Termina 2 a 1 per la Fiorentina la gara valida per la 22^
giornata di campionato: approccio sbagliato, un buco a centrocampo,
errori difensivi e nei primi 20 minuti si confeziona la sconfitta firmata dalle reti Adli e Beltran. La Lazio prova a reagire, ma trova il gol solo al 91^ con Marusic. Sembra una replica del derby
e per molti versi lo è, ma non si può sottolineare un arbitraggio irritante e l’atteggiamento
della squadra toscana. Per loro il successo è fondamentale, per la Lazio è un’occasione
persa per allungare e blindare il quarto posto. Si allunga la striscia di
sconfitte negli scontri diretti: un limite di questa squadra che solo tre
giorni fa in Europa ha brillato.
Le scelte – La novità
contro la Fiorentina è l’inserimento di Dele-Bashiru al posto di Rovella: il
giocatore, che sarà squalificato contro il Braga nell’ultima di Europa League,
parte dalla panchina per scelta tecnica. In attacco agiscono Castellaos e Dia,
sostenuti da Zaccagni e Isaksen, Pellegrini sostituisce l’infortunato Tavares,
Romagnoli e Gila al centro della difesa, confermati gli altri.
La partita – Al 10^
passa in vantaggio la Fiorentina alla prima occasione creata: perde il pallone
Marusic, assist perfetto di Gosens e tiro al volo di Adli che porta la Viola in
vantaggio. Ancora Fiorentina al 17^: questa volta è Dodo a saltare i giocatori
biancocelesti come birilli, crossa in mezzo per Beltran che lasciato
completamente solo impatta di testa e
batte Provedel.
Dopo la doccia fredda, attacca la Lazio, ma sotto porta è
troppo imprecisa. Ci prova al 26^ Pellegrini con un diagonale dalla distanza
che termina di poco fuori. Poi assist invitante di Guendouzi, ma non trova
nessun compagno pronto a deviare in porta.
Terzo affondo della Fiorentina e terzo rischio per la Lazio: è solo il palo a
salvare la Lazio da un clamoroso gol di Gudmundsson in rovesciata.
Termina 2 a 0 la prima frazione di gioco, dopo due minuti di recupero nonostante le tante
perdite di tempo della Fiorentina.
Secondo tempo – Corre subito ai ripari Marco Baroni:
dentro Rovella e Pedro al posto di Dele-Bashiru e Isaksen. La Lazio è viva, ma
davanti non riesce ad incidere e la sensazione è che quando la Fiorentina riesce
ad uscire dalla sua area, mette in difficoltà la difesa biancoceleste. Nervosismo
in campo intorno al 60^: prima viene ammonito Palladino, poi rosso per Adli che
perde tempo quando viene sostituito, quindi il secondo giallo perché calcia via
il pallone. Si scaldano gli animi: le perdite tempo, i falli non fischiati e un
atteggiamento irritante della squadra viola.
Al 65^ dentro Hysaj per Pellegrini, ma non cambia lo
spartito della gara. L’arbitro Rapuano ha letteralmente perso il controllo del
match: al 70^ fallo subito da Zaccagni, l’arbitro fischia la punizione a favore
della Fiorentina.
Al netto degli errori arbitrali, la Lazio continua con
una manovra nervosa: manca la fluidità ammirata in coppa. Un altro palo
colpito, una serie di tentativi a vuoto e il timore, come nel derby, che un
approccio sbagliato abbia condizionato l’intero match e soprattutto il
risultato.
Al 72^ ancora proteste biancocelesti: Atterrato al limite
dell’area Rovella: l’arbitro fa segno di proseguire.
All’ 80^ ultimo cambio per la Lazio: dentro Noslin al posto di Dia.
All’ 89^ ammoniti anche Pedro e Baroni per proteste, ma
nasce tutto da un errore di Rapuano nell’ assegnare un calcio d’angolo alla
Lazio.
Sei minuti di recupero e nel corso del 91^ il gol della
Lazio: Marusic di testa batte De Gea e il pullman schierato da Palladino davanti
l’area. Al 92^ rosso per Baroni: sempre per proteste, davanti alle scandalose
perdite di tempo della squadra ospite. Al 94^ ci prova ancora Marusic: tenta il
tiro da fuori, devia in angolo De Gea. E’ un finale clamoroso: la Lazio
protesta per un fallo in area, si riversa totalmente in area avversaria, sale
anche Provedel e salta ogni regola. Espulso anche Palladino al termine di una
partita che termina al 98^ con il palo colpito da Gila e il pallone che
attraversa tutta la linea di porta.
Esulta la Fiorentina per un successo insperato, che salva
come all’andata il tecnico Palladino.
Enrica Di Carlo – Foto Lega Serie A
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