Sps Italia 2025: per uscire dalla crisi bisogna seguire i consigli di Draghi e puntare sull’IA. Parola di Donald Wich

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Il padiglione d’ingresso di Sps Italia 2025 sarà tutto dedicato all’intelligenza artificiale. L’idea di dedicare un’intera area a questa tecnologia è una delle novità di questa 13esima edizione della fiera dell’automazione e della manifattura digitale e sostenibile, alla quale sono attesi circa 800 espositori, un numero tendenzialmente analogo a quello dello scorso anno. «È un dato positivo in una situazione di mercato come quella attuale – sottolinea Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia, che organizza l’evento espositivo -. In un contesto difficile riuscire a confermare e consolidare il risultato dell’anno scorso rappresenta un risultato soddisfacente». Fra le imprese che dal 13 al 15 maggio saranno presenti alla Fiera di Parma, B&R Automazione Industriale, Pneumax, Siemens, Keba, Camozzi Automation, Sew Eurodrive, Bosch Rexroth, 3D Automation, Jaka Robotics, Advantech, Wurth Electronic, Hitachi, Bonfiglioli, Advantech, Gefran, Datalogic, Irinox.

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Il contesto a cui Wich fa riferimento è naturalmente legato all’andamento della manifattura, che nel 2024 ha registrato numeri particolarmente negativi. La produzione industriale è in flessione da 22 mesi, l’ultimo dato Istat, relativo al mese di novembre, registra un calo dell’1,5% tendenziale, pur con una leggera ripresa dello 0,3% sul mese precedente. I dati forniti da Anie Automazione confermano le difficoltà dell’industria manifatturiera, mentre mostrano una maggior vitalità dei settori elettronico ed elettrotecnico. Ma «le previsioni per il 2025 e 2026 sono positive. Con la prudenza dovuta al fatto che restiamo in una situazione caratterizzata da estrema incertezza, il fatturato della manifattura dovrebbe tornare su un tasso medio di crescita dell’1,1 per cento» segnala il presidente, Andrea Bianchi. «Il 2024 è stato un anno caratterizzato da un rimbalzo negativo abbastanza naturale dopo un periodo di forte crescita. Il 2025 parte con una ripresa degli ordini» aggiunge il segretario Marco Vecchio. Un’indagine della realtà confindustriale sugli associati registra un sentiment positivo sul 2025, il 70% delle imprese prevede una crescita del fatturato italiano fra l’1 e il 6 per cento.

È un elemento importante perché l’anno scorso a spingere verso il basso i ricavi è stato il mercato interno, le esportazioni hanno mantenuto un segno positivo.

La ricetta per la ripresa? Wich non ha dubbi: la strada è quella indicata dal rapporto Draghi sulla competitività europea. Quindi «investimenti ingenti, decarbonizzazione, innovazione, autonomia energetica, strategia sulle tecnologie avanzate. Questi sono gli ingredienti anche di Sps. Il nostro file rouge è l’innovazione, e quest’anno il focus sarà sull’intelligenza artificiale. Secondo Draghi, l’IA dovrà essere adottata per potenziare il Made in Italy. E questo sarà l’argomento principale del Digital District di Sps Italia 2025».

I prossimi mesi saranno scanditi dagli appuntamenti con le tappe di Sps on tour. «Partiamo in febbraio a Pescara, e proseguiamo poi in marzo a Treviso e in aprile a Salerno», afferma Wich.

I padiglioni saranno sei, come lo scorso anno, ma suddivisi in modo diverso. Tre saranno dedicati all’offerta espositiva di automazione e digital per l’industria, poi c’è l’area focalizzata sull’intelligenza artificiale, con spazi interattivi per interagire con la tecnologia, e infine uno spazio start-up e uno dedicato all’education, che mette al centro il dialogo fra imprese e istituzioni formative, dalle università agli Its, istituti tecnologici superiori.

Donald Wich, ad Messe Frankfurt Italia

Anche quest’anno spazio a She Sps Italia, che continua a perseguire l’obiettivo di incrementare la presenza femminile nel mondo della manifattura digitale. «Facciamo networking, parliamo con associazioni, istituzioni, imprese» sintetizza Benedetta Aliai Torres, marketing and communication manager di B&R Automazione Industriale, che sottolinea la difficoltà che le aziende del settore continuano ad avere a trovare competenze adeguate in generale, e la mancanza di strumenti che attirino le ragazze verso percorsi di studio scientifici e tecnologici.

