L’Italia comincia il mese di febbraio nella morsa di due cicloni e la prima regione ad andare subito sott’acqua è la Toscana, tagliata in due da un insistente ciclo temporalesco che si è posizionato da venerdì sera fra la costa a sud di Livorno fino a Prato, portando impatti di piogge copiose e insistenti anche nelle province di Pisa e Lucca e nella parte occidentale di Firenze. Messo alla prova ancora una volta l’assetto idrogeologico della regione.
A Cecina i vigili urbani si sono tuffati in acqua per salvare un uomo e il suo cane rimasti bloccati in auto dentro un sottopasso allagato: la strada era stata transennata proprio in vista del peggioramento meteo. A San Miniato, in provincia di Pisa, una frana con fronte di 50 metri è venuta giù nella notte in pieno centro su un posteggio: non c’era nessuno e non ci sono feriti ma i vigili del fuoco hanno scavato ore e ore per escludere persone travolte dal fango e dai detriti. Danneggiate cinque auto in sosta, ora l’area è tutta vietata. A Firenze un grosso pino è caduto su due vetture parcheggiate nell’elegante piazza Savonarola. Anche qui nessun ferito ma è servito l’intervento dell’autogru per la rimozione della pianta.
Video Bloccato in auto con il cane nel sottopasso allagato, salvati
“Non risultano situazioni di particolare gravità nonostante le piogge protrattesi tutta la notte”, ha detto sabato mattina Eugenio Giani, presidente della Toscana. “Sono contento che sia così – ha aggiunto -, perché mi ero preoccupato vedendo le precipitazioni che c’erano state anche alle 2, alle 3 della notte scorsa, con la pioggia che è caduta più di quanto avevamo previsto, ma in qualche modo possiamo dire che gli interventi di prevenzione stanno funzionando”.
Tanti i fiumi toscani in piena. Hanno cominciato gli affluenti dell’Arno -che invece non ha dato criticità – venerdì sera. I suoi affluenti Ombrone Pistoiese e Bisenzio, Pesa, Era (con 7 metri di picco di piena a Capannoli e Ponsacco) hanno dato grattacapi alla protezione civile e sono stati vigilati a vista. Altro sorvegliato speciale il bacino del Cecina, che a settembre fece vittime (tuttora un neonato è disperso). Il fiume ha toccato 7,5 metri prima di arrivare a scaricarsi in cassa di laminazione. Allagamenti a Cecina, Montescudaio, ai campeggi di Marina di Bibbona, nelle strade della bonifica. Un albero è caduto nell’abitato di Cecina, non ci sono stati feriti. Il fiume, a est della cittadina, ha sfiorato il viadotto dell’Aurelia e gonfiato a monte i torrenti Sterza e Fine oltre i livelli di guardia. La piena è scesa a tre metri nell’ultimo tratto prima di sfociare in mare.
La sindaca di Cecina, Lia Burgalassi, ha tenuto riunioni continue di protezione civile: “Quanto accaduto col salvataggio di quell’uomo nel sottopasso è la dimostrazione di quanto sia importante non sottovalutare i rischi e rispettare le ordinanze e i divieti – ha commentato – Se i vigili non fossero intervenuti tempestivamente sarebbe potuta finire molto peggio”.
Ci sono state frane. A Vinci una ha ostruito la provinciale del Montalbano che sale a San Baronto e riporta a Pistoia, nei pressi di Anchiano dove c’è la casa natale di Leonardo. A Montescudaio (Pisa), allagati i laghi vicino al fiume Cecina, esondato, e frane sulla viabilità ordinaria. Nella provincia di Prato, l’Ombrone Pistoiese ha raggiunto il secondo livello di guardia a Poggio a Caiano, picco di 5,2 metri, mentre il Bisenzio è salito al primo livello a San Piero a Ponti, frazione di Campi (Firenze). Tutte zone di pianura che spesso si alluvionano in modo grave.
Nel resto d’Italia, è tornata la neve in Veneto con accumuli sopra i 1400 metri, 30 centimetri sulle Tofane, una lunga nevicata su Dolomiti e provincia di Belluno sopra i 1.200-1300 metri. Cortina si è risvegliata con tetti e prati imbiancati. Ad Arabba accumulo di 20-25 centimetri. Neve anche sull’Altopiano dei Sette Comuni (Vicenza) poi è arrivata la pioggia. Imbiancate le piccole Dolomiti e Cima Grappa e, nel Veronese, il Monte Baldo. Le previsioni annunciano un peggioramento meteo graduale al Sud e ancora molta perturbazione al Nord. Attese piogge diffuse al Settentrione e a tratti anche in Toscana, e neve sulle Alpi fino a quote di 700-800 metri.
Domenica maltempo in tutto il Sud e nel Medio Adriatico. Attesi grossi temporali in Sicilia. Da lunedì lento miglioramento finché il 4 febbraio un grandissimo anticiclone su buona parte di Europa riporterà il sole su tutta l’Italia.
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