i ricorsi restano alla sua Commissione – AlessioPorcu.it

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Non si muoverà dal suo posto il presidente della Commissione Garanzia Pd del Lazio. E continuerà ad esaminare i ricorsi sul Tesseramento Dem in Ciociaria. I fronti intanto…

Non si dimetterà. Perché non ritiene di essere incompatibile con l’incarico che sta svolgendo. E meno ancora ritiene di essere inconferibile. Resterà al suo posto e continuerà il suo mandato Alberto Tanzilli, presidente della Commissione di Garanzia Pd del Lazio mandato a Frosinone per guidare il Partito Democratico verso il suo Congresso Provinciale con il quale eleggere il nuovo Gruppo dirigente.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

A chiederne la testa l’altro giorno è stata metà della Commissione Provinciale Congresso, cioè quella che guida il Partito nella sua fase di rinnovo. Il documento con la richiesta di dimissioni o di rimozione è stato firmato dalla metà che rappresenta il collettivo Schlein ed Area Dem di Francesco De Angelis. L’altra metà (che rappresenta Rete Democratica di Sara Battisti e Base Riformista di Antonio Pompeo) si era dimessa a fine dicembre: accusando gli avversari di voler falsare il Tesseramento. E quindi il Congresso. (Leggi qui: Due siluri Pd contro Tanzilli: “Via dalla Commissione di Garanzia”).

Tanzilli non si muove

(Foto © Salvatore Contino)

Cosa intende fare e come valuta la richiesta di rimozione, il presidente Alberto Tanzilli lo ha detto nel corso di una lunga riunione alla Commissione di Garanzia Pd del Lazio. Assicurando che rimarrà alla guida dell’organismo regionale, procederà nell’esame dei 33 ricorsi arrivati da Frosinone contro il Tesseramento. E non per difendere la sua posizione. Ma perché – ha spiegato – non è incompatibile. Cioè non sta valutando fatti avvenuti a Frosinone dei quali sia stato uno dei protagonisti: ma ne è stato testimone. Contrariamente a quanto sostiene la richiesta firmata l’altro giorno dal collettivo Partiamo da Noi e da Area Dem.

Quali fatti? Quelli avvenuti la sera del 23 dicembre scorso quando doveva concludersi la prima fase del Tesseramento ed assegnare altre tessere a chi ne avesse bisogno perché doveva fare altri iscritti. I dimissionari di Battisti – Pompeo sostengono che quella sera sia piombato da Roma il responsabile Tesseramento del Lazio e violando le regole abbia distribuito tessere a chiunque le chiedesse; esautorando Tanzilli dal suo ruolo. Il fronte De Angelis – Pilozzi sostiene che non si può impedire alla gente di tesserarsi e che con l’interpretazione degli avversari si potevano tesserare solo quelli che volevano loro. Non è una questione di lana caprina: sono i tesserati a votare il nuovo Segretario Provinciale.

Il responsabile Tesseramento Pd del Lazio Andrea Ferro

Tanzilli ha le idee chiare sulla situazione. Alla Commissione Regionale l’altra sera ha detto che loro hanno il compito di esaminare i ricorsi arrivati da Frosinone. Solo quelli attinenti il Congresso e non altro. Perché? Sono una Commissione di Garanzia e devono occuparsi solo del rispetto delle regole. Pertanto tutta la polemica sul Congresso è faccenda politica che esula dal loro perimetro. Fatta questa premessa è chiara la linea: Tanzilli e la Commissione Regionale di Garanzia continueranno ad esaminare i ricorsi.

Il Congresso si terrà. O no.

I due candidati alla Segreteria di Frosinone, Luca Fantini ed Achille Migliorelli

Che il Congresso Provinciale si tenga entro le date indicate dal Segretario Pd del Lazio Daniele Leodori è una certezza per Francesco De Angelis. Lo ha ribadito pure venerdì a Veroli in attesa del Parlamentare Ue Dario Nardella. Sostiene che si terrà perché entro la scadenza di febbraio verranno depositate le liste e quasi tutti i sindaci Dem ciociari hanno firmato il documento politico del suo candidato, Achille Migliorelli.

Sull’altro fronte sono certi del contrario. Come hanno ribadito all’inizio della settimana prima della convention di Frosinone con cui ribadire il pieno sostegno alla rielezione del Segretario Provinciale uscente Luca Fantini. Per loro, in queste condizioni non è possibile tenere il Congresso: perché è decaduta la Commissione Provinciale e pertanto non c’è l’organismo che deve ricevere le candidature; perché il tesseramento è stato sospeso ai fini del Congresso e pertanto non c’è chi possa firmare le tesi congressuali con le due candidature.

Più di tutti c’è un altro problema: senza l’elenco dei tesserati confermato dal Regionale non c’è la raccolta dei nomi di quelli che possono andare a votare.

L’importanza dei numeri

Francesco De Angelis e Sara Battisti

Nessun contatto tra i due fronti. Non ci sono le condizioni per una mediazione. Ed è politicamente comprensibile. Perché? Sulla base di quali numeri ci si andrebbe a confrontare per mediare una tregua? Sui 15mila voti ottenuti da Antonio Pompeo alle Regionali? Sui 17mila ottenuti da Sara Battisti che all’epoca aveva un patto politico di sangue con Francesco De Angelis?

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Cosa significa. Che il Tesseramento consegnerà ai due blocchi la base di partenza sulla quale tenere il Congresso. E già da lì sarà chiaro il risultato. Saranno rappresentati in maniera plastica i rapporti di forza tra De Angelis / Pilozzi e Battisti / Pompeo. A quel punto sarà politicamente possibile verificare le condizioni per un dialogo. Non prima.

