regolarità nei cantieri. Noi come sistema delle imprese, anche attraverso il costante confronto con le organizzazioni sindacali, siamo pronti a fare concretamente la nostra parte”.

Alla luce di queste valutazioni, mondo delle imprese e organizzazioni sindacali auspicano che il Protocollo possa essere recepito e condiviso da un numero sempre maggiore di Stazioni Appaltanti, diventando un punto di riferimento per l’intero settore dei lavori pubblici in Umbria.





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