Assalto a Roccaraso. E ora bus turistici a targhe alterne in cinque comuni

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Contenere l’afflusso di bus turistici, a partire dal prossimo week end, tramite una regolamentazione che permetta la circolazione a targhe alterne dei pullman lungo la statale 17, in corrispondenza dei territori di Castel di Sangro, Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia, Roccaraso, nell’Alto Sangro (Aq).

E’ quanto deciso oggi pomeriggio nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che è stata presieduta dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo. Vertice giunto dopo l’assalto di domenica scorsa di 260 bus che, soprattuto dalla Campania, si sono riversati su Roccaraso scaricando nel centro montano abruzzese 10mila visitatori last minute. Altri 20mila erano già lì, tra le viuzze e sulle piste innevate.

All’incontro in Prefettura a L’Aquila hanno partecipato il presidente della Provincia, nonché sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso; il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato; il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo; il questore dell’Aquila Enrico De Simone; i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, il rappresentante della Sezione di Polizia stradale dell’Aquila e il rappresentante dell’Area compartimentale Anas dell’Aquila.

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“I sindaci dei Comuni interessati provvederanno all’adozione di proprie ordinanze, in raccordo con l’Anas, con la Prefettura e con le forze di polizia, valide fino al 2 marzo prossimo – viene spiegato in una nota della Prefettura . – Nel corso della riunione si è altresì condiviso di potenziare i controlli sul rispetto della disciplina della circolazione stradale, in particolare, così come segnalato dal presidente dell’Amministrazione provinciale, sulla stretta osservanza dei tempi di guida”. Caruso e Di Donato hanno rivolto al termine un ringraziamento “al prefetto, al questore e ai comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e delle Fiamme gialle e, attraverso di loro, agli operatori di polizia per l’impegno messo in campo nello scorso fine settimana, che ha consentito di evitare che l’ingente afflusso di visitatori creasse ulteriori criticità in quel territorio”.

A chiedere più uomini e mezzi per fronteggiare la situazione, divenuta ingestibile, è stato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. “Il paese non deve essere blindato ma deve essere accuratamente presidiato”, spiega il primo cittadino, ribadendo che “negli ultimi 15 anni si è investito tantissimo sulla reputazione di Roccaraso e sulle infrastrutture dedicate allo sci e non è sopportabile vedere ancora le immagini di domenica scorsa fare il giro del web”. 

Un caos da 30mila presenze e più su ritagli di neve e prati, dove si sono riversati  in massa. I video impazzano sui social e rendono bene l’idea di quella che viene definita da molti un’invasione. “Bisogna entrare nell’ottica che l’Alto Sangro, come è capitale del turismo d’estate per il Napoli Calcio, lo è anche d’inverno per le piste da sci che costituiscono un grande elemento attrattore. Per questo è necessario mettere in piedi lo stesso sistema di sicurezza”, afferma Dario Colecchi, di Federturismo, secondo il quale “il transito di centinaia di bus va contingentato perché rischia di produrre effetti negativi sull’immagine del comprensorio e quindi anche ripercussioni economiche”. 

Il fratello, Alberto Colecchi, è imprenditore di Roccaraso, dove è titolare dell’Hotel Iris.  ” Il sentimento è misto – dice ad Abruzzolive.tv -. Da un lato non si può che essere contenti del fatto che grandi masse di turisti (anche se si tratta solo di una uscita fuori porta domenicale) scelgano il nostro paese, che vuol dire che ha una forte attrattiva, dall’altro ci sono i problemi organizzativi, di sicurezza e igienico-sanitari. Ci siamo trovati davanti ad una situazione senza controllo che poteva degenerare. Occorrono servizi adeguati, come i parcheggi, i bagni (non quelli chimici, per carità), ma serve anche che questo flusso di visitatori e questo afflusso di pullman esagerato venga contingentato, limitato, spalmato lungo tutto l’arco dell’anno”.

“Roccaraso – sottolinea – è una piccola realtà. Immagini 20mila persone e più che in un giorno arrivano tutte insieme in un borgo di 1.500 residenti, forse anche meno… Se possiamo ospitare e accogliere 50 bus turistici, ne debbono arrivare 50 e basta. Ripeto, benvenuto a tutti, ma ci sono anche rischi”. 28 gen. 2025

SERENA GIANNICO

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