Una prospettiva più sostenibile: è così che Venezia guarda al suo futuro, come ha confermato la recente tavola rotonda promossa da Operatori Incoming di Venezia, Fto, Confcommercio Ascom Venezia, European Tourism Association Etoa, che ha visto la partecipazione di Simone Venturini, assessore del Comune di Venezia.
Durante l’incontro è stato offerto uno sguardo approfondito sul comportamento e sulle preferenze dei visitatori, ponendo in evidenza le aree su cui si concentreranno gli interventi futuri per rendere l’esperienza turistica più equilibrata, rispettosa e sostenibile.
Il ruolo del turismo organizzato
Gabriele Milani, direttore di Fto – Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, nell’illustrare le percezioni dei turisti, ha sottolineato il ruolo chiave degli operatori del turismo organizzato. “Le nostre imprese – afferma Milani – svolgono un ruolo fondamentale per la promozione della città nel mondo e per creare pacchetti che, combinando più servizi, valorizzano l’offerta complessiva di Venezia. Il turista ricorderà, del suo viaggio a Venezia: la Basilica di San Marco, Piazza San Marco e le esperienze uniche, quali una cena romantica in un ristorante veneziano e un giro in gondola. Dobbiamo dunque lavorare insieme per rendere l’esperienza a Venezia il più fruibile possibile”.
Il contributo di accesso
Tra i temi affrontati, il contributo di accesso è stato definito un’iniziativa coraggiosa per disincentivare le visite “mordi e fuggi” nei giorni di picco. “Tutti gli operatori del turismo – continua – si sono resi disponibili, già dallo scorso anno, a supportare l’amministrazione in questo percorso di governance dei flussi turistici nel rispetto dei residenti e per tutelare il patrimonio della città. Ricordiamo che quest’anno il contributo di accesso sarà ampliato a 54 giornate, rispetto alle 29 dello scorso anno, e avrà un costo di 10 euro per chi prenota all’ultimo minuto”.
Secondo Milani, un’altra misura rilevante è “l’introduzione di limiti alle dimensioni dei gruppi turistici, finalizzata a preservare l’autenticità della città e migliorare la qualità delle visite. Meno soddisfacenti sono gli aspetti riguardanti il trasporto pubblico e privato. Venezia ha delle peculiarità, non ci si può trincerare dietro a questo per non affrontare i problemi, i taxi non sono sufficienti e hanno prezzi esorbitanti, il trasporto pubblico arranca nonostante le tariffe tra le più alte al mondo per questo settore. Se siamo cari dovremmo almeno riuscire ad essere eccellenti, questo deve diventare un impegno per tutti”.
No alla frammentazione
Il turismo a Venezia non può più essere gestito in modo frammentario. È questo il messaggio lanciato da Roberto Panciera, presidente Confcommercio Ascom Venezia, che sottolinea la necessità di un approccio sistemico per affrontare le sfide del settore.
“Un turista – si sofferma Panciera – che visita Venezia e si trova ad affrontare lunghe code per entrare nei musei o non riesce a salire sui mezzi pubblici sarà scontento e frustrato. Non farà differenze, riterrà tutti noi veneziani responsabili, causando un danno di immagine e reputazione per tutte le aziende e le filiere economiche della città. Confcommercio – prosegue – è l’associazione maggiormente rappresentativa delle aziende legate al turismo nel territorio, che vede al proprio interno il commercio, i trasporti, i servizi, la ristorazione e gli alberghi, si adopererà sempre di più per far squadra con le altre associazioni di categorie, l’amministrazione e gli enti culturali per inserire la visita a Venezia in un progetto globale che renda il turismo una risorsa e non un problema”.
Panciera ha richiamato inoltre l’attenzione sull’urgenza di pianificare strategie adeguate in vista del Giubileo, che porterà un ulteriore incremento dei flussi turistici: “Lo abbiamo ribadito più volte: è necessario concertare una strategia con gli attori del settore”.
La gestione dei flussi
La gestione dei flussi a Venezia è una delle sfide principali per il futuro della città. “Come rappresentante di categoria – afferma Francesco Tagliapietra, vicepresidente vicario Confcommercio Venezia – il nostro compito, in un’ottica futuristica, è gestire al meglio i flussi. Il Barcavelox, voluto dall’amministrazione, è un sistema che contribuirà alla riduzione della velocità e, di conseguenza, del moto ondoso. Sappiamo che l’obiettivo dei visitatori è raggiungere Piazza San Marco, ma, Venezia offre un patrimonio storico così vasto che dobbiamo incentivare una diversificazione, proponendo nuovi punti di attrazione. In questo senso, il progetto per un nuovo punto di attracco a San Giobbe rappresenta un’importante opportunità per distribuire meglio i flussi turistici. Il visitatore può così scoprire nuove zone della città storica. Si potrebbe anche ipotizzare un ulteriore punto di approdo su Fondamente Nuove e altre aree strategiche”.
