Il Ritorno dei Reperti Lucani: Un Viaggio dalla Grecia alla Basilicata

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Con il ritorno in terra lucana di alcuni reperti che raccontano la storia di un’antica civiltà, sta per essere scritto un importante capitolo della storia culturale ed archeologica della Basilicata. Per decenni ,i reperti lucani sono stati conservati nel prestigioso Museo dell’Acropoli di Atene,  legati all’antica città di Metaponto e ad altri siti della regione , stanno per fare ritorno in Basilicata, dove saranno esposti a Matera e a Metaponto. E’ questo un evento che segna non solo un trionfo per la storia lucana, ma anche un passo fondamentale nel rafforzamento dei legami culturali tra la Grecia e l’Italia. Fondamentalmente i reperti sono legati alla civilta’ greca e alla città di Metaponto, uno dei principali insediamenti greci in Italia. Fondata nel VII secolo a.C. Metaponto è stata una delle colonie greche più fiorenti della Magna Grecia, e i suoi resti sono tra i più significativi testimoni della cultura ellenistica in Italia. Tra i reperti più rilevanti conservati per anni al Museo dell’Acropoli di Atene ci sono sculture, ceramiche e frammenti di templi che un tempo adornavano l’antica città lucana. Situata lungo la costa jonica, Metaponto è famosa per la sua connessione con la cultura greca e per i suoi legami con importanti filosofi come Pitagora. Questi reperti, molti dei quali provenienti dagli scavi archeologici effettuati nella zona, sono il simbolo di un passato che ha legato la Basilicata al mondo antico, a un’epoca di grande sviluppo culturale, economico e artistico

Il ritorno di questi preziosi reperti lucani in Basilicata è il frutto di un lungo processo diplomatico che ha visto la collaborazione tra le autorità italiane, la Regione Basilicata, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo  e il Museo dell’Acropoli di Atene. L’accordo ha permesso di riportare in patria, dopo tanti anni, questi oggetti di grande valore storico e culturale, che ora potranno essere ammirati dai lucani e da tutti i visitatori in luoghi simbolici come Metaponto e Matera. Il ritorno di questi reperti rappresenta non solo un atto di restituzione culturale, ma anche un’opportunità per valorizzare ulteriormente il patrimonio archeologico lucano, con il fine di promuovere il turismo culturale e rafforzare l’identità storica e culturale della Basilicata. I reperti, una volta arrivati in Basilicata, saranno esposti in due dei luoghi più emblematici della regione: Metaponto e Matera. La scelta di questi due siti non è casuale. Metaponto, con il suo Parco Archeologico, è il cuore pulsante della storia antica lucana, dove i visitatori possono esplorare i resti di templi greci, le famose  Tavole Palatine e altri siti storici legati alla colonizzazione greca.

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Il ritorno dei reperti a Metaponto darà nuova luce a questo già ricco sito archeologico, facendo rivivere le radici greche della città. Matera, con la sua fama internazionale grazie ai Sassi e al riconoscimento come Capitale Europea della Cultura 2019, ospiterà una parte dei reperti lucani in uno dei suoi musei.

 La città, già simbolo di resilienza e di un patrimonio storico che affonda le sue radici nell’antichità, diventa quindi un ulteriore punto di riferimento per il rilancio della storia lucana. I reperti, esposti a Matera, saranno integrati in un progetto che mira a raccontare la storia della Basilicata dal punto di vista delle sue radici greche e della sua evoluzione nel corso dei secoli.  Il ritorno dei reperti lucani non solo ha un valore storico e culturale, ma rappresenta anche un’opportunità per rafforzare il legame tra la Basilicata e la Grecia. La restituzione di questi beni culturali è un atto che sottolinea l’importanza del rispetto per la memoria storica e l’integrità del patrimonio, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Essa simboleggia una riconciliazione tra i popoli attraverso la cultura e la consapevolezza della nostra storia condivisa. Inoltre, questo evento potrebbe rivelarsi un volano per il turismo culturale, attirando visitatori non solo da tutta Italia, ma anche dal resto del mondo, che potranno scoprire le meraviglie archeologiche e storiche della Basilicata.

La regione potrà così godere di una visibilità internazionale, rafforzando la sua posizione nel panorama turistico e culturale.

Maria Teresa Gatta



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