Dal contenzioso alle scadenze fiscali, il 2025 potrebbe essere un nuovo anno di novità. Nel cantiere della riforma si va verso un decreto correttivo, lo ha anticipato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo
Il cantiere della riforma resta aperto: dal contenzioso al calendario di scadenze fiscali anche il 2025 potrebbe rivelarsi un anno di novità. Si va verso un decreto correttivo per fare “un po’ di ordine” sulle diverse previsioni normative.
Ad anticipare l’andamento dei lavori di revisione del sistema tributario è il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo durante il Forum nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili “La riforma fiscale e la legge di bilancio 2025” promosso dal quotidiano Italia Oggi e patrocinato dalla Cassa Ragionieri che è in corso oggi, 27 gennaio.
Leo: dal contenzioso alle scadenze fiscali, nel cantiere della riforma un decreto correttivo
In questo anno appena cominciato la riforma fiscale resta una delle priorità del Governo, come ha confermato la stessa premier Meloni durante la conferenza stampa d’inizio d’anno.
E, stando alle anticipazioni, i prossimi passi riguarderanno proprio la messa a punto delle modifiche già adottate nei 14 decreti legislativi di attuazione che sono stati approvati fino a questo momento.
Sono diversi gli ambiti che restano osservati speciali, come emerge dalle parole del viceministro Leo.
“Interveniamo sulla disciplina del contenzioso; il nostro obiettivo è pensare alla conciliazione per i ricorsi già incardinati all’entrata in vigore del decreto legislativo, e si può ampliare l’ambito di attuazione dell’autotutela obbligatoria. Altro tema importante è la disciplina delle dogane. Sono previste delle sanzioni con la qualificazione dell’IVA come diritto di confine e in quel caso possiamo elevare l’asticella per venire incontro agli operatori nazionali. Sul calendario fiscale sono stati fatti passi in avanti e proseguiamo con interlocuzione con il mondo delle professioni tenendo presente sempre la necessità di avere garanzie dei flussi finanziari”
Nel decreto correttivo così come nella progettazione di tutte le altre novità di riforma sarà necessario agire con “massima cautela” sulle risorse: siamo osservati dall’Unione Europea, ricorda Leo.
Riforma fiscale: i prossimi passi tra decreto correttivo e attuazione delle novità
I mesi che verranno sono cruciali per i lavori di riforma fiscale. Stando al calendario dettato dalla legge delega, il cantiere delle novità si dovrà chiudere entro il 29 agosto 2025, poi si avranno a disposizione ancora 24 mesi dall’ultimo provvedimento per integrare, correggere, modificare le misure approvate.
Grazie alla proroga approvata la scorsa estate, poi, entro la fine dell’anno bisognerà chiudere la partita dei Testi Unici: per ora tre su nove hanno tagliato il traguardo della Gazzetta Ufficiale.
Testi Unici | Avanzamento dei lavori |
---|---|
Imposte sui redditi | Da approvare |
IVA | Da approvare |
Imposta di registro e altri tributi indiretti | Da approvare |
Tributi erariali minori | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori | Da approvare |
Adempimenti e accertamento | Da approvare |
Sanzioni tributarie amministrative e penali | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Giustizia tributaria | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Versamenti e riscossione | Approvato in esame preliminare il 18 settembre 2024 |
“Se riusciamo, puntiamo a chiudere anche il codice tributario che era un obiettivo di Ezio Vanoni”, ha anticipato sempre la Premier a inizio anno, richiamando i lavori di circa 70 anni fa.
Tra gli obiettivi dei prossimi mesi, poi, non è da tralasciare la necessità di uno sprint sull’attuazione delle misure contenute nei singoli decreti legislativi.
Stando al monitoraggio condotto dalla redazione di Informazione Fiscale a inizio gennaio, più della metà delle misure che richiedono la definizione di istruzioni, dettagli e criteri restano in stand by ma i provvedimenti rappresentano un passaggio cruciale per vedere concretizzate e applicabili le novità approvate.
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