Giornata mondiale contro il cancro. CRO in prima linea per sensibilizzare la popolazione sui rischi e favorire la prevenzione. I numeri dei tumori in Friuli Venezia Giulia

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Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il Cancro, sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’UICC, l’Unione Internazionale per il Controllo del Cancro. Si tratta di un’occasione di riflessione su quanto le Istituzioni possono fare per combattere le malattie neoplastiche, ma anche per sensibilizzare le persone, accrescere la conoscenza sui rischi e favorire la prevenzione.

I NUMERI IN FVG. Sono state 17.164 le nuove diagnosi di tumori maligni nelle persone residenti in Friuli Venezia Giulia nel periodo 2021-2022: in media 8.582 l’anno (4.163 nelle donne e 4.419 negli uomini, esclusi i tumori della pelle non-melanomi). E’ quanto emerge dal Rapporto 2024 sui tumori nella nostra regione, curato dal Registro Tumori Friuli Venezia Giulia, affidato alla struttura di Epidemiologia oncologica del CRO di Aviano.

Rispetto al periodo pre-pandemico (2018-2019) è stato documentato un leggero calo (-1,3%) dei tumori nelle donne: erano 4.217 l’anno nel 2018-2019, sono stati 4.163 nel 2021-2022. Una flessione simile (-1,4%) è stata osservata anche negli uomini: si è passati da 4.498 negli anni 2018-2019 a 4.419.

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In aggiunta ai 1.483 tumori della pelle non-melanomi (che raramente hanno conseguenze gravi), le neoplasie maligne più frequentemente diagnosticate nelle donne sono state quelle della mammella (1.260 casi l’anno, in leggero calo rispetto al 2018-2019), del colon-retto (441 casi) e del polmone (359 casi), in aumento. Questi tre tumori rappresentano il 50% delle nuove diagnosi nella popolazione femminile.

Negli uomini, oltre a circa 1.600 diagnosi l’anno di tumori della pelle non-melanomi, i più frequenti sono stati quelli della prostata (1.099 casi l’anno, in aumento rispetto al 2018-2019), del polmone (511 casi) e del colon-retto (466 casi), entrambi in calo, e che, complessivamente, rappresentano il 47% delle nuove diagnosi. Negli uomini è stata evidenziata una riduzione delle nuove diagnosi anche per tumori di vescica, fegato, esofago, sarcomi e tessuti molli, oltre che di linfomi non-Hodgkin e  leucemie.

CRESCE LA SOPRAVVIVENZA. Dopo un anno dalla diagnosi effettuata nel 2021-2022 era vivo il 79% di tutte le pazienti con tumori, ma valori anche più alti si sono registrati per alcune neoplasie frequenti: 95% dopo tumori della mammella e 96% dopo melanomi. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi ha mostrato un aumento per quasi tutti i tipi di cancro: è stata del 91% dopo tumori della mammella diagnosticati nel 2015-2019.

Per gli uomini l’andamento è risultato simile, con una sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi superiore al 90% per i pazienti con tumori della prostata (97%, stabile negli ultimi 10 anni), del testicolo (96%), della tiroide (90%) e con linfomi di Hodgkin (95%).

Sempre secondo i dati aggiornati presentati nel volume I tumori in Friuli Venezia Giulia: Rapporto 2024 è emerso che, nel corso dell’anno, erano vive in Friuli Venezia Giulia 85.535 persone alle quali era stato diagnosticato un tumore maligno, il 47% (quasi 40.000) con diagnosi da oltre 10 anni. Sono 22.600 le donne che vivono dopo un tumore della mammella (12mila da oltre 10 anni) e oltre 14.000 gli uomini che vivono dopo un tumore della prostata.

ANDAMENTO IN REGIONE. All’interno della regione, si osserva una distribuzione non sempre uniforme dell’incidenza, con aree che presentano un rischio più elevato del 10% rispetto alla media regionale, come la zona giuliana e quella montana, e altre con un rischio ridotto, come la Bassa pordenonese e l’hinterland udinese nei soli uomini per alcuni tipi di tumore. Altre neoplasie (ad esempio quelle di esofago, pancreas e tiroide), sono distribuite in modo più uniforme. Rispetto alle stime fatte due decenni fa, la variabilità all’interno del territorio regionale tende a ridursi nel tempo.

IL REGISTRO TUMORI. Il Registro Tumori è stato istituito dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel 1998 come strumento di lotta contro le malattie oncologiche. Dal 2000 la direzione scientifica è affidata al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano che opera in collaborazione con la Direzione centrale Salute, Insiel e la Rete oncologica regionale.

Si tratta di un sistema attivo di raccolta dei dati, realizzato per elaborare regolarmente informazioni epidemiologiche e statistiche, a supporto delle attività di prevenzione, programmazione e valutazione dell’assistenza sanitaria nonché per scopi di studio e ricerca scientifica. Il Registro aderisce ad AIRTUM, l’Associazione Italiana Registri Tumori. A partire dal 2003 è stato accreditato dall’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’OMS, che lo ha inserito nel repertorio Cancer Incidence in Five Continents e contribuisce alla Rete europea dei registri tumori (ENCR) attiva nell’ambito del programma “Europa contro il cancro” della Commissione Europea.

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