Percorsi abilitanti 2024/25: informativa sindacale sull’attivazione dei corsi, circa 70.000 mila posti complessivi

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Si è svolta ieri venerdì 24 gennaio, l’informativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nei confronti delle organizzazioni sindacali rappresentative in merito all’attivazione dei percorsi abilitanti dell’anno accademico 2024/25.

OFFERTA FORMATIVA
É in fase di ultimazione, in collaborazione con gli Atenei e le Istituzioni AFAM, l’elaborazione dell’offerta formativa dell’anno accademico  2024/25 sulla base del fabbisogno.

Ricordiamo che entro il 12 dicembre 2024, le università hanno inserito nella banca dati ministeriale, la propria offerta formativa (classi di concorso e posti disponibili). Rispetto a tale tempistica:

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  • Entro 10 giorni dalla ricezione delle istanze, il Ministero dell’università e della ricerca, verifica l’ammissibilità delle medesime in ordine ai requisiti.
  • Entro i 40 giorni successivi alla verifica di ammissibilità, l’ANVUR esprime parere motivato in ordine ai requisiti avvalendosi della collaborazione degli organi di valutazione interna delle Università o Istituzioni AFAM.

Il decreto di accreditamento è adottato entro i successivi 10 giorni.

PERCORSI ABILITANTI PER I VINCITORI
La priorità dei due Ministeri è oggi rivolta ai circa 13 mila vincitori del concorso PNRR 1 che devono conseguire l’abilitazione quest’anno per poter sottoscrivere il prossimo anno il contratto a tempo indeterminato. I vincitori potranno accedere di diritto ai percorsi in questione, senza alcuna selezione. Tuttavia deve essere affrontato il nodo della “presenza”.

Ricordiamo che la normativa vigente prevede che almeno il 50% delle lezioni si debbano svolgere in presenza e che i tirocini e i laboratori debbano essere svolti integralmente in presenza. Ebbene, potrebbe risultare assai complicato, se non impossibile, conciliare ciò con il contratto a tempo determinato previsto a scuola. La questione diventa particolarmente complessa se si tiene conto del fatto che, per molte classi di concorso (vedi le varie classi di concorso della tipologia “B” oppure Francese o Spagnolo) sono davvero poche le università\istituzioni AFAM accreditate che possono attivare questo tipo di percorsi, con la conseguenza che potrebbe verificarsi il caso che il docente sia in servizio in una regione e debba frequentare i percorsi abilitanti in altra regione.

Per questa ragione, il Ministero è al lavoro per trovare delle soluzioni che consentano, rispetto alle classi di concorso più circoscritte, di far fronte alle  difficoltà a organizzare i corsi nella regione di immissione in ruolo, mediante l’attivazione di convenzioni tra le Università e Istituzioni AFAM della regione di immissione in ruolo e gli atenei/istituzioni accreditati per garantire lezioni in presenza in sedi facilmente raggiungibili.

POSTI DISPONIBILI
I posti disponibili saranno complessivamente circa 75.000 (suddivisi per le varie classi di concorso e università). Infatti, a fronte di un fabbisogno stimato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito di circa 62 mila posti, i posti disponibili saranno maggiorati di circa il 30%. 

CLASSI DI CONCORSO ACCORPATE
Per le classi di concorso accorpate come già lo scorso anno, i corsi verranno attivati separatamente facendo riferimento alla precedente suddivisione ma l’abilitazione sarà di fatto conseguita su entrambe le classi di concorso. Quindi, i docenti che acquisiscono l’abilitazione in una delle classi di concorso confluite nelle nuove A-01, A-12, A-22, A-30, A-48, A-70,e A-71 saranno da considerarsi abilitati per tutti gli insegnamenti compresi nell’aggregazione.

RISERVA DI POSTI
Viene confermata la riserva del 45% dei posti a favore di coloro che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione nei cinque anni precedenti.

Nell’ambito della suddetta quota di riserva, il 5 per cento è destinato ai titolari di contratti di docenza nell’ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni i quali partecipano ai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e abilitazione di 60 CFU/CFA.

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SELEZIONE PER TITOLI
Fermo restando che i vincitori di concorso saranno ammessi “di diritto”, per gli altri le regole per l’ammissione ai percorsi sono le stesse già in vigore nello scorso anno accademico. Si tratterà quindi di una selezione “per titoli”, sulla base delle tabelle già pubblicate lo scorso anno.





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