Marciare divisi

Antonio Pompeo, Luca Fantini, Sara Battisti

Nel frattempo i due blocchi continuano la loro marcia di preparazione al Congresso Provinciale. L’altro giorno a Frosinone Battisti / Pompeo hanno riunito al Botanico di Frosinone le loro aree “ma per parlare di territorio, delle cose che interessano la nostra comunità, non del Congresso”.

C’erano tra gli altri Francesco Sordo (segretario Pd Anagni), Fabio Magliocchetti (capogruppo PD a Ferentino), Salvatore Giordano (segretario del circolo di Esperia e capogruppo di maggioranza), Assuntina Parente (assessore ai Servizi Sociali di Veroli), Andrea Moscetta (vicesindaco di Serrone), Vincenzo Cacciarella (capogruppo Pd a Ceprano), Ivan Quatrana (segretario Pd di Trivigliano), Alessandra Maggiani in rappresentanza di Sinistra dem, Stefano Vitale (assessore di Isola del Liri), Massimiliano Iula che ha parlato a nome dei Giovani Democratici, Enrico Pittiglio vicepresidente della Provincia di Frosinone. 

Antonio Pompeo, Luca Fantini, Sara Battisti

Il Congresso deve essere l’occasione per parlare di politica e delle reali esigenze della nostra provincia” ha spiegato Sara Battisti. Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Pompeo: “Questa fase congressuale deve lasciare spazio alle proposte. Siamo qui per condividere un progetto politico”. Fatte queste premesse, per Luca Fantini l’iniziativa di Frosinone “è un vero e proprio cantiere politico che ha rigenerato l’entusiasmo di tante persone”. Ha ricordato che l’avversario è fuori e non dentro il Partito: “Il nostro compito è offrire un’alternativa vera alle destre, che si sono dimostrate disastrose al governo. Siamo pronti a fare il congresso purché avvenga nel rispetto delle regole“. 

Il Congresso apparentemente dopo

Nicola Zingaretti

Insomma il Congresso viene messo in secondo piano. E nel dibattito con la Comunità Dem si portano temi. Evidente l’intenzione di mettere in chiaro che prima c’è il Partito con il suo dovere di raccogliere le difficoltà della gente per trasformarle in battaglia politica. E solo dopo viene lo scontro interno.

Una strategia che coincide nella sostanza con quella attuata da Area Dem e Collettivo Schlein. Ieri hanno ospitato l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella: nei mesi scorsi Francesco De Angelis con la sua area hanno contribuito ad eleggerlo a Bruxelles. Il suo tour nella provincia di Frosinone non è uno sfregio ad Antonio Pompeo che per anni ha potuto vantare una solida vicinanza con Nardella.

È piuttosto un segnale politico che va oltre le componenti: Sia Nicola Zingaretti che Dario Nardella stanno continuando la loro presenza sui territori che li hanno eletti; in questo modo mettono in chiaro che non hanno preso i voti e se ne sono andati in Europa dimenticando chi ce li ha mandati.

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Missione Sistema Frosinone

Dario Nardella ieri è stato a Paliano, Veroli e Ferentino. Lo ha fatto all’interno di un tour che ha un nome ben preciso: “Missione sistema Frosinone”. Con lui c’erano la consigliera regionale Emanuela Droghei ed il presidente del Pd Lazio Francesco De Angelis e tanti amministratori del territorio. La mattinata è cominciata a Paliano con il sindaco Domenico Alfieri nell’azienda Donna Vittori Borgo Agricolo, parlando di agricoltura e con Nardella che si è cimentato nell’impasto della pizza. A Veroli c’è stata la visita alla città ed al museo nazionale dei popoli italici, con il sindaco Germano Caperna e la vicesindaca Francesca Cerquozzi.

A Veroli c’erano i consiglieri provinciali Antonella Di Pucchio e Luigi Vittori, l’ex presidente del consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini, il candidato alla segreteria provinciale del Pd Achille Migliorelli e la segretaria del Pd di Veroli Luigina Iannarilli, oltre a sindaci ed amministratori del territorio.

Infine la tappa di Ferentino dove Nardella è stato accolto dal sindaco Piergianni Fiorletta. Ha visitato il cantiere con il quale un pool di imprese guidato da Arnaldo Zeppieri sta realizzando il polo del freddo più grande del centro-sud Italia. Una struttura innovativa per la logistica alimentare ed il cui progetto è nato dall’unione di due aziende – Froneri e New Cold – anche grazie al lavoro dell’allora presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis.

Abbiamo due focus da tenere presenti: il territorio ed i cittadini. – ha commentato Francesco De AngelisNon dobbiamo mai perderli di vista, perché i bisogni della nostra gente devono rimanere il nostro obiettivo”.

Non possiamo stare fermi

Sul Congresso provinciale Dario Nardella è stato chiaro. “Il Partito Democratico a Frosinone deve andare avanti. Noi possiamo permetterci tutto, ma non di restare fermi. Abbiamo un governo pericoloso e una situazione difficile in Regione. Non possiamo restare fermi”. 

Il congresso si farà”, ha ribadito Francesco De Angelis sottolineando che 29 sindaci su del Partito Democratico, hanno sottoscritto la candidatura di Achille Migliorelli. Ma resterà un atto simbolico: fino a quando non si avrà lo sblocco del tesseramento. E Tanzilli non intende fare tardi.

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