L’abusivismo
Nel corso della tavola rotonda, è emerso il problema dell’abusivismo legato alle false guide turistiche, che continuano a operare senza alcuna autorizzazione causando disagi significativi alla viabilità provocando pericolosi ingorghi, soprattutto sui ponti, e peggiorando la già complessa gestione della viabilità pedonale.
Il tema dei “free tours”
Questi fenomeni sono alcuni esempi di un problema che necessita di un intervento mirato e coordinato. Andrea Gersich, referente per Venezia della Federazione Turismo Organizzato (Fto) di Confcommercio, denuncia la proliferazione dei cosiddetti “free tours” organizzati da operatori stranieri, spesso spagnoli, privi di licenze. “Questi tour non sono affatto gratuiti – dice Gersich – ma impongono una tariffa nascosta, seguendo logiche tipiche degli abusivi. Per eludere i controlli sull’utilizzo delle radio, utilizzano stratagemmi chiedendo ai partecipanti di fingere di ascoltare telefonate in caso di verifiche da parte dei vigili”.
Il problema, però, non si limita alla concorrenza sleale. Gersich evidenzia come queste pratiche vengano promosse su piattaforme internazionali che, pur dichiarando di rispettare le normative e il turismo sostenibile, applicano tali principi in modo selettivo, penalizzando l’Italia. “Provate a vedere se a Barcellona permettono comportamenti simili”, osserva Gersich.
Il codice deontologico
A fronte di queste dinamiche, gli operatori incoming di Venezia si distinguono per aver adottato un codice deontologico che garantisce un turismo rispettoso della città e dei suoi abitanti. “Noi – prosegue Gersich – siamo profondamente radicati nel nostro territorio e ci impegniamo a preservarlo, insieme al nostro stile di vita. Questo rispetto manca agli operatori stranieri, che vedono Venezia solo come un’occasione di guadagno speculativo. In un luogo unico come Piazza San Marco che ogni giorno accoglie migliaia di visitatori da tutto il mondo, la sicurezza e il controllo del territorio sono fondamentali. Preservare l’ordine e la vivibilità è essenziale, non solo per residenti e lavoratori, ma anche per i turisti, al fine di tutelare il fascino e l’attrattività di uno dei simboli più amati di Venezia. È proprio in questo contesto che si potrebbe studiare un’iniziativa come il controllo di vicinato per chi opera in Piazza San Marco. Un’iniziativa innovativa che potrebbe coinvolgere sia gli operatori di Enjoy & Respect Venice già presenti in Piazza San Marco che gli esercenti, i commercianti e gli operatori incoming, basata sulla collaborazione di tutti con le Forze dell’ordine. Un valore aggiunto per una sicurezza condivisa”.
La strada delle sinergie
Dal canto suo, Danja Nebuloni, rappresentante in Italia di European Tourism Association – Etoa, sottolinea l’importanza di sviluppare una stretta sinergia con le autorità locali e le altre associazioni di categoria, per coordinare efficacemente gli sforzi volti a garantire una gestione ottimale del territorio.
In questo quadro, risulta fondamentale promuovere la condivisione di informazioni e normative al fine di migliorare complessivamente la gestione del territorio. Alessia Di Marcantonio, rappresentante delle destinazioni associate presso Etoa, ricorda che una strategia di successo per il turismo richiede collaborazione tra operatori e comunità locali, integrando la prospettiva internazionale per affrontare le criticità e trovare soluzioni sostenibili.
Il mercato internazionale è strategico e va gestito in modo positivo attraverso il dialogo tra stakeholder e autorità. Coinvolgere il mercato dei viaggi a lungo raggio consente alle destinazioni di connettersi direttamente con flussi turistici rilevanti, promuovendo una gestione più efficace e sostenibile del settore.
Le politiche di gestione
I temi affrontati alla tavola rotonda sono il cuore delle attuali politiche di gestione turistica di Venezia, mirate a preservare la sua unicità e a garantire una qualità della vita migliore per residenti e visitatori. L’amministrazione comunale, in sinergia con Operatori Incoming di Venezia, prosegue con l’implementazione di iniziative concrete per rendere la città sempre più accogliente, ma anche più sostenibile, attraverso una visione a lungo termine che integra la tutela del patrimonio e la valorizzazione delle risorse locali.
“In un contesto di crescente collaborazione – dichiara Simone Venturini, assessore al Turismo del Comune di Venezia - tra istituzioni, enti locali e operatori turistici, sono stati avviati nuovi tavoli di lavoro per promuovere e definire strategie comuni. La città sta rafforzando il coordinamento con le Forze dell’Ordine, le autorità locali e le associazioni di categoria per garantire una gestione integrata del turismo che rispetti le esigenze di tutti gli attori coinvolti: residenti, turisti e operatori economici”.
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