Infine, in preparazione c’è la terza edizione del Position Paper di Sps, una pubblicazione che sta ormai diventando tradizionale e che ha l’obiettivo di rappresentare una guida costantemente aggiornata sui cambiamenti in atto nel mondo delle tecnologie digitali. «Ci focalizzeremo su alcuni temi centrali, come l’intelligenza artificiale. Sulle competenze che servono nelle fabbriche digitali. Sul percorso verso la sostenibilità. E sulla cybersecurity, anche sul fronte delle disposizioni normative» sottolinea Paolo Foglio, Iveco Group, membro del Comitato Scientifico di Sps Italia che cura la pubblicazione.

Tutti i dettagli sull’organizzazione di Sps Italia 2025 sono stati forniti nel corso dell’evento di presentazione a cui hanno partecipato, oltre al padrone di casa, Donald Wich, lo show director Daniele Lopizzo, il membro del comitato scientifico, Paolo Foglio, Andrea Bianchi e Marco Vecchio, rispettivamente presidente e segretario di Anie Automazione, Fiorella Operto, consigliere di amministrazione della Scuola di Robotica, Benedetta Aliai Torres, marketing and communication manager di B&R Automazione Industriale (Abb Group), Domenico Di Monte, corporate brand manager di Pneumax, e Cristian Sartori, country business segment manager automation product and system, digital industries di Siemens Italia.

La crisi del manufacturing: Sps punta sulla ricetta del rapporto Draghi, il sentiment delle imprese associate di Anie Automazione per il 2025 è all’insegna di un cauto ottimismo

L’analisi di Anie Automazione, pur evidenziando la debolezza della manifattura nel 2024, indica un 2025 che parte all’insegna di un moderato ottimismo.(Fonte: Rapporto Analisi dei Settori Industriali Prometeia e Intesa Sanpaolo, ottobre 2024). 

Partiamo dal contesto. Il rilancio del manufacturing non è solo al centro dell’attenzione in Italia e in Europa. Donald Wich sottolinea come ne abbia parlato anche il presidente Usa, Donald Trump, in occasione dell’insediamento alla Casa Bianca il 20 gennaio, esponendo un piano di politica industriale basato su basso costo dell’energia, politica dei dazi, quindi ritorno al protezionismo. «Questo preoccupa sia noi europei, sia la Cina. Sarà interessante verificare quale sarà concretamente l’impatto di queste politiche sull’economia Usa, ma anche su quelle europea e cinese». È certo che nel Vecchio Continente l’industria stia soffrendo. «La situazione tedesca resta critica. La Germania ha chiuso anche il 2024 con un dato negativo sul pil. La recessione è causata da un calo della produzione industriale, provocato dalla crisi di settori portanti dell’economia tedesca, ovvero automotive, chimica, acciaio. E questa sofferenza si trasmette anche ai mercati limitrofi, come l’Italia, ovvero la seconda manifattura d’Europa. La Germania è il nostro principale mercato di destinazione. E non vediamo a breve una ripresa dell’economia tedesca».

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L’amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia ritiene che la strada corretta da intraprendere sia quella indicata dal rapporto Draghi sulla competitività europea, che insiste particolarmente sulla necessità di recuperare terreno sul fronte delle tecnologie, declinate all’insegna della sostenibilità. In Italia la ricetta deve far leva sulla capacità del digitale e dell’intelligenza artificiale di potenziare le competenze tradizionali del Made in Italy. Da qui, il focus sull’IA scelto da Sps Italia 2025.

L’analisi di Anie Automazione, pur evidenziando la debolezza della manifattura nel 2024, indica un 2025 che parte all’insegna di un moderato ottimismo. «La situazione geopolitica è sempre un punto di domanda e quindi la prudenza è d’obbligo», segnala Marco Vecchio. Ma i segnali positivi ci sono. «Gli ordini stanno ripartendo, anche perché i magazzini in un anno si sono un svuotati. Il piano Transizione 5.0 ha ancora le sue problematiche, ma le semplificazioni introdotte con la Legge di Bilancio, ad esempio sui macchinari ammortizzati, potrebbero dare un po’ di slancio. Ci sono poi a disposizione i 2,2 miliardi del Piano 4.0, che secondo me verranno utilizzati abbastanza rapidamente, e sono investimenti che ricadono anche sul nostro settore. Quindi tutto sommato qualche volano c’è, la voglia di ripartire anche, e quindi noi pensiamo possa essere un anno positivo».

