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images Regione, 5 milioni alle PMI per progetti digitali: la competitività passa dall'innovazione tecnologica


  06 febbraio 2025 13:23

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

di MARCO VALLONE

5 milioni di euro in voucher assegnati alle piccole e medie imprese per sostenerle in progetti che puntino ad ottenere soluzioni digitali diffuse e trasversali. Sono queste le risorse stanziate dalla Regione Calabria allo scopo di migliorare l’efficienza e la competività delle PMI: nel bando si prevede oltretutto, in via potenziale, una possibile crescita dei fondi dedicati, laddove la risposta delle piccole e medie imprese nelle richieste fosse forte e consistente.

L’avviso pubblico per l’assegnazione dei voucher è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa nella cittadella regionale a Catanzaro da Filippo Pietropaolo, vicepresidente della Giunta Regionale e assessore regionale alla transizione digitale. Sono stati presenti, inoltre, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria; Gianluigi Greco, ordinario di informatica all’università della Calabria (UNICAL); il dirigente generale del dipartimento regionale transizione digitale, Tommaso Calabrò.

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La partecipazione di queste plurime personalità testimonia la necessità di fare rete per raggiungere obiettivi di più largo respiro: amministrazione regionale, Unindustria e università, tutti uniti nel segno della competitività garantita da una completa transizione digitale, non ancora raggiunta a pieno nel mondo imprenditoriale calabrese. “Il tema è la transizione digitale. Interesse europeo e nazionale – ha affermato Filippo Pietropaolo – è quello per due transizioni, quella digitale e quella ambientale. Relativamente a quella digitale, per poter operare sul nostro territorio bisogna farlo su diversi ambiti: pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Questo bando è rivolto alle piccole e medie imprese, e serve a dare la possibilità alle piccole imprese, anche quelle piccolissime, di poter avere un sostegno per acquisire delle soluzioni software che altrimenti, magari, non avrebbero acquisito, essendo un po’ costose, in modo tale da consentirgli di fare un passo in avanti nella loro attività. Sia nell’organizzazione della loro attività, sia nel miglioramento nella gestione del loro mercato. Quindi ci sono diverse cose che possono essere fatte con questo bando e importante è la collaborazione che abbiamo con Unindustria Calabria e l’Unical, nella persona del professore Gianluigi Greco, che ci ha molto supportato nella definizione di questo bando, e col quale stiamo lavorando alacremente anche per altri progetti. Questa è la prima di una serie di iniziative che faremo come dipartimento transizione digitale della Regione a favore delle imprese, dei cittadini e anche della pubblica amministrazione”.

Il bando prevede, nello specifico, la possibilità per le piccole e medie imprese di: A) acquistare nuove applicazioni integrate per la produttività individuale (Digital Workplace); B) adottare nuovi sistemi di Digital Commerce & Engagement; C) effettuare la migrazione dell’infrastruttura esecutiva di applicazioni aziendali e relativi dati esistenti da server e cloud pubblico (cloud computing); D) adottare sistemi di cyber security. Il contributo minimo concedibile è di 14mila euro ad impresa, mentre il contributo massimo, a seguito della valutazione della relazione tecnica o della diagnosi digitale, sarà pari a: 50mila euro per le micro imprese; 100mila euro per le piccole imprese; 150mila euro per le medie imprese. Gli aiuti verranno concessi sotto forma di sovvenzione sulla base di una procedura valutativa a sportello, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria prevista.

“Nota importante – ha aggiunto il vicepresidente Pietropaolo – è che abbiamo richiesto a carico dell’impresa, che non ha altri impegni da sostenere, di realizzare una diagnosi digitale della propria attività, con un format che abbiamo predisposto in collaborazione con l’università. Quindi la piccola impresa è obbligata, per partecipare al bando, a fare una diagnosi della propria attività, indicando quali sono i punti di forza e di debolezza riguardo alla transizione digitale, in modo da poter poi intervenire su quei punti. Questa cosa serve a noi ma anche loro, per capire come le aziende sono messe in questo settore. Invitiamo gli imprenditori a riflettere su come sia messa la propria azienda da questo punto di vista, comprendendo se si possa fare qualcosa in più con il sostegno della Regione, e chiedendo anche un sostegno nostro dal punto di vista professionale. Eventualmente così potranno poi chiedere dei contributi sugli aspetti su cui si sentono deboli”. Sono gli imprenditori quindi che dovranno indicare le esigenze che hanno sul piano digitale, “altrimenti – ha evidenziato Filippo Pietropaolo – noi possiamo partire da un presupposto di nostra conoscenza. Ma potremmo sbagliare. Invece sono gli imprenditori che devono dirci di cosa hanno bisogno. Poi queste esigenze, tramutate in richieste, vanno anche incanalate verso attività e soluzioni che scientificamente sono le migliori. Ecco perché collaboriamo con l’Unical. Se l’imprenditore dice di essere debole in un’area, e chiede una certa cosa, noi diciamo ‘sì, va benissimo. Ma sappiate che il mercato sta andando verso questa direzione. Quindi invitiamo a prendere queste soluzioni, perché le abbiamo verificate con l’università”.

Soddisfazione espressa anche dal presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara: “Io credo che questa misura, rispetto alla programmazione strategica inerente le politiche economiche, che abbiamo concertato con l’amministrazione regionale, sia una di quelle più all’avanguardia. Lo è perché incentiva e accompagna gli investimenti delle imprese riguardo la transizione digitale. Lo fa non soltanto consentendo l’acquisizione di sistemi digitali avanzati, ma anche consentendo l’investimento in formazione delle competenze digitali del capitale umano. Quindi credo che questa misura sia – ha sottolineato Aldo Ferrara – fondamentale per produrre un innalzamento e un miglioramento sensibile nelle performance delle imprese riguardo l’efficienza, la produttività e certamente anche per la competitività e l’innovazione del sistema produttivo. Si produrranno quindi benefici effetti anche sulla crescita dell’economia regionale”.

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Infine il professore ordinario di informatica dell’Unical, Gianluigi Greco, si è soffermato sull’ampio lavoro svolto dall’università insieme al dipartimento transizione digitale della Regione: “Abbiamo cercato di comprendere i bisogni di innovazione delle nostre aziende calabresi per cercare di definire un bando anche un po’ innovativo, che vada a raccogliere veramente la sfida del futuro. Abbiamo dato delle idee, e mi fa molto piacere questa sinergia che si è creata tra le strutture accademiche e le strutture che sono preposte a mettere davvero a terra delle azioni di sviluppo”. Il dialogo con le aziende non è semplice: “La tematica dell’ingaggio delle piccole e medie imprese è una tematica cruciale, non solo in Calabria ma in tutta l’Italia – ha commentato Gianluigi Greco -. Noi abbiamo un problema: il nostro tessuto imprenditoriale e produttivo non ha ancora recepito l’innovazione del digitale fino in fondo. E allora bisogna entrarci con fatica, insieme ad altre associazioni e a Confindustria, cercando innanzitutto di far capire le esigenze. Il nostro vero problema è che le aziende devono diventare consapevoli dei loro limiti nell’innovazione, e questo bando ha un formulario organizzato in modo tale da porre le aziende di fronte ai loro limiti. Una volta compresi questi limiti, si riusciranno a definire delle azioni per superarli”. L’augurio è quindi che l’occasione non venga persa: “Gli imprenditori si rendono conto – ha concluso il professore Greco – dello sforzo che si sta facendo. Credo che riusciranno, assieme, a definire dei progetti utili soprattutto per lo sviluppo delle loro aziende”.



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