Bollette di gas e luce alle stelle: come difendersi

Negli ultimi mesi, i rincari delle bollette di gas e luce sono diventati un problema significativo per le famiglie italiane. Questi aumenti sono il risultato di una serie di fattori globali e nazionali che influiscono sia sul costo delle materie prime che sul sistema energetico italiano. Capire le cause e le possibili soluzioni è essenziale per affrontare al meglio questa situazione e proteggere il proprio bilancio familiare.

Perché aumentano le bollette del gas?

1. Prezzo del gas ancora elevato

Nonostante i prezzi del gas siano calati rispetto ai picchi del 2022, rimangono comunque alti rispetto al periodo pre-invasione dell’Ucraina. La chiusura delle forniture dalla Russia, che coprivano circa il 5% delle importazioni europee, ha destabilizzato il mercato, costringendo l’Europa a rivolgersi al GNL (gas naturale liquefatto), che ha costi di trasporto e logistica superiori.

• Fine degli incentivi statali

Fino a poco tempo fa, le bollette del gas beneficiavano di incentivi governativi, tra cui la riduzione dell’IVA e di alcune componenti tariffarie. Queste misure, che sono costate circa 13 miliardi di euro allo Stato, non sono più sostenibili e sono state eliminate, riportando le bollette a prezzi pieni.

Le temperature più rigide rispetto all’inverno di due anni fa hanno determinato un incremento della domanda di gas per il riscaldamento. Questo ha contribuito, seppur in misura contenuta, all’aumento dei consumi e dei costi.

• Bassa efficienza energetica

La maggior parte degli edifici italiani ha una classe energetica molto bassa, spesso classificata come G. Questo comporta un’elevata dispersione di calore e un maggiore consumo di gas per mantenere le abitazioni calde, con conseguenti bollette più alte.

Perché aumenta anche l’energia elettrica?

1. Dipendenza dal gas per la produzione di elettricità

In Italia, gran parte dell’elettricità è prodotta in centrali turbogas, che utilizzano il gas naturale come combustibile. L’aumento del prezzo del gas si riflette direttamente sul costo dell’energia elettrica, anche per chi utilizza fornitori che dichiarano di produrre energia da fonti rinnovabili.

• Il meccanismo del prezzo marginale

Questo sistema stabilisce che il prezzo dell’energia elettrica sia uguale per tutti, indipendentemente dalla fonte di produzione (rinnovabile o fossile). Il prezzo finale è determinato dall’offerta più costosa accettata per soddisfare la domanda. Questo meccanismo, nato per incentivare le rinnovabili quando erano più costose, oggi ha l’effetto opposto: anche l’energia da fonti rinnovabili viene pagata ai prezzi elevati del gas.

Come tutelarsi di fronte agli aumenti?

1. Per l’energia elettrica: rimanere nel mercato tutelato

Per chi è ancora nel Servizio di Tutela Graduale (STG), il consiglio è di non passare al mercato libero. Le offerte disponibili nel mercato libero non sono quasi mai più vantaggiose e, una volta usciti dal STG, non si può più rientrare, perdendo i benefici previsti per i prossimi tre anni.

• Per il gas: valutare offerte a prezzo fisso

Per il gas, potrebbe essere utile confrontare le offerte a prezzo fisso, ma attenzione: un contratto sottoscritto a gennaio entrerebbe in vigore solo da febbraio, quando i consumi invernali maggiori sono già passati.

• Utilizzare strumenti affidabili per confrontare le tariffe
• Diffidate dai call center. Non fidatevi delle offerte presentate telefonicamente: spesso sono fuorvianti e non tengono conto della vostra reale situazione di consumo.
• Evitate comparatori online non ufficiali. Molti siti, pubblicizzati in TV, raccolgono e rivendono i vostri dati senza fornire un’analisi seria delle tariffe.
• Usate il Portale Offerte di ARERA: L’unico comparatore ufficiale è il Portale Offerte (www.portaleofferte.it), gestito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Assicuratevi di accedere al sito corretto, evitando imitazioni o domini simili.
• Investire sulle fonti energetiche rinnovabili e sull’efficienza energetica

Interventi come il miglioramento dell’isolamento termico, l’installazione di infissi a risparmio energetico o l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti possono ridurre significativamente i consumi di gas ed elettricità.

Tiriamo le somme

Gli aumenti in bolletta sono determinati da dinamiche complesse, che vanno dalla dipendenza dal gas naturale alla struttura del mercato energetico italiano. Tuttavia, con le giuste strategie, è possibile limitare i danni e ottimizzare i costi. 

Per affrontare le cause strutturali degli aumenti e garantire maggiore equità nel sistema energetico, Federconsumatori ha avanzato una serie di proposte al governo nazionale:

1. Disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas. Questo meccanismo, che oggi lega il costo dell’elettricità ai prezzi del gas, deve essere rivisto per favorire un prezzo dell’energia più giusto e coerente con le fonti di produzione.

2. Revisione dell’albo dei venditori di energia. È necessaria una regolamentazione più rigorosa per garantire trasparenza e affidabilità da parte delle società di vendita, tutelando così i consumatori da pratiche scorrette.

3. Riforma degli oneri di sistema sui beni energetici. Si propone di eliminare le voci obsolete e di spostare alcune spese sulla fiscalità generale, in modo da ridurre il peso delle bollette per famiglie e imprese.

4. Rafforzamento delle misure contro la povertà energetica. Innalzare la soglia ISEE per averne diritto e incrementando il valore del bonus.

5. Revisione del metodo di determinazione delle tariffe del servizio di tutela delle vulnerabilità. È necessario svincolare il metodo tariffario da meccanismi di mercato. Il servizio di vulnerabilità, a differenza del precedente servizio di maggior tutela, ha assunto un carattere di natura sociale e, pertanto, va modificata l’attuale determinazione della tariffa.

Queste iniziative, se concretamente adottate, potrebbero contribuire non solo a contenere i costi per i cittadini, ma anche a rendere il sistema energetico più equo e sostenibile.
Se ritenete che la vostra bolletta sia ingiustificatamente elevata o se avete dubbi sulla corretta gestione della fatturazione da parte della società di vendita, ci si può rivolgere agli sportelli Federconsumatori più vicini.

A cura di Simone Greco
Responsabile Sportello Federconsumatori di Via Bevignani 6, Palermo