Mario Draghi. Secondo Donald Wich la strada da seguire è quella indicata dal rapporto Draghi sulla competitività europea. Quindi «investimenti ingenti, decarbonizzazione, innovazione, autonomia energetica, strategia sulle tecnologie avanzate. Questi sono gli ingredienti anche di Sps». 

Il riferimento ai macchinari ammortizzati riguarda la norma in base alla quale un macchinario che ha completato il ciclo di ammortamento da almeno 24 mesi, può essere sostituito con uno nuovo senza bisogno di comprovare il risparmio energetico minimo richiesto del 3%, o del 5% riferito al singolo processo. Significa snellire una procedura che in via ordinaria richiede una lunga serie di passaggi, con certificazioni ex ante ed ex post. Ricordiamo poi che le modifiche introdotte dalla manovra 2025 hanno potenziato le aliquote agevolative, rendendo in particolare più convenienti gli investimenti fra 2,5 e 10 milioni di euro, e hanno introdotto novità in materia di acquisto di impianti fotovoltaici e compatibilità con altri incentivi.

L’Analisi dei Settori Industriali di Prometeia e Intesa Sanpaolo vede per il 2025 una ripresa del fatturato della manifattura che, come detto, dovrebbe tornare a un tasso di crescita medio annuo dell’1,1%, con l’elettrotecnica al top della classifica dei settori, seguita dai beni di largo consumo e dalla farmaceutica. La meccanica è al quarto posto, l’elettronica al quinto, mentre resta critica la situazione dell’automotive che comunque dovrebbe guadagnare un po’ di terreno rispetto alla negatività del 2024.

Anche l’indagine fra i soci Anie segnala una cauta positività. «Le previsioni sull’ultimo trimestre 2024 evidenziano un ritorno all’ottimismo», segnala il presidente Bianchi, che prosegue analizzando il sentiment degli associati per il 2025: «il 70% prevede una crescita fra l’1 e il 6 per cento. La ripresa è attesa a partire dalla seconda metà del 2025, sempre con un punto di domanda rispetto alle dinamiche globali».

Il cauto ottimismo sul 2025 condiviso dalle imprese del settore: le analisi di Siemens Italia, B&R Automazione Industriale, Pneumax

Cristian Sartori, Team Leader Automation Group in Siemens, si dimostra ottimista per il 2025. Secondo il manager, l’Italia può infatti vantare grandi eccellenze, oltre che su un tessuto di Pmi molto resiliente. 

I commenti delle aziende sono in linea con questi dati. «Ci aspettiamo una ripresa, speriamo che il mercato risponda bene», segnala Benedetta Aliai Torres, di B&R Automazione Industriale. «Nel 2024 spesso si sono fermati gli approvvigionamenti, quindi adesso anche i magazzini più forniti dovranno essere rimpinguati. Il mercato è in risalita, non vedo altri eventi negativi all’orizzonte». Cristian Sartori, di Siemens Italia, a sua volta vede segnali di ripresa per l’anno appena iniziato. «Il sistema paese può contare sull’eccellenza italiana e sulla resilienza delle piccole e medie imprese».

Anche Domenico Di Monte, di Pneumax, è positivo sul 2025. «Come azienda crediamo di poter valorizzare le scelte fatte negli ultimi anni. Abbiamo realizzato acquisizioni, aumentato il grado di complessità, acquisito competenze. Crediamo nella multisettorialità, a Sps cercheremmo di proporci ai clienti non solo presentando prodotti, ma comunicando il motivo per cui dovrebbero scegliere noi come partner».

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Spa Italia 2025: sei padiglioni, intelligenza artificiale protagonista, focus su innovazione, start-up e formazione

La superficie espositiva come nell’edizione 2025 viene suddivisa in sei padiglioni. Il 3, 5, e 6 sono concentrati sull’industria e sull’offerta espositiva per digitalizzare e automatizzare i processi e gli impianti.

