Nuovo Giornale Nazionale – TOGHE AGITATE, SINISTRA IN CERCA D’AUTORE E IL GOVERNO FA POLITICA ESTERA

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Mentre nel pollaio italiano la sinistra si agita perché è finito il liberalismo neocon al quale si era affiliata e le toghe si agitano perché è finita il compito affidato con Mani Pulite, il Governo fa politica internazionale, cucendo rapporti che hanno un profondo riflesso sulla politica nazionale e, soprattutto, sul livello di vita dei cittadini italiani.

La visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Arabia Saudita è proseguita ieri ad Al-Ula, sito archeologico patrimonio dell’Unesco, dove c’è stato un incontro bilaterale con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman.

I temi sul tavolo vertono dai principali conflitti, quello israelo-palestinese a quello russo-ucraino, ma anche la Siria, il Libano, e il Piano Mattei per l’Africa.

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A margine della visita c’è stata la firma di numerose intese: dalla difesa alla cooperazione energetica, dallo sport e tutela del patrimonio culturale e archeologico.

Nella giornata di sabato, la premier ha visitato la nave Amerigo Vespucci e parlato all’equipaggio della nave scuola nella sua tappa di Gedda.

Meloni ha affermato che “Nave Vespucci non è mai stata solo una nave scuola, ma un simbolo di storia, sapienza e tradizione, ma anche innovazione. Rappresenta una straordinaria ambasciatrice dell’Italia e una scuola d’Italia. Una nave che solcando i mari racconta l’eccellenza delle nostre forze navali, ma anche i valori e la cultura di cui siamo portatori”.

“Il tour mondiale della Nave Vespucci è l’impresa di un’intera nazione. La perseveranza ha fatto dell’Italia la grande nazione che è: di questa perseveranza voi siete una delle espressioni più straordinarie. Buon vento a tutti” ha aggiunto la Meloni.

Sulla stessa linea di intervento politico anche il viaggio del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in visita istituzionale in Etiopia nell’ambito del Piano Mattei oggi e domani.

Durante la missione sono in calendario incontri con il ministro dell’Educazione etiope, Berhanu Nega, con il quale sarà firmata una Dichiarazione congiunta sull’Alta Formazione, e con il ministro dell’Innovazione e della Tecnologia, Belete Molla.

La visita in Etiopia – si legge in una nota – si inquadra nel processo di rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Africa previste dal Piano Mattei. Nell’ambito dello stesso Piano, Bernini ha già realizzato cinque incontri bilaterali (Algeria, Libia, Marocco, Tunisia e Sudafrica) ed effettuato quattro visite istituzionali in Africa durante le quali ha firmato tre Memorandum of Understanding (Algeria, Marocco e Tunisia) e una Dichiarazione d’Intenti (Libia).

L’Etiopia è uno dei Paesi più dinamici del Continente africano erappresenta il quinto paese per studenti iscritti a corsi di laurea nel nostro Paese (828), con un trend fortemente in crescita (le iscrizioni sono triplicate nell’ultimo triennio).

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Inoltre, si tratta del secondo Paese per studenti iscritti ad un dottorato, 14,6 per cento del totale degli studenti africani (104 in totale), per studenti iscritti agli Afam, 4,7 per cento degli studenti africani (nove in totale), per numero di borse di studio concesse, 9 per cento degli studenti africani (615 in totale). Inoltre, è il 6° paese africano per numero di accordi interuniversitari: 57 sottoscritti tra il 1989 e il 2023, di cui 32 attualmente in vigore. In Etiopia, le collaborazioni bilaterali interuniversitarie e i programmi in alta formazione sono particolarmente sviluppati. Si segnalano 33 progetti interuniversitari nei settori agricolo, energetico e della salute.

Le università italiane maggiormente coinvolte in questi progetti sono: Università Campus Biomedico di Roma, Politecnico di Milano, Scuola Superiore Sant’Anna, Università degli Studi del Molise, Università di Brescia, Università degli Studi di Napoli L’Orientale, Università degli Studi di Verona. Nell’ambito del Bando Pnrr Tne – Iniziative Educative Transnazionali, emanato dal Mur e destinato alle università italiane, con una copertura finanziaria di 50 milioni di euro, l’Etiopia è risultata destinataria di 8 diversi progetti (che assommano complessivamente a 17,5 milioni di euro). La visita del ministro è stata preceduta dalla seconda tappa del roadshow Piano Mattei (dopo quella in Marocco nel giugno scorso), l’iniziativa organizzata dal Mur in collaborazione con la Fondazione Med-Or per la promozione dell’alta formazione specialistica, della cooperazione scientifica e accademica e della cultura. In questa secondo appuntamento sono stati coinvolti Arexpo, Bonifiche Ferraresi, E4Impact, Future Farming Initiative, Leonardo e Mermec.

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