FIDC SICILIA. LA REGIONE ISTITUISCE 88 NUOVE ZPS SU SITI GIÀ DESIGNATI ZSC – FIDC – Federazione Italiana Della Caccia

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Il Presidente di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa in un comunicato congiunto firmato insieme ai suoi omologhi di Siciliana Caccia e del Consiglio Siciliano Caccia Pesca e Ambiente, prende posizione in merito alla decisione dell’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia di istituire 88 nuove Zps. Di seguito il testo del comunicato

 

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Con un atto quantomeno discutibile la Regione Sicilia, invece di rivedere i formulari, trasforma i siti ZSC (ex SIC) in ZPS per adeguarsi sbrigativamente alla procedura d’infrazione della Commissione europea.

Con nostra enorme sorpresa abbiamo appreso, casualmente, di un nuovo D.D.G., precisamente il n.1289 del 07 Novembre 2024, con il quale il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Ambiente ha istituito 88 nuove ZPS (Zone di Protezione Speciale) su altrettanti siti ZSC (Zone Speciali di Conservazione), senza alcun procedimento concertativo con le associazioni, in particolare quelle venatorie.

Considerato che lo stesso Assessorato invia regolarmente alle Associazioni Venatorie per la necessaria consultazione atti in preparazione riguardanti ad esempio il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Palermo, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, ci appare piuttosto sorprendente che invece non ci sia stata alcuna consultazione su un atto pianificatorio che incide direttamente sulla conservazione e la gestione della fauna selvatica e modifica in modo sostanziale le attività umane nei siti della rete Natura 2000 siciliana.

La vicenda nasce da una procedura d’infrazione inviata all’Italia (2015/2163) in cui la Commissione chiede anche la revisione delle Misure di conservazione previste nei siti Natura 2000, evidenziando diverse parti insufficienti o addirittura mancanti. Tra questi appunti della Commissione all’Italia vi è anche il riferimento alla presenza di uccelli nei formulari dei SIC (oggi ZSC), quando non dovevano essere presenti, poiché i SIC-ZSC sono istituiti ai sensi della direttiva Habitat 92/43 CEE, che tutela gli habitat naturali e alcune specie animali diverse dagli uccelli.

La Regione Sicilia ha istituito in passato ben 245 siti Natura 2000 di cui ben 204 ZSC, 16 ZSC/ZPS, 16 ZPS, 9 SIC. Oggi con la DDG 1289, l’Assessorato Ambiente dimostra di “essersi sbagliato” su ben 88 ZSC, che non dovevano contenere gli uccelli nei formulari. Per superare la procedura d’infrazione, invece di adeguare i formulari togliendo gli uccelli, l’Assessorato ha fatto prima designando le 88 ZSC anche come ZPS, nonostante fino a qualche anno fa non ne avessero evidentemente le caratteristiche. Il numero così elevato, ben 88 ZPS su siti prima designati ZSC, non convince sul fatto che possano essere cambiate le caratteristiche dei luoghi rispetto alle precedenti classificazioni.

In buona sostanza il Dipartimento dell’Ambiente, senza particolari condizionamenti da parte del Ministero dell’Ambiente, non aveva alcun obbligo di individuare altre ZPS, ma solo di adeguare i formulari, mentre nei fatti ha invece sommato le due tipologie di Sito (ZPS e ZSC).

Tale azione di pianificazione territoriale è stata inoltre emanata attraverso un semplice decreto del Dirigente Generale, senza alcuna concertazione con i portatori d’interesse, configurando un’assenza di trasparenza nel processo, che doveva quantomeno coinvolgere la Giunta Regionale.

In vista della procedura VAS-VINCA sul nuovo Piano Faunistico Venatorio questo atto preoccupa, poiché le aspettative del mondo venatorio siciliano sono di risolvere finalmente l’anomalia, inaccettabile, che solo in Sicilia vieta la caccia nei siti Natura 2000, salvo alcune eccezioni e con limitazioni ingiustificate.  Il DDG 1289 appare, invece, guidato dalla volontà di mantenere regole fortemente limitative nei siti per la caccia agli uccelli in Sicilia.

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Per questo motivo abbiamo scritto all’Assessorato Territorio e Ambiente chiedendo chiarimenti sulla procedura seguita, e manterremo alta l’attenzione sul processo di Valutazione d’Incidenza, che attraverso il Piano faunistico venatorio regolamenterà la caccia nei siti Natura 2000.

Il Presidente                                     Il Presidente                               Il Presidente

Michele Pizzuto                            Giuseppe La Russa                    Calogero La Porta





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