La novità fondamentale, ovvero l’area dedicata all’intelligenza artificiale, è allestita nel padiglione 4. «Allestiremo anche un ambito interattivo, nel quale il visitatore potrà sperimentare l’intelligenza artificiale e approfondirne le tematiche. E poi, spazio alle aziende che presenteranno le loro soluzioni per avvicinare i visitatori». Gli espositori naturalmente proporranno le rispettive soluzioni di IA anche nei rispettivi stand, ma il padiglione 4 rappresenterà sostanzialmente una vetrina dedicata a questa tecnologia.

Wich tiene particolarmente anche all’area dedicata alle startup, nel padiglione 7. «Sarà molto dinamica, già negli scorsi anni diverse aziende sono diventate espositori a tutti gli effetti, e ci proponiamo di continuare su questa strada». Protagonista indiscussa, quando si parla di nuove imprese, è l’innovazione, che in temi di intelligenza artificiale e di sviluppo velocissimo delle tecnologia è linfa vitale per le imprese. Ci sarà anche una challenge fra startup, e nei giorni della fiera sono previsti la votazione e l’evento di premiazione.

La superficie espositiva come nell’edizione 2025 viene suddivisa in sei padiglioni. Il 3, 5, e 6 sono concentrati sull’industria e sull’offerta espositiva per digitalizzare e automatizzare i processi e gli impianti.
La novità fondamentale, ovvero l’area dedicata all’intelligenza artificiale, è allestita nel padiglione 4.

Infine, il padiglione 8 viene dedicato alla formazione, altro tema che di anno in anno si impone come prioritario nel mondo dell’industria. Soprattutto a causa della persistente difficoltà delle imprese di reperire professionalità adeguate. Gli studenti saranno coinvolti in lezioni live presso gli stand degli espositori e in altre iniziative che hanno l’obiettivo di approfondire i motivi del mismatch delle competenze.

«La Scuola di Robotica sta preparando una survey dedicata alle scuole che vuole indagare sul motivo per cui gli studenti non sono interessati alla manifattura» annuncia Fiorella Operto, esponente del board of directors dell’ente no profit certificato come ente formatore dal ministero dell’Istruzione, l’università e la ricerca per l’aggiornamento del personale docente. Il tema si collega alla  «carenza di competenze femminili nei settori della manifattura digitale. Noi come scuola di robotica ne parliamo da anni» conclude.

A questo proposito Benedetta Aliai Torres segnala l’importanza di iniziative come She Sps Italia, che diffonde storie di mentorship al femminile e crea collaborazioni fra mondo delle imprese e del lavoro e istituzioni formative e accademiche. E avanza una proposta: «il bilancio di genere, ancora poco diffuso e non obbligatorio, potrebbe essere una buona partenza per capire quali aziende performano in maniera corretta e quali invece hanno ancora lacune e devono presidiare percorsi per colmarle».

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Verso Parma, Sps Italia on tour, con tappe a Pescara, Treviso e Salerno, e appuntamenti con gli studenti delle scuole

I prossimi mesi saranno scanditi dagli appuntamenti con le tappe di Sps on tour. «Partiamo in febbraio a Pescara, e proseguiamo poi in marzo a Treviso e in aprile a Salerno», sintetizza Wich. Nel dettaglio, giovedì 20 febbraio nel capoluogo abruzzese si parlerà di “piattaforme aperte, integrate e scalabili per una manifattura future-proof sicura, resiliente e flessibile. Martedì 11 marzo a Treviso l’attenzione si concentra sulle “tecnologie abilitanti per la fabbrica 5.0 intelligente e sostenibile”. Mercoledì 9 aprile a Salerno approfondimento dedicato alle “condizioni per lo sviluppo della fabbrica umano-centrica”.

Ma quest’anno ci sarà anche un secondo roadshow tutto dedicato alla formazione, Education on Tour. Qui, il primo appuntamento è il 2 aprile all’Università di Siena. Il coinvolgimento degli studenti avviene comunque anche nell’ambito delle tavole rotonde di Sps On Tour, che i ragazzi potranno seguire tramite Lim, lavagne interattive multimediali, e interagire direttamente con i rappresentanti del mondo industriale.



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