Evento annullato Dacia Maraini a Genova per l’Unione Donne in Italia

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Ci comunica UDI Genova che, a causa di problemi di salute dell’autrice, l’evento con Dacia Maraini di domani è annullato e rimandato a data da destinarsi.

UDI Genova A.P.S. (Unione Donne in Italia) apre il suo ciclo di eventi a celebrare l’80° anno di vita dell’associazione con un’ospite d’eccezione, protagonista della letteratura italiana contemporanea, nonché voce sempre attiva, attuale e gentile sui diritti delle donne: Dacia Maraini.

L’autrice sarà infatti a Genova martedì 4 febbraio 2025 presso la Biblioteca Universitaria di Genova (istituto del Ministero della Cultura) alle ore 17.00 per un evento a lei dedicato dal titolo “Dacia Maraini: letterata attivista dagli anni 60 a oggi” organizzato UDI di Genova e dalla sua Biblioteca delle donne “Margherita Ferro”. L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti (per tutte le info si rimanda al sito dell’associazione).

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Il programma dell’evento

In un primo momento, Dacia Maraini dialogherà alla Biblioteca universitaria di Genova con la nota giornalista Cristiana di San Marzano, con cui condivide la fondazione e l’esperienza del gruppo Controparola, sullo scenario attuale della condizione femminile e delle disuguaglianze di genere, sull’importanza del dialogo con le giovani generazioni sulla consapevolezza del proprio corpo e sull’autodeterminazione e sui nuovi orizzonti che il femminismo dovrà prendere in considerazione nei prossimi anni.

Seguirà un breve momento dedicato alle opere letterarie dell’autrice, da L’età del malessere, a La lunga vita di Marianna Ucrìa fino ai testi più recenti come Trio e Tre donne, in un dialogo a cura delle volontarie di UDI Genova e della Biblioteca Margherita Ferro.

Infine, diventeranno co-protagonisti dell’evento gli studenti del laboratorio teatrale del Firpo Buonaroti, che leggeranno degli estratti dei testi teatrali scritti da Dacia Maraini e porranno all’autrice delle domande su questo suo filone produttivo.

L’autrice: Dacia Maraini

Dacia Maraini è uno dei nomi della letteratura italiana più tradotti nel mondo. Poliedrica nel suo lavoro (è romanziera, poetessa, drammaturga, critica, assidua collaboratrice di riviste e giornali, tra cui il «Corriere della Sera» sul quale scrive una rubrica con cadenza quindicinale), è nota al grande pubblico anche per il suo notevole impegno civile e sociale.

All’età di sette anni, Maraini vive la terribile esperienza dei campi di concentramento giapponesi: la famiglia aveva infatti seguito il padre nel paese del Sol Levante, per una borsa di studio prima dello scoppio della Seconda Guerra mondiale, quando nel 1943 l’armistizio firmato da Badoglio rende i cittadini italiani nemici dell’imperatore se non aderiscono formalmente alla Repubblica di Salò. Al rifiuto di Fosco Maraini di giurare fedeltà a Mussolini, lui, la moglie e le tre figlie vengono internati a Nagoya, dove rimangono per due anni. Nel 1946 riescono finalmente a rientrare in Italia, un cambio di scenario comunque difficoltoso per il divario culturale, specie per le tre bambine. Dacia si immerge nei libri e comincia la sua carriera letteraria a diciassette anni, nel tentativo di superare un sentimento personale di inadeguatezza.

Tra gli anni ’60 e ’70 raggiunge il successo di pubblico ma la critica ancora non è convinta, anche perché molte delle sue opere precorrono molte tematiche che il femminismo negli anni successivi farà sue, ma che ancora sono considerate scandalose. La notorietà internazionale arriva con Maria Stuarda (1980), dramma tradotto e messo in scena in 22 paesi, mentre il primo grande successo di pubblico e di critica l’abbraccia con il romanzo La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, vincitore del premio Campiello. Buio, del 1999, vincerà invece lo Strega).

UDI, 80 anni di storia

Nata dai Gruppi di Difesa della Donna, la formazione partigiana pluripartitica composta da donne, ancora a guerra in corso, l’Unione Donne Italiane si costituisce formalmente come associazione il 1° ottobre 1945, con l’organizzazione del primo congresso e cambia poi nome nel 2003 in Unione Donne in Italia per rispondere ai cambiamenti della società ed essere più inclusiva.

Nella sua lunga storia, UDI si è sempre battuta per i diritti delle donne nella società, cominciando dall’Assemblea Costituente (molte delle 21 Madri costituenti elette nel 1946, 5 erano ufficialmente dell’UDI). Tra le battaglie più importanti dell’associazione si ricordano le leggi sul divorzio, per gli asili nido, per la contraccezione e l’interruzione volontaria di gravidanza, fino all’introduzione della legge contro la violenza sessuale negli anni ’90. Oggi UDI si batte per portare avanti una cultura per la parità di genere e per salvaguardare i diritti acquisiti nel corso degli anni, oltre che nelle battaglie femministe del XXI secolo.

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