Intervista | Fiap, la committenza deve considerare i costi del Ccnl

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L’approvazione da parte delle assemblee dei lavoratori del rinnovo del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, completata alla fine di gennaio 2025, sancisce le novità del testo firmato da sindacati confederali e associazioni delle imprese a dicembre 2024. Uno dei punti più importanti è l’aumento delle retribuzioni, che sarà scaglionato in quattro rate, dal primo maggio 2025 al primo giugno 2027. Un incremento che contribuirà alla crescita dei costi per le imprese di autotrasporto. Riusciranno a girarle alla committenza? Una prima risposta negativa emerge dalla nostra intervista ad Alessandro Peron, segretario generale della Fiap.

Quando da marzo a ottobre del 2024 è stata erogata l’indennità di copertura economica per coprire la vacanza contrattuale, molte imprese di autotrasporto hanno chiesto ai committenti un adeguamento tariffario, che nella maggior parte dei casi non è stato accettato”, spiega Peron. “La giustificazione di questo atteggiamento negativo era che questo extra-costo non era previsto dai contratti. Ma qua stiamo parlando delle retribuzioni di chi trasporta le merci, che poi è anche il cliente dei committenti dei servizi di trasporto e logistica. Però questi ultimi devono cambiare atteggiamento e considerare le conseguenze che questo rinnovo ha per le nostre imprese”.

Secondo Peron, il rapporto tra trasportatori e committenti non deve basarsi solo sulla tariffa e deve comprendere un coinvolgimento di responsabilità: “La mancata accettazione di tali aumenti rappresenta non solo una mancanza di sensibilità verso i lavoratori, ma anche un rischio concreto di alimentare eventuali elusioni o abusi da parte delle imprese di trasporto che, non potendo trasferire i maggiori costi, potrebbero ricorrere a pratiche non regolari per rimanere sul mercato. Un esempio concreto viene dalla recente vicenda giudiziaria di FedEx”. Il segretario della Fiap aggiunge che “un adeguamento tariffario agli aumenti delle retribuzioni non farà certo fallire i committenti, ma è importante per i trasportatori, seppur contenuto in percentuale, che così riescono a mantenere i margini precedenti. Basti pensare alle grandi imprese di logistica e di autotrasporto, che hanno centinaia di dipendenti”.

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Retribuzioni a parte, Peron precisa che questo contratto ha portato numerose innovazioni normative: “Voglio sottolineare l’introduzione dell’elemento professionale d’area, che è stato chiesto dai sindacati e che considera negli aumenti retributivi anche la qualifica del lavoratore. Per esempio, un conducente ottiene un aumento superiore a un quadro e questo è un messaggio molto importante. Un’altra importante innovazione per gli autisti è quella sulla valutazione dei danni agli autoveicoli. Infine voglio ricordare le nuove norme sull’assenteismo, tenendo conto che nella logistica può raggiungere il dieci percento. Non è una questione semplice perchè non bisogna penalizzare i lavoratori veramente ammalati. Ma questo contrasto dovrebbe partire dai medici del lavoro, che dovrebbero rilasciare i certificati solo dopo una visita, cosa che non sempre accade”.

C’è invece un elemento che la Fiap avrebbe voluto introdurre, senza riuscirci: “La possibilità di attuare anche nel nostro settore lo staff leasing, ossia la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato. Tale divieto blocca il nostro contratto mentre il mercato si sta evolvendo. Questo strumento tutela il lavoratore, che è assunto dalla società di somministrazione, e nello stesso tempo offre flessibilità all’azienda, che magari ne ha bisogno per un’attività relativamente breve”.

Ma nel complesso, la Fiap ritiene positivo questo rinnovo: “È stato modificato circa il trentacinque percento del precedente testo, ed è tanta roba. Prevede anche temi all’avanguardia in Italia, come la disconnessione. E visto che nei nove mesi di trattative c’è sempre stato uno spirito molto costruttivo tra imprese e sindacati, spero che si continui a lavorare in questo modo per evitare che anche il prossimo avvenga dopo una trentina d’incontri. Il mercato è cambiato negli ultimi anni e nei prossimi cambierà ancora più velocemente”.

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