progetti e costi di Agenda Urbana

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Il dettaglio delle azioni e dei finanziamenti (circa 14 milioni di euro netti) della nuova strategia presentata dal Comune di Catanzaro

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

  03 febbraio 2025 16:01

di GABRIELE RUBINO

Per il sindaco Nicola Fiorita la principale caratteristica della nuova programmazione di Agenda Urbana è aver puntato (quasi) tutto sull’immaterialità: turismo, cultura e commercio di prossimità per “appiccare un incendio” affinché ci sia una primavera a Catanzaro. Di materiale, anche se per adesso solo sulla carta (perché la strategia va poi finalizzata con un accordo con la Regione), ci sono i soldi delle ‘azioni’ previste. A lordo, si tratta poco meno di 21 milioni di euro complessivi, a cui – come ha precisato lo stesso Fiorita – vanno sottratti circa 6 milioni riconducibili all’ultimazione della ‘precedente’ Agenda Urbana. Dunque, la nuova programmazione, come da documenti approvati in Giunta, vale 16 milioni e 775 mila euro. Rispetto alla somma va precisato che gli interventi previsti di riqualificazione Casa del Sorriso Giovino, dell’ ex Stac in Piazza Faletti e tre appartamenti in via XX Settembre (in tutto circa 3,3 milioni) sono subordinati alla premialità aggiuntiva di su cui Catanzaro avrebbe rispettato i requisiti per l’ottenimento.

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CATANZARO SOTTERRANEA- Quindi sono all’incirca una decina le ‘azioni’ forti della nuova programmazione. E qualcosa di materiale, comunque, c’è. Questa volta in termini di opere concrete. La più significativa e, per certi versi, affascinante è il progetto ‘Catanzaro Sotterranea’. Si prospetta la riqualificazione delle “gallerie sotterranee del San Giovanni, fino a Largo Prigioni per sfociare poi sulla via Carlo V, e la parte delle Gallerie chiamata i “100 metri” della Villa Margherita”. La finalità è il risanamento e la bonifica degli interni dall’umidità e l’allestimento degli interni con arredi tali da rendere fruibili gli spazi e inoltre sfruttando la Realtà Aumentata. Lo stanziamento è di 1,5 milioni di euro.   

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I QUATTRO CENTRI STORICI DELLA CITTA’- Restando agli interventi ‘fisici’, nell’ottica dell’individuazione dei quattro centri focali della città, oltre al centro storico (‘coperto’ con l’intervento sul San Giovanni) sono previsti 3 milioni di euro per riqualificare “l’immobile presso la vecchia stazione ferroviaria dismessa Ferrovie della Calabria nel quartiere Santa Maria, destinato ad assumere una nuova centralità grazie al passaggio della nuova metropolitana di Catanzaro; . l’ex Mercato agroalimentare nel quartiere Lido, da riconvertire come spazio multifunzionale e l ’area della Piazzetta/Centro sociale (Auditorium del quartiere Gagliano)“. E ancora 500 mila euro per la copertura del chiostro dell’ex istituto Rossi. 

MARKETING TERRITORIALE, TURISMO, MOSTRE E INIZIATIVE ARTISTICHE E CULTURALI- Passiamo al capitolo ‘immateriale’. Ci sono 2 milioni di euro per implementare il marketing territoriale, sotto l’effigie del brand ‘Catanzaro. Dove tutto s’incontra’, per cui s’immagina di organizzare eventi, mostre e iniziative su: Museo multimediale su “Mattia Preti ed il Barocco calabrese”; Museo diffuso dell’arte della seta con coinvolgimento delle botteghe artigiane; Museo su Mimmo Rotella e Eventi sulla figura di Renato Dulbecco. Un milione di euro per la creazioni di spazi di coworking nei quattro punti dei ‘centri storici’ prima citati in chiave culturale e artistica, in cui coinvolgere associazioni o imprese del settore. Ci sono 500 mila euro per eventi legati all’arte contemporanea. 

AIUTI ALLE IMPRESE- Un altro milione di euro è stanziato per favorire l‘apertura di B&B o strutture ricettive per l’ospitalità diffusa, con la creazione di una piattaforma telematica unitaria. Gli incentivi alle imprese esistenti (o in via di costituzione) verranno erogati attraverso al pubblicazione di un Avviso Pubblico per il quale si prevede la possibilità di finanziare le imprese con un contributo a fondo perduto pari all’ 80% dell’intero investimento ammissibile per un massimo di 50 mila euro. L’agevolazione è in regime di de minimis, la stessa per favorire la creazione di start up innovative nel centro storico. Anche se cambiano gli importi: totale 2 milioni di euro, contributo a fondo perduto fino al 70% e massimo finanziabile 150 mila euro. L’idea è quella di creare dei temporary store. Ci sono poi 975 mila euro per la costituzione della DMO (Destination Management Organization), un modello pubblico-privato per valorizzare l’offerta turistica. Un altro milione è destinato al progetto finalizzato a incrementare gli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati, con particolare attenzione a giovani tra i 18 e i 35 anni in condizioni di disagio economico e sociale, persone con dipendenze, disabili e altre categorie vulnerabili. 

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’assessore Donatella Monteverdi ha indicato la necessità di “recuperare lo spirito di comunità, mettendo anche insieme pubblico e privato”. Per l’assessore Vincenzo Costantino serve “sbloccare dei circuiti”, mentre per l’assessore Giuliana Furrer “finalmente c’è una visione”. 

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I NODI DEL PASSATO- In apertura il sindaco Fiorita aveva sottolineato alcune criticità ereditate dalla precedente programmazione. In particolare, la necessità di dirottare i 5 milioni di euro previsti per l’ex scuola Mazzini (adesso al centro di un finanziamento con il contratto istituzionale di sviluppo legato all’area di Nicholas Green) su due scuole: quella di Santo Janni e Patari-Rodari. Mentre l’investimento sul Masciari ha cambiato allocazione passando sul Poc. Qualche ritardo c’è sull’Aula Rossa di Palazzo De Nobili che doveva essere ultimata da tempo, ma su cui era meglio “non perdere la partita”. 

 



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