la Regione Umbria approva mozione urgente

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Nessuno vuole il biodigestore a Ponte Caldaro, fra Narni e San Gemini. La protesta va ormai avanti da mesi e anche ieri, analisi alla mano, il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli aveva ribadito la sua ferma contrarietà al nuovo impianto. Molte le zone d’ombra sull’infuocata questione che è approdata in Regione. Il Consiglio nella seduta odierna, ha approvato una mozione urgente per vederci più chiaro. Interpellata anche la Soprintendenza archeologica dell’Umbria per un parere sull’area dove insistono numerosi vincoli.

No al biodigestore tra Narni e San Gemini, Lucarelli: “Solide argomentazioni per opporsi al progetto”

Grazie al lavoro degli uffici comunali e al supporto di consulenti esperti – aveva dichiarato Lucarelli – l’amministrazione ha condotto un’approfondita analisi tecnica che consente l’opposizione al progetto con solide argomentazioni. Questo impegno tecnico-amministrativo è stato svolto in stretta collaborazione con il Consiglio comunale e con i comitati locali che da tempo si sono già espressi contro la realizzazione dell’impianto“.

L’assessore all’Ambiente del Comune di Narni, Giovanni Rubini aveva evidenziato l’alta attenzione dell’amministrazione per “garantire che ogni progetto che viene presentato sia rispettoso delle peculiarità territoriali e compatibile con lo sviluppo sostenibile“. E, a quanto pare, il biodigestore non lo è. L’assessore aveva quindi invocato con urgenza l’intervento regionale che stamattina è arrivato.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

La mozione approvata in Regione: necessarie ulteriori verifiche

Dalla Regione si sono mossi in tempi brevissimi. L’Assemblea legislativa stamattina ha approvato all’unanimità la mozione urgente a firma dei consiglieri Betti, Filipponi, Proietti Maria Grazia-Pd, Simonetti-M5s, Ricci-AVS e Tagliaferri-Umbria domani. Un provvedimento che impegna il governo regionale “a valutare ogni iniziativa ritenuta utile alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, del patrimonio agroalimentare e storico-culturale della comunità di Ponte Caldaro“.

L’atto mira a “intraprendere tutte le azioni per […] garantire e tutelare i caratteri identitari peculiari del paesaggio perseguendo obiettivi di qualità paesaggistica, definendo altresì le specifiche strategie, prescrizioni e interventi connessi agli obiettivi legati alla realizzazione del Piano nazionale per l’energia e il clima garantendo uno sviluppo che agevoli e guidi l’uso consapevole del territorio assicurando una elevata sostenibilità e contribuendo agli obiettivi di mitigazione, adattamento e riduzione degli impatti e dei rischi ambientali“.

In ballo c’è anche l’aspetto complesso della tutela del patrimonio storico, culturale e archeologico del luogo. Una necessità su cui la Regione ha inteso trasmettere la mozione odierna anche al Ministero della Cultura ovvero alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria “viste le criticità segnalate da associazioni e comitati negli organi di stampa locali“.

Simonetti, M5S: “Territori e comunità si oppongono al biodigestore a Narni”

Per il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Luca Simonetti quello della Regione è stato “un importante gesto di responsabilità verso i territori e le comunità che da tempo si oppongono a questo intervento“.

L’atto – sottolinea il consigliere – mira anche a coinvolgere attivamente la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, affinché vengano approfondite le criticità segnalate in merito alla tutela del patrimonio archeologico di Ponte Caldaro e delle aree circostanti, ricche di testimonianze storiche di inestimabile valore“.

Una mozione che accoglie le istanze dei Comuni di Narni e San Gemini “ribadendo una direzione univoca per proteggere settori fondamentali per il territorio, come il turismo, l’agroalimentare e l’accoglienza“. Nell’area di Ponte Caldaro, prosegue Simonetti, hanno sede anche aziende vitivinicole e agrituristiche che risentirebbero inevitabilmente della presenza del biodigestore. “Un impianto di queste dimensioni – dichiara il consigliere pentastellato – rischia infatti di compromettere non solo il paesaggio, ma anche l’immagine dell’Umbria come cuore verde d’Italia e il futuro economico di molte imprese locali“.

Il nostro impegno – conclude Simonetti – continuerà affinché le istanze delle comunità siano ascoltate e rispettate, e affinché le decisioni prese oggi trovino una concreta attuazione per salvaguardare la qualità della vita e la sostenibilità del territorio“